Tratto da www.ilfattoquotidiano.
Polveri sottili, anche il caso Brindisi nella procedura d’infrazione Ue per gli sforamenti
“I valori limite per la qualità dell’aria sono stati superati per diversi anni”. Con questa motivazione la Commissione Europea annuncia di aver inserito il caso Brindisi nella procedura d’infrazione sulla qualità dell’aria a carico dell’Italia. Nel mirino la centrale Enel e il polo industriale
“La procedura di infrazione è già stata aperta”. Così Bruxelles annuncia di aver allungato la sua lente sui fumi delle ciminiere di Brindisi. Lo fa incalzata da Peacelink sulla “questione dell’inquinamento dell’aria in relazione al particolato proveniente da una determinata fonte industriale”. Che per l’associazione coincide con la centrale a carbone Enel Federico II, a Cerano, a pochi chilometri a sud della città.......
e pubblichiamo
INTEGRAZIONE COMUNICATO PEACELINK SU INQUINAMENTO BRINDISI E COMMISSIONE EUROPEA
Ad integrazione del comunicato di stamattina di PeaceLink sulla lettera che la Commissione Europea ha ci ha scritto in merito all’inquinamento dell’aria a Brindisi, su richiesta di numerose testate, aggiungiamo la traduzione in italiano della lettera stessa.
Specifichiamo che l’azione di PeaceLink su Brindisi è stata avviata nelnovembre del 2014 con l’invio alla Commissione Europea di una lettera di denuncia e di un dossier di informazioni fra cui
- il Report BMC Pregnancy and Childbirth sulle malformazioni neonatali di bambini nati da madri che vivono a Brindisi;
- i dati della discarica brindisina di Micorosa in cui sono stati trovati - ne ha dato informazione l'Espresso - importanti quantità di agenti inquinanti: cloruro di vinile in quantità di 7,7 milioni volte oltre il limite; 1,1 dicloretilene 198 milioni di volte superiori al limite; benzene 50.000 volte oltre il limite, diossina 40 volte oltre il limite.
La Commissione Europea, in data di 24 marzo 2015, rispondeva con una lettera formale alla denuncia di Peacelink del 2014 in merito all’inquinamento di Brindisi
Il 7 marzo del 2016 la Commissione Europea ha ricevuto da PeaceLink una nuova denuncia corredata da un corposo aggiornamento che comprendeva anche l’importante ricerca scientifica del luglio 2015 (“Impatto sulla salute della popolazione del particolato secondario originato da una sorgente industriale”), a firma dei ricercatori Cristina Mangia, Marco Cervino ed Emilio Gianicolo del CNR sull'impatto del particolato primario e secondario nell’area di Brindisi, Lecce e Taranto. Tale studio riportava un eccesso di mortalità stimato dai ricercatori di cui sopra.
A tali comunicazioni ha fatto seguito la seguente lettera della Commissione Europea.
Commissione Europea
Direzione Generale Ambiente
Oggetto: vostra lettera del 7 marzo 2016 riguardante l’inquinamento dell’aria a Brindisi
Cara Signora Battaglia,
il Commissario Vella mi ha chiesto di rispondere alla sua lettera del 7 marzo, con la quale lei solleva la questione dell’inquinamento dell’aria in relazione al particolato che ha origine da una fonte industriale a Brindisi.
Dopo aver esaminato la questione Brindisi, alla luce delle ultime informazioni disponibili, appare che i rilevanti valori limite per la qualità dell’aria sono stati superati per diversi anni nell’area di controllo della qualità dell’aria in oggetto. Una procedura di infrazione è già stata aperta per violazione degli Articoli 13 e 23 della Direttiva 2008/50/EC sulla qualità dell’aria ambiente in questa e in altre zone, per quanto riguarda il, e pertanto intendiamo accogliere la sua lettera alla luce della procedura in corso.
Per quanto riguarda il PM 2.5, il limite rilevante è entrato in vigore il 1 gennaio 2015, quindi la Commissione sarà nella posizione di verificare il rispetto del nuovo limite quando riceverà il prossimo rapporto annuale sulla qualità dell’aria ambiente, rapporto che è dovuto per il 30 settembre 2016 al più tardi.
Distinti saluti
Si evince chiaramente da questa corrispondenza che la Commissione Europea ha ritenuto di poter accogliere le informazioni fornite da PeaceLink alla luce della procedura di infrazione già aperta per violazione della Direttiva 2008/50/EC sulla qualità dell’aria ambiente.
Inoltre si evince dalla sopra riportata lettera che l’azione di informazione portata dal basso dei cittadini, innestandosi su una procedura di infrazione, alimenta l’attenzione della Commissione Europea su Brindisi e su un’area di popolazione per la quale alcune ricerche scientifiche registrano uno stato di significativa criticità, in presenza di particolato originato da una fonte di inquinamento industriale.
Quanto al fatto che la procedura di infrazione sia stata avviata nel 2014 su varie zone dell’Italia interessante da violazioni della Direttiva in questione, ciò non significa che tale azione dal basso non abbia costituito una importante sollecitazione; anzi rafforza la fiducia nei cittadini di Brindisi che la Commissione Europea abbia puntato l’attenzione su Brindisi proprio alla luce della gravità e dell’importanza delle informazioni scientifiche fornite da PeaceLink. Con questa lettera infatti la Commissione Europea specifica il particolare rilievo che Brindisi può assumere in relazione alle criticità segnalate da PeaceLink che si innestano sulla procedura di infrazione.
Alla luce di quanto specificato con queste integrazioni al comunicato di stamattina, riteniamo importante che prosegua l’azione civica dal basso di informazione e sollecitazione nei confronti della Commissione Europea proprio in virtù della procedura di infrazione in atto che renderà ancora più efficaci gli ulteriori sforzi per una riduzione dei livelli di inquinamento.
Antonia Battaglia - PeaceLink Bruxelles
Ornella Tarullo - PeaceLink Brindisi
Alessandro Marescotti - Presidente di Peace
"Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo".
Mahatma Gandhi
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