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17 febbraio 2015

L’Italia e le emissioni di gas serra: buone notizie per il futuro,ma...... l’Italia non ha raggiunto gli obiettivi di Kyoto

Tratto da IL Cambiamento

L’Italia e le emissioni di gas serra: buone notizie per il futuro, anche se l’Italia non ha raggiunto gli obiettivi di Kyoto

Le conseguenze del mancato raggiungimento degli obiettivi del protocollo di Kyoto sono sotto gli occhi di tutti: lo dimostra quanto sta accadendo in fatto di sconvolgimenti climatici. E l'Italia, seppur fautrice di un taglio alle emissioni, è ancora lontana dagli obiettivi.

di Antonio Lumicisi - 17 Febbraio 2015

Come ogni anno, puntualmente, in occasione della ricorrenza dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto (16 Febbraio), appaiono articoli sulla stampa nazionale che fanno riferimento a questo importante evento. A dire il vero, sono sempre di meno questi articoli, come se l’emergenza climatica non ci riguardasse da vicino e le conseguenze degli impatti del cambiamento climatico fossero lontane dal verificarsi; sappiamo invece che non è così e ogni giorno sperimentiamo sulla nostra pelle tali conseguenze, a volte devastanti in alcune aree del nostro pianeta. Ma tornando alla ricorrenza, si fa riferimento, ancora una volta, ad un articolo pubblicato su Repubblica.it dal titolo Gas serra, l’Italia li ha tagliati del 20%”. Nell’articolo si riportano i dati relativi alle emissioni nazionali dell’anno 2014 e – correttamente – si rileva come tali emissioni siano notevolmente diminuite rispetto al 1990 (20%), ma anche rispetto all’anno precedente (6-7%). Facendo direttamente riferimento all’accordo di Kyoto che assegnava all’Italia un obiettivo di riduzione delle emissioni del 6,5% entro il 2012, l’articolo ha però dimenticato di ricordare che il nostro Paese al momento non risulta in linea con gli impegni presi. Sulla base delle più recenti valutazioni, il gap che l’Italia deve ancora colmare per raggiungere il proprio obiettivo di Kyoto è di circa 20 MtCO2 equivalente. Quindi, ben vengano le buone notizie sulla riduzione delle emissioni dell’Italia nel periodo post-Kyoto – peraltro utili per l’impegno che il nostro paese ha assunto in sede europea nell’ambito della politica climatico-energetica al 2030 – ma altra cosa è far finta di non sapere o dimenticare la grave inadempienza del nostro Paese nei riguardi del Protocollo di Kyoto. 
Cogliamo quindi l’occasione per mantenere alta l’attenzione dei lettori de “Il Cambiamento” e anche del governo nazionale affinché possa presto affrontare questo problema ed evitare di incorrere nelle sanzioni previste......

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