Tratto da regioni.it
Tirreno Power: Burlando,domani chiediamo risposte definitive
(ANSA) - GENOVA, 24 FEB - Al tavolo che si riunirà nuovamente domani 25 febbraio presso la presidenza del Consiglio su Tirreno Power la regione Liguria chiederà "risposte definitive a domande molto semplici".
Lo ha detto il presidente della regione Claudio Burlando
"E' ovvio che nulla può essere fatto se non nel pieno rispetto delle norme ambientali e della salvaguardia della salute", ha osservato Burlando.
"Se è possibile avviare un percorso che tenga insieme produzione, salute e rispetto delle norme ambientali credo che l'iniziativa potrà ripartire, altrimenti è chiaro che bisognerà arrendersi", ha affermato il governatore ligure,"Poi - ha aggiunto - rimane la questione del sequestro che attiene ad un altro organo Stato, che rispettosamente assumerà le sue decisione e noi non potremo che prenderne atto". "(ANSA).
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"INTELLIGENTI PAUCA"
Tratto da Ivg
Tirreno Power, il presidente Burlando: “Sarà il giorno della verità, il Governo decida una volta per tutte”
in vista dell’atteso e decisivo incontro di domani a Roma sul futuro della centrale a carbone di Vado Ligure, con il governo, nelle diverse componenti, chiamato a dare una risposta definitiva, ovvero definire un percorso anche normativo che possa consentire gli interventi di ristrutturazione del sito produttivo per allinearsi ai parametri AIA e prospettare così una continuità produttiva e occupazionale.
Al faccia a faccia di oggi pomeriggio ci saranno il presidente della Regione Claudio Burlando, l’assessore regionale Renzo Guccinelli e la dirigente Gabriella Minervini, tutti e tre ancora indagati dalla Procura della Repubblica per il reato di disastro ambientale......
Al faccia a faccia di oggi pomeriggio ci saranno il presidente della Regione Claudio Burlando, l’assessore regionale Renzo Guccinelli e la dirigente Gabriella Minervini, tutti e tre ancora indagati dalla Procura della Repubblica per il reato di disastro ambientale......
Credo che domani sarà il giorno della verità...
“E’ necessario individuare un percorso unitario e fattibile, altrimenti bisognerà arrendersi.
Rimane la questione del sequestro giudiziario, sul quale si potrà intervenire (?!?!?)solo nel caso arrivino risposte positive dal governo e se si avrà una concreta possibilità di avviare la ristrutturazione della centrale”.
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