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15 giugno 2015

Tirreno Power, procura verso la chiusura delle indagini.

Tratto da Savona News
Tirreno Power, procura verso la chiusura delle indagini. Granero: "Pronti nei tempi tecnici necessari”.

Ad oltre un anno dal sequestro della centrale e dall’avvio delle indagini, potrebbe essere presto notificato il 415 bis, l’avviso di fine indagini agli indagati coinvolti nell’inchiesta
La magistratura savonese è pronta ad annunciare la fine delle indagini sulla vicenda Tirreno Power. E’ prossima la chiusura dell’inchiesta per disastro ambientale ed omicidio colposo che vede iscritte nel registro degli indagati 46 persone, tra tecnici e amministratori.
Ad oltre un anno dal sequestro della centrale e dall’avvio delle indagini,potrebbe essere presto notificato il 415 bis, l’avviso di fine indagini agli indagati coinvolti nell’inchiesta. L’indiscrezione trapela dal sesto piano del palazzo di Giustizia, dove il procuratore capo Francantonio Granero specifica che la chiusura delle indagini avverrà nei “tempi tecnici strettamente necessari”.
Tra gli indagati che potrebbero presto ricevere l’avviso di fine indagini gli ex vertici aziendali, tra i quali Giovanni Gosio, Pasquale D’Elia, Massimiliano Salvi, dirigenti e amministratori regionali come l’ex presidente della Regione Claudio Burlando con gli ex assessori Renzo Guccinelli e Claudio Montaldo, la dottoressa Gabriella Minervini, responsabile del Dipartimento Ambiente della Regione, i sindaci di Vado Ligure, Monica Giuliano e di Quiliano, Alberto Ferrando.
Secondo la procura, i funzionari regionali responsabili dei procedimenti di Aia e gli amministratori regionali che hanno partecipato alle delibere con cui la Regione ha dato il suo ok a far operare i gruppi a carbone prima e dopo il 2012, "avrebbero permesso di inquinare e provocare danni alla salute e all'ambiente".
La svolta sull’inchiesta è oramai alle porte. Una volta concluse le indagini però, il procuratore capo non potrà seguire il processo in quanto prossimo alla pensione (entro fine estate), e lo stesso per il sostituto Chiara Maria Paolucci  che sarà trasferito a Roma. Il processo passerà quindi ai magistrati Vincenzo Carusi e Daniela Pischetola.

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