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03 novembre 2014

Allarme Onu sul clima :"Resta poco tempo"...Il rapporto Ipcc sui gas serra è una chiamata alle responsabilità per il mondo. "

STOCCOLMA settembre 2013 : PRESENTATA LA SINTESI
DEL NUOVO RAPPORTO IPCC SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI
 3 Novembre 2014 

Tratto da Ansa 

Allarme Onu sul clima: "Gas serra ai massimi da 800mila anni, resta poco tempo"

Ipcc, poco tempo per stare sotto soglia 2 gradi riscaldamento.


Le concentrazioni di gas serra nell'atmosfera hanno raggiunto i più alti livelli "in 800 mila anni", "resta poco tempo" per riuscire a mantenere l'aumento della temperatura entro i 2 gradi centigradi: è la sintesi del rapporto del Gruppo di esperti sul clima dell'Onu (Ipcc).

"L'azione contro il cambiamento climatico può contribuire alla prosperità economica, ad un migliore stato di salute e a città più vivibili": lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, dopo la pubblicazione a Copenaghen del nuovo rapporto Ippc sui cambiamenti climatici. "Questa è la valutazione più completa del cambiamento climatico mai fatta. Dobbiamo agire ora per ridurre le emissioni di CO2 ed evitare un peggioramento del clima, che si riscalda a una velocità senza precedenti", ha aggiunto.

"Il rapporto Ipcc sui gas serra è una chiamata alle responsabilità per il mondo. Europa guida verso Lima e Parigi 2015, ma ora serve presa coscienza globale": lo scrive il Ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti su Twitter. Galletti è in Cina dove solleciterà il suo omologo ad un impegno sui gas serra.

"Quelli che decidono di ignorare o di contestare i dati chiaramente esposti in questo rapporto, mettono in pericolo noi, i nostri figli e i nostri nipoti": questo il commento del segretario di Stato Usa, John Kerry, dopo la pubblicazione del rapporto Ipcc sul clima. "Più restiamo bloccati sui questioni ideologiche e politiche più i costi dell'inazione aumentano", aggiunge.

IL RAPPORTO ONU - Le emissioni mondiali di gas serra devono essere ridotte dal 40 al 70% tra il 2010 e il 2050 e sparire dal 2100, ha spiegato il Gruppo intergovernativo di esperti sul clima (Ipcc) nella più completa valutazione del cambiamento climatico dal 2007 ad oggi. La temperatura media della superficie della Terra e degli Oceani ha acquistato 0,85°C tra il 1880 e il 2012, hanno aggiunto gli esperti dell'Ipcc riuniti a Copenaghen.

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Tratto da Qualenergia

Il 5°rapporto IPCC e i motivi per cui possiamo farcela


Lunedì, 3 Novembre 2014
Gianni Silvestrini
Nella sintesi finale del quinto rapporto dell’Ipcc presentato ieri a Copenaghen (vedi allegato in basso) si trovano passaggi che rafforzano le valutazioni fatte da questo organismo nel corso degli ultimi 25 anni e ci sono delle novità negli accenti sugli interventi da adottare. I dubbi si riducono, la constatazione del raggiungimento dei più elevati livelli di CO2 in atmosfera da 800.000 anni ammonisce sulla gravità della situazione.
Per la prima volta in maniera chiara si dice che alla fine del secolo, fra 85 anni, le emissioni legate ai combustibili fossili si dovranno praticamente azzerare per avere buone probabilità di non superare la soglia di 2 °C di incremento rispetto al periodo preindustriale.
Dobbiamo agire ora per ridurre le emissioni di CO2, ridurre gli investimenti nel carbone e adottare energie rinnovabili per evitare il peggioramento del clima che si riscalda ad una velocità senza precedenti”, ha commentato il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, aggiungendo “L’azione contro il cambiamento climatico può contribuire alla prosperità economica, a un migliore stato di salute e a città più vivibili”.......

In realtà, qual è la carta che fa ritenere che l’anno prossimo a Parigi si potrà raggiungere un risultato positivo? La consapevolezza, ormai anche a livello politico, della credibilità di una soluzione che a Copenaghen nel 2009 sembrava ancora costosa e di dimensioni limitate. Parliamo ovviamente delle fonti rinnovabili.
Alcuni dati spiegano la diversità di percezione che si ha oggi del loro ruolo. Tra il 2009 e il 2014 la potenza eolica e solare si è triplicata arrivando a 540 GW, ma soprattutto il costo del kWh eolico si è ridotto del 58% quello del fotovoltaico del 78% (Lazard, 2014). Lo scorso anno nel mondo si è installata più potenza da rinnovabili che da centrali fossili e nucleari. È questa constatazione che fa lanciare la IEA, solitamente criticata per la sua cautela sulle rinnovabili, in scenari secondo i quali entro la metà del secolo le tecnologie solari potrebbero essere il principale produttore di elettricità nel mondo.
L’altro elemento da sottolineare è la crescita della consapevolezza della necessità di intervenire sui consumi di carbone. L’incitamento a “ridurre gli investimenti nel carbone”, del Segretario dell’Onu, è una frase che riecheggia gli slogan della campagna “Divest fossil fuel” per spostare gli investimenti dai fossili alle rinnovabili.
Ed è, in questo senso, molto interessante la proposta di questi giorni del governo danese di studiare l’eliminazione delle centrali a carbone, che forniscono il 20% di energia primaria, entro il 2025. Una scelta coerente con una strategia per uscire totalmente dai fossili entro 35 anni (trasporti e calore inclusi) e con l’obiettivo di soddisfare con l’eolico la metà dei consumi elettrici alla fine del decennio.

Il rapporto IPCC:

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Climate Change

Climate Change Report: Il riscaldamento globale può essere limitato ma il cambiamento deve avvenire  presto.


Gli effetti deleteri del cambiamento climatico sono stati avvertiti in tutto il mondo, e gli eventi meteorologici estremi non faranno altro che peggiorare, senza un importante  azione  nei comportamenti, il Gruppo intergovernativo di esperti delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ha concluso nel suo ultimo rapporto  pubblicato Domenica a Copenhagen, Danimarca. L'IPCC ha detto che le nuove politiche energetiche devono essere realizzate prima del 2030. E  ha detto che  queste politiche dovrebbero comprendere una modifica verso le basse emissioni di carbonio...........

"Questo rapporto è un altro canarino nella miniera di carbone".....
Le prime miniere di carbone non avevano sistemi di ventilazione. I minatori portavano nei nuovi antri delle miniere un canarino dentro una gabbietta. I canarini sono particolarmente sensibili al metano e al monossido di carbone, il che li rendeva perfetti per rivelare la presenza di gas pericolosi. Fino a che sentivano il canto del canarino potevano esser sicuri che l’aria fosse sicura. La morte del canarino segnalava invece l’immediata evacuazione.......

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