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31 luglio 2013

Quei 160 milioni di euro pubblici che finiranno agli impianti inquinanti.....

Tratto da QualEnergia

Quei 160 milioni di euro pubblici che finiranno agli impianti inquinanti costruiti negli ultimi 4 anni.



Circa 160 milioni di euro di fondi pubblici che sarebbero dovuti servire a ridurre le emissioni di CO2 paradossalmente finiranno come rimborsi agli impianti inquinanti entrati in esercizio negli ultimi quattro anni. 

Oltre 51 milioni andranno alla sola centrale a carbone Enel di Torrevaldadiga Nord, a Civitavecchia, tra i maggiori emettitori di CO2 in Italia...

All'Ilva di Taranto di milioni ne andranno oltre 3, e la lista dei beneficiati continua (comprendendo anche impianti meno impattanti, come i cicli combinati a gas): Sorgenia riceverà 25 milioni spalmati su 3 impianti, Ergosud 9 milioni, Eni Power quasi 7 milioni, Tirreno Power 4,4 milioni e decine di altre aziende avranno somme minori.
Gli importi, stabiliti con due delibere emesse dall'Autorità per l'energia lo scorso 25 luglio (vedi allegati in basso), si riferiscono ai rimborsi dovuti ai cosiddetti nuovi entranti italiani nel sistema ETS, il meccanismo europeo di scambio delle emissioni. Soldi che sono garantiti agli impianti entrati in esercizio negli ultimi anni nonostante la riserva loro destinata fosse esaurita: grazie a un intervento del governo Berlusconi del 2010, infatti, i fondi verranno presi dai proventi della vendita all'asta dei permessi ad emettere. Proventi che, come anticipato, in teoria debbano essere destinati, oltre che a risanare le casse statali, a sostenere investimenti per ridurre la CO2.
 Come commenta Francesco Ferrante, vicepresidente del Kyoto Club: “In questo modo si è svuotato di significato un meccanismo nato per ridurre le emissioni. Lo si è trasformato in un incentivo al contrario che paradossalmente rimborsa i grandi emettitori. 
Se si guarda al caso della centrale Enel di Civitavecchia non c'è bisogno di aggiungere altro”.

25 novembre 2011

1)EUROPA:Impianti super-inquinanti il conto è 102-169 miliardi 2)Tvs, sul IV gruppo di Tirreno Power, il consigliere comunale Petrelli diffida i Ministeri.

Tratto da La Repubblica

Una centrale a carbone in Germania

EUROPA:Impianti super-inquinanti il conto è 102-169 miliardi

L'indagine dell'Agenzia Ue per l'ambiente rivela che i tre quarti dei danni sono attribuibili a 622 stabilimenti. Il costo a carico di ogni cittadino europeo è di 200-300 euro. In testa Germania, Regno Unito, Polonia, Francia, Italia  

ANTONIO CIANCIULLO

 L'analisi dell'Agenzia europea precisa anche i danni prodotti: aumento dell'ozono di bassa quota (con relativo aggravio dei problemi respiratori e cardiovascolari), acidificazione ed eutrofizzazione degli ambienti, aumento di elementi tossici negli ecosistemi terrestri e acquatici.
"I cittadini europei stanno pagando l'inquinamento prodotto dagli impianti inquinanti con un sacrificio personale, con un danno alla loro salute", commenta Jacqueline McGlade, la biologa che guida l'Agenzia europea per l'ambiente. "Per quanto riguarda l'Italia va fatta una riflessione ulteriore: l'età media avanzata della popolazione comporta un'esposizione maggiore ai rischi prodotti dall'inquinamento. Calcolando inoltre che una parte significativa del problema deriva dalle centrali elettriche che utilizzano combustibili fossili, va sottolineata l'importanza di una spinta verso le fonti rinnovabili: il sole e il vento possono migliorare la qualità dell'aria che respiriamo dando un contributo molto importante all'alleggerimento del rischio sanitario".

(24 novembre 2011)
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Tratto da  TRCgiornale.it

Tvs, sul IV gruppo di Tirreno Power, Petrelli (Idv) diffida i ministeri

Il consigliere comunale dell'Italia dei Valori, Vittorio Petrelli, ha indirrizzato alla direzione generale per le valutazioni ambientali del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, alla Direzione Generale per l'energia nucleare, le energie rinnovabili e l'efficienza energetica del Ministero dello Sviluppo Economico, nonché a tutte le altre autorità coinvolte nel procedimento relativo al rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale per la centrale di Torre Valdaliga Sud, un atto di significazione e diffida.

L'iniziativa fa riferimento all'eventualità dell'emissione di un provvedimento autorizzativo all'esercizio continuo dell'unità produttiva del quarto gruppo di Torre Valdaliga Sud, come proposto dall'azienda Tirreno Power, "senza che si rispetti – scrive Petrelli nel documento - la prescrizione di esclusione Via prevista, relativamente all'alimentazione del quarto gruppo, che è stato stabilito debba essere a gas naturale".
  Con il suo atto Petrelli chiede anche la verifica ascrupolosa "del pieno rispetto della normativa vigente, degli atti autorizzativi, dei protocolli d'intesa istituzionali e degli obblighi formalmente assunti".