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07 novembre 2015

Maurizio Patriciello :Terra dei fuochi, il cancro uccide ancora. E lo Stato non c’è

Terra dei fuochi, il cancro uccide ancora. E lo Stato non c’è


Matteo Renzidopo aver promesso 450 milioni al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha dichiarato: « Abbiamo sanato la ferita della Terra dei fuochi». Purtroppo non è vero e il Premier lo sa bene. Quei soldi infatti serviranno per bonificare solo il sito “Taverna del re” a Giugliano, dove negli anni tra il 2000 e il 2009, con una superficialità che spaventa, furono ammassate sei milioni di tonnellate di immondizie.
 Un’enormità che da anni ammorba la campagna, l’aria, la vista, la salute. “Taverna del re” rientra nel dramma della “Terra dei fuochi”, ma non è la “Terra dei fuochi”. Perché la “Terra dei fuochi”, quella vera, continua a mantenere la parola data.
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Ieri, mercoledì, si sono svolti i funerali di Lina. Aveva solo 46 anni. La conobbi due anni fa, quando scendemmo in strada con le foto dei nostri defunti, tra cui bambini, giovani genitori, adolescenti, morti di cancro e di leucemia. Lo facemmo per rispondere al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, la quale affermava che nella nostra terra ci si ammala di più di cancro per gli stili di vita personale e non anche per l’inquinamento ambientale. Una fiumana di persone, almeno cinquantamila.......
Nel mese di Luglio, Lina, che si preparava a passare qualche giorno al mare, avvertì i primi sintomi del mostro che tutti ci atterrisce. Disdisse la vacanza e cominciò a salire i primi gradini del calvario che la condurrà alla morte. In poco tempo il male prese il sopravvento. ...Pochi giorni dopo Lina ha smesso di soffrire.
La “Terra dei fuochi” continua a mietere le sue vittime. In una regione, la Campania, dove le liste di attesa per essere ammessi ai vari esami diagnostici negli ospedali sono lunghissime......... Non ci vuole molto per capire che questo modo di fare è l’ennesimo sopruso sulle spalle della povera gente, prima avvelenata e poi lasciata morire senza nemmeno ricevere le cure. Non siamo scienziati. Non abbiamo ricette da dare. Non vogliamo sostituirci a nessuno. Siamo un popolo che sta sopportando una sofferenza atroce. Un popolo abbandonato per decenni nelle mani di camorristi, intrallazzieri, industriali disonesti, politici corrotti, collusi, o, quanto meno, incapaci, pigri e negligenti. Un popolo che continua a chiedere i suoi diritti.
Invito il ministro della Salute a venire al capezzale dei nostri malati. A controllare personalmente quanto prezioso tempo un malato oncologico deve attendere prima di essere ammesso a una visita specialistica o a un’indagine strumentale. Le lacrime dei poveri pesano quanto una montagna sulla coscienza di tutti. Scavano una voragine di cui non si riesce a vedere il fondo. “Perché? Perché?”, farfugliava Lina fissandomi negli occhi. Mio Dio, quanta sofferenza. 
Perché? Perché gli uomini sono tanto stolti, avidi, disumani da avvelenare la terra, l’aria, l’acqua e condannare a morte se stessi e la loro stessa gente? Qui l'articolo integrale

03 ottobre 2015

Maurizio Patriciello .Terra dei fuochi: manca il pugno fermo contro gli avvelenatori

Tratto da Il Fatto Quotidiano

Terra dei fuochi: manca il pugno fermo contro gli avvelenatori

di  | 3 ottobre 2015
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Liquami ospedalieri sversati direttamente nelle fogne, scarti sanitari solidi mischiati alle immondizie urbane sono stati rinvenuti  nei giorni scorsi ad Aversa e a Marcianise, nel casertano.  Non è tutto. Solo poche ore e arrivano le ultime  –  per adesso – brutte notizie: sempre a Marcianise, i carabinieri sequestrano  22 pozzi nei terreni vicini allo stabilimento “ Nokia Solution and Network spa”.
Secondo l’Agenzia regionale  per la protezione ambientale, tra l’ altro, “ è stata rinvenuta un’alta concentrazione, oltre i limiti di legge, di tetracloroetilene, sostanza cangerogena per l’ uomo. Causa di tumori al fegato, all’ utero, alla pelle”. Per la Procura di Santa Maria Capua Vetere, “ l’ attività dello stabilimento è almeno una delle fonti di tale contaminazione”. Lo stiamo dicendo da anni: nella “ Terra dei fuochi” occorre  allargare lo sguardo a 360 gradi se davvero si vuole arrivare a una qualche soluzione del dramma che inquina l’ambiente e rovina  la salute.
Emerge con sempre più chiarezza che non è affatto  l’inciviltà dei cittadini all’origine di questa tragedia. E – permettetemi – non è nemmeno la sola camorra.  È l’ industria disonesta sempre più avida di potere e di denaro.  Lo abbiamo visto pochi giorni fa. Chi se lo sarebbe aspettato che la Volkswagen sarebbe stata capace di ingannare e inquinare tanta gente e tanti paesi? È stato penosissimo assistere alla confessione del responsabile quando  ha affermato: “Siamo stati disonesti”. Così. Con la stessa faccia tosta del bambino trovato con le dita nella marmellata.
Intanto  la Regione ha finito i fondi per le struttute sanitarie private. E negli ospedali pubblici le liste di attesa per un esame sono lunghissime.  Ci si ammala di più nelle nostre zone? Lo credo bene. Sarebbe  impensabile  il contrario. Pozzi avvelenati. Roghi velenosi che continuano a bruciare  indisturbati. Al ministro Beatrice Lorenzin, che l’anno scorso ebbe a dire che l’aumento di patologie tumorali nella mia terra è dovuta agli “stili di vita personali” rivolgiamo l’ invito, oggi, a rivedere  le sue posizioni e – perché no? – chiedere scusa ai nostri ammalati e ai parenti di coloro che hanno smesso di vivere.
Sabato scorso il governatore della Campania, De Luca ad  Acerra disse che riguardo alle bonifiche siamo all’anno zero. Mentre il procuratore di Nola, ritornava a gettare la croce sulle spalle della povera gente:  “Vedo con i miei occhi automobilisti lanciare dai finestrini sacchetti di spazzatura”.  Siamo rimasti addolorati. Increduli. Basiti. Ancora? Non dico che non è vero. Dico solo che  quella notizia deve essere completata con queste altre ben più pericolose. Perché  dietro quei “ sacchetti gettati dai finestrini” si nascondono ben bene un sacco di imbroglioni senza scrupoli e senza cuore. Chi è che ha avvelenato questi  pozzi?  Forse i contadini? Le casalinghe? No, sono i giganti dell’industria che già guadagnano somme stratosferiche.
Papa Francesco nella “Laudato Si”  ci  ha avvertiti. La Casa comune necessita dell’attenzione  di tutti. A me pare che i cittadini ci siano. Si sono fatti sentinelle attente delle loro terre. Spendono tempo, competenze, denaro per richiamare l’attenzione di chi ha la responsabilità della cosa pubblica. Sovente rischiano la vita. La Chiesa campana si sta impegnando  in un discorso serio, continuo  e coscienzioso. Si è fatta accanto alla sua gente. Ne condivide i lamenti. Ne asciuga le lacrime. 
Purtroppo il più delle volte manca proprio  la volontà politica. Mancano i controlli. Manca il pugno fermo contro gli avvelenatori. ......