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Rinvio anche per Fabio e Nicola Riva, per l’ex presidente della Provincia Florido e il sindaco Stefano
Ex governatore accusato di avere tentato, in concorso, di “ammorbidire” l’Arpa.....
Inizierà il 20 ottobre il processo nei confronti di Fabio e Nicola Riva e dei vertici dell’Ilva. Il gup Vilma Gilli ha infatti rinviato a giudizio tutti gli imputati che hanno scelto il rito ordinario tra i quali, oltre ai Riva, anche l’ex governatore Nichi Vendola, l’ex
presidente della provincia di Taranto, Gianni Florido, e il sindaco del capoluogo ionico Ippazio Stefano.
A processo sono finiti anche Luigi Pelaggi, l’ex capo della segreteria tecnica del ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo, e Dario Ticali, ex presidente della commissione ministeriale che rilasciò l’autorizzazione integrata ambientale alla fabbrica
Ex governatore accusato di avere tentato, in concorso, di “ammorbidire” l’Arpa.....
Inizierà il 20 ottobre il processo nei confronti di Fabio e Nicola Riva e dei vertici dell’Ilva. Il gup Vilma Gilli ha infatti rinviato a giudizio tutti gli imputati che hanno scelto il rito ordinario tra i quali, oltre ai Riva, anche l’ex governatore Nichi Vendola, l’ex
presidente della provincia di Taranto, Gianni Florido, e il sindaco del capoluogo ionico Ippazio Stefano.
A processo sono finiti anche Luigi Pelaggi, l’ex capo della segreteria tecnica del ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo, e Dario Ticali, ex presidente della commissione ministeriale che rilasciò l’autorizzazione integrata ambientale alla fabbrica
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Secondo l’inchiesta condotta dai carabinieri del Noe
di Lecce e dalla Guardia di finanza di Taranto,
la continua emissione di sostanze nocive è avvenuta con “piena consapevolezza”, cioè, avrebbe determinato un “gravissimo pericolo per la salute pubblica” causando “eventi di malattia e morte nella popolazione”, mettendo a rischio la salute dei lavoratori dell’Ilva e avvelenando i terreni su cui pascolavano greggi di pecore e le acque nelle quale si allevavano le cozze di Taranto.
La decisione del gup di Taranto Wilma Gilli, secondo Angelo Bonelli, “è un fatto importante per la
città di Taranto e per tutto il popolo inquinato” che ricorda “Taranto la città dei veleni dove, 30
persone ogni anno hanno perso la vita a causa dall’inquinamento, i bambini si ammalano di tumore del +54% rispetto alla media pugliese, la diossina ha contaminato la catena alimentare e gli operai muoiono in fabbrica per gravi incidenti sul lavoro, potrà cominciare a sperare di avere giustizia”.
Secondo il coportavoce nazionale dei Verdi “il processo ‘Ambiente svenduto’ sarà il più importante nella storia della Repubblica Italiana e mentre a Roma si approvano vergognosamente decreti salva Ilva che espugnano Taranto – ‘Dum Romae consulitur, Tarentum expugnatur’ – noi continuiamo a sollecitare la necessaria conversione industriale per passare da un’economia dei veleni ad un’ economia della vita come accaduto in altri paesi europei come ad esempio a Bilbao e Pittsburgh.
Per noi Verdi – ha concluso Bonelli – che siamo costituiti come parte civile nel processo ‘Ambiente
Svenduto’,Taranto non è un caso isolato: bisogna liberare l’Italia dai veleni e dalla corruzione che
sono due facce dello stesso problema”.Qui l'articolo integrale
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