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02 agosto 2015

Intercettazioni sull'inchiesta della centrale a carbone di Vado Ligure: Mozione alla camera del M5S del 30 luglio 2015 .


XVII LEGISLATURA
Allegato B

Seduta di Giovedì 30 luglio 2015

ATTI DI INDIRIZZO
Mozioni:
  

La Camera, 
   premesso che:
da notizie di stampa si apprende che dalle intercettazioni sull'inchiesta della centrale a carbone di Vado ligure viene citato nella carte dei Noe dei carabinieri numerose volte il nome del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti;
    riguardo a De Vincenti – non indagato – gli investigatori dicono: «Le registrazioni dimostrano come la pubblica amministrazione con particolare riferimento all'allora viceministro dello sviluppo economico, Claudio De Vincenti, si adoperi per suggerire la strada a Tirreno Power per aggirare la prescrizione che impone la copertura del carbone»; 
    De Vincenti, secondo gli investigatori, avrebbe ipotizzato di chiedere al Csm un'azione disciplinare contro il pm Francantonio Granero. Un lavoro corposissimo quello della procura di Savona e dei Noe: 800 mila pagine. Le frasi dei dirigenti dei ministeri sono rivelatrici: «Se si volesse fare una cosa pulita», «Questa pulita non potrà mai essere, meno sporca...»;
    ancora: «Abbiamo una porcata da fare in trenta minuti, scritta da loro, dallo sviluppo economico «Mi sputerei in faccia da solo». Fino a un riferimento forse all'Ilva: «Stiamo scrivendo un'altra norma porcata... c'ho un conato». Dal rapporto del Noe emergerebbero gli appoggi della società Tirreno Power; fino a pochi anni fa controllata da Sorgenia, che faceva capo al gruppo De Benedetti, ora è detenuta con quote paritetiche con la società ENGIE (ex Gdf Suez);
   sempre in un'altra conversazione tra Massimiliano Salvi (direttore di Tirreno Power) e due dirigenti del ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare risulta: «La Severino (Paola, ex Ministro della giustizia, oggi avvocato di Tirreno Power, ndr) mi dice... in questo Paese i governatori possono fare quello che vogliono... pure De Vincenti ieri mi dice... ma non si può fare un esposto al Csm ? Non si può fare aprire un'indagine al ministero della giustizia...», dice Salvi. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio del governo Renzi, che si occupava di una centrale responsabile – per i pm – della morte di centinaia di persone, di fatto ipotizza con i dirigenti di perseguire i magistrati;
    risulta anche una riunione organizzata dal viceministro Claudio De Vincenti per mostrare uno studio dell'Istituto superiore della sanità che «invalida» la perizia dei pm. Quella che parla di 440 morti per la centrale di Vado. Governatori, sindaci, sindacati, perfino vescovi. I manager Sorgenia e Tirreno Power le provano tutte. Ma il loro «asso nella manica», secondo i pubblici ministeri, è De Vincenti;
    i magistrati savonesi avevano chiesto di registrare i suoi colloqui: «In un ristorante di Roma verrà organizzato un incontro tra i vertici Cir-Sorgenia Andrea Mangoni, Francesco Claudio Dini e De Vincenti...» si richiede la registrazione del «colloquio che lascia ben presupporre l'organizzazione di attività corruttiva». Ma il Gip boccia la richiesta. ...
    il passaggio più scomodo è: «Claudio De Vincenti ha fissato una riunione con il ministero della salute e quello dell'ambiente... per fare in modo, insomma, il ministero della salute dica che c’è questo studio dell'Istituto Superiore della Sanità che... diciamo così... fortemente critico verso le perizie e le invalida... e che a quel punto auspicabilmente il ministero dell'ambiente ne tenga conto»;.....
    
  dai fatti su descritti si evince chiaramente, ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo, un coinvolgimento e una responsabilità seppur non sia indagato, da parte del sottosegretario De Vincenti nell'inchiesta della centrale a carbone di Vado ligure prima di assumere le funzioni, i Sottosegretari di Stato prestano giuramento nelle mani del Presidente del Consiglio dei ministri con la seguente formula: «Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione»; 
    il rapporto fiduciario tra Camere e Governo non può non riflettersi anche sul rapporto con i Sottosegretari di Stato, in considerazione del loro ruolo di indirizzo, di supporto e di supplenza dell'attività di Governo nelle sedi parlamentari,
impegna il Governo

ad avviare immediatamente le procedure di revoca – su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio dei ministri – della nomina a Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri di Claudio De Vincenti.
(1-00964) «BusinaroloDa VillaBattelliCrippaSimone ValenteManteroVallascasFantinatiDella Valle».

Su Camera.it la mozione integrale

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