Immagine tratta da Urgenda |
Sentenza storica: “Lo Stato ha l’obbligo di salvaguardare la salute dei propri cittadini e proteggerli dai rischi del cambiamento climatico”.
MONICA PEROSINO
La class action
«Lo Stato deve fare di più per scongiurare i rischi e migliorare l’ambiente in cui vivono i propri cittadini - scrive la Corte nelle motivazioni -. Di conseguenza, non può nascondersi dietro la scusa che la soluzione al problema del clima globale non dipende solo dagli sforzi dell’Olanda». Il caso nasce dalla class action guidata dalla ong Urgenda Foundation che ha coinvolto circa 900 olandesi.
«Questa sentenza rappresenta un precedente importantissimo: stabilisce l’obbligo legale dei governi di proteggere i propri cittadini – ha detto Faiza Oulahsen di Greenpeace Olanda - e indica a tutti noi un metodo efficace per cambiare le cose. Cause simili sono già in corso in Belgio e nelle Filippine: questo è solo l’inizio di un’ondata di battaglie legali sul clima».
Il governo olandese aveva già deciso di chiudere le centrali a carbone, aumentare l’uso di mulini a vento e energia solare e ridurre drasticamente estrazioni di gas nel nord del Paese, ma la sentenza lo metterà ancor più sotto pressione, visto che in base ai criteri attuali, i Paesi Bassi arriverebbero a una riduzione del 17% al massimo nel 2020, mentre l’Unione Europea ha stabilito un obiettivo di riduzione delle emissioni del 40% entro il 2030.
In Italia
Anche in Italia i margini per una class action simile ci sarebbero: «La sentenza dell’Aja è rivoluzionaria – spiega Luca Iacoboni, responsabile campagne Energia e Clima di Greenpeace -: indica un nuovo modo di pensare e agire, usa argomentazioni applicabili a livello mondiale e basate non su principi teorici, ma su dati scientifici. Da oggi tutte le politiche ambientali dovranno tenerne conto».
Il cardine giuridico su cui si è basato il giudice Hans Hofhuis è quello che prevede che lo Stato debba salvaguardare la salute collettiva: «Ha ribadito che se il governo non mette in atto politiche ambientali efficaci, che non proteggono la salute del Paese, non sta facendo il proprio dovere. Da oggi, insomma, c’è un nuovo strumento nelle mani di tutti i cittadini, anche di quelli italiani».
La sentenza è storica: un tribunale olandese ha ordinato al governo di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 25% da adesso al 2025. In Italia
Anche in Italia i margini per una class action simile ci sarebbero: «La sentenza dell’Aja è rivoluzionaria – spiega Luca Iacoboni, responsabile campagne Energia e Clima di Greenpeace -: indica un nuovo modo di pensare e agire, usa argomentazioni applicabili a livello mondiale e basate non su principi teorici, ma su dati scientifici. Da oggi tutte le politiche ambientali dovranno tenerne conto».
Il cardine giuridico su cui si è basato il giudice Hans Hofhuis è quello che prevede che lo Stato debba salvaguardare la salute collettiva: «Ha ribadito che se il governo non mette in atto politiche ambientali efficaci, che non proteggono la salute del Paese, non sta facendo il proprio dovere. Da oggi, insomma, c’è un nuovo strumento nelle mani di tutti i cittadini, anche di quelli italiani».
Il verdetto del giudice Hans Hofhuis, della Corte distrettuale dell’Aja, è senza precedenti: per la prima volta la giustizia «condanna» un governo per non essersi impegnato a sufficienza nel proteggere la salute dei propri cittadini dai i pericoli del cambiamento climatico.
_______________
TRATTO DA URGENDA
URGENDA VINCE IN TRIBUNALE PER OTTENERE MIGLIORI POLITICHE SUL CLIMA DAL GOVERNO OLANDESE
L'Aia, 24 giugno 2015 - Urgenda e novecento firmatari hanno vinto la sentenza per la tutela del clima oggi, costringendo il governo olandese ad adottare politiche climatiche più rigorose. Il tribunale distrettuale dell'Aia ha ritenuto giuste le loro richieste , e il governo ha ora richiesto di agire più efficacemente per il clima per ridurre in maniera considerevole le emissioni globali olandesi . Questa è la prima volta che un giudice ha legalmente richiesto ad uno Stato di prendere precauzioni contro il cambiamento climatico.Questo verdetto farà da apripista in tanti altri casi, a favore del clima di tutto il mondo.
" Tutti i firmatari sono felicissimi del risultato. Ciò rende palese che il cambiamento climatico è un problema enorme che deve essere affrontato in modo molto più efficace, e che gli Stati non possono più permettersi l'inazione. Gli Stati hanno il dovere di proteggere i propri cittadini, e se i politici non lo farà di propria iniziativa, allora i tribunali sono lì per aiutare i cittadini ", dice il direttore di Urgenda Marjan Minnesma, che nel 2013 ha avviato questa class action contro lo Stato olandese con un team di avvocati e novecento firmatari ."
Leggi il comunicato stampa completo qui
Leggi il comunicato del tribunale qui
Leggi l'intera sentenza qui
Nessun commento:
Posta un commento