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04 dicembre 2018

Cambiamento climatico e inquinamento atmosferico: a rischio “la qualità della nostra vita..... la nostra salute

Tratto da Meteoweb

Cambiamento climatico e inquinamento atmosferico: a rischio “la qualità della nostra vita, la nostra salute e la stessa nostra sopravvivenza”


"I cambiamenti climatici sono la vera minaccia globale di questo secolo e attraversano tutta la condizione umana e ambientale"

Sono 7 i milioni di persone che ogni anno, secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità, moriranno, nei prossimi 20 anni per conseguenza del cambiamento climatico e dell’inquinamento atmosferico. Di queste morti, 250 mila saranno direttamente legate al clima. E soltanto nel nostro Paese, già oggi il 12% dei bambini ospedalizzati vengono ricoverati proprio per problemi respiratori legati all’inquinamento. E abbiamo la certezza che tutto questo, senza interventi decisi, peggiorerà“: lo ha dichiarato Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità, presentando alla stampa il primo Simposio internazionale Health and Climate Change che si apre oggi e continuerà fino al 5 dicembre. Riuniti oltre 500 ricercatori provenienti da più di 30 Paesi, con l’obiettivo di mettere a punto e firmare una Carta internazionale sottoscritta dai più importanti esperti su salute e clima: il documento, basato su evidenze scientifiche, conterrà le raccomandazioni e le azioni necessarie per contrastare e limitare i rischi sulla salute prodotti dai cambiamenti climatici.
“Per la prima volta la comunità scientifica, che ormai da tempo concorda nel ritenere tra i problemi
sanitari più rilevanti gli effetti del clima sulla salute, si riunisce per indicare le azioni prioritarie che devono essere messe in atto sulla base delle evidenze scientifiche,” spiega Ricciardi. “I cambiamenti climatici sono la vera minaccia globale di questo secolo e attraversano tutta la condizione umana e ambientale. Dalle ondate di calore all’approvvigionamento idrico fino, a quello alimentare e allo smaltimento dei rifiuti. La qualità della nostra vita, la nostra salute e la stessa nostra sopravvivenza sono quindi messe a serio rischio dai cambiamenti climatici prodotti soprattutto dall’inquinamento. Gestire queste trasformazioni, cambiare rotta è diventata la vera emergenza e la vera sfida. La comunità scientifica oggi ha fatto un primo passo per condividere questa consapevolezza e farla diventare una responsabilità e un impegno comune“. “Questa sfida si vince con la collaborazione di tutti. Dai decisori politici al mondo industriale, a quello dell’educazione e attraverso i nostri atti quotidiani. C’è bisogno di tutti“.

Per approfondire Tratto da Ansa

L'inquinamento causa 9 milioni di morti l'anno nel mondo

Raddoppieranno nel 2050, colpiti anche molti bambini

ROMA - Sono già 9 milioni l'anno nel mondo i morti causati dall'inquinamento, e potrebbero raddoppiare entro il 2050. 
Lo ha affermato durante una sessione del simposio su 'Cambiamenti climatici e salute' Philip Landrigan, esperto del Boston College, che ha sottolineato come il 92% di questi sia nei paesi più poveri e che molti siano bambini.

"In reatà la stima è per difetto - ha spiegato l'esperto, che fa parte della commissione sulla salute globale della rivista Lancet - perchè 9 milioni sono i morti dovuti a cause di cui è ben noto il legame con l'inquinamento. C'è però un'area non ancora studiata adeguatamente, per cui il conto potrebbe aumentare. Ad esempio sono oltre 89mila le sostanze chimiche a cui siamo esposti, e solo per la metà ci sono analisi della tossicità per la salute. Inquinamento e cambiamenti climatici inoltre sono strettamente connessi, se si riesce a limitare il primo diminuiscono anche i secondi".

I vari tipi di inquinamento, ha spiegato Landrigan, costano il 2% del Pil nei paesi a basso reddito, dove assorbono anche il 7% della spesa sanitaria. Dove invece si è riusciti a combatterlo si sono avuti ottimi risultati. Negli Usa ad esempio ogni dollaro investito a questo scopo ne ha fruttati 30. I mezzi ci sono per combattere questa piaga, è il momento di usarli in tutto il mondo".

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