Tratto da Reuters Italia
Da studio Usa prove più forti su impatto inquinamento sul cuore
WASHINGTON (Reuters) - Uno studio diffuso dall'American Heart Association dice che le prove che l'inquinamento provocato da industrie, traffico e produzione elettrica causano infarti e ictus sono più forti che mai.
E le polveri sottili prodotto dalla combustione di carburanti fossili come benzina, carbone e petrolio sono in tutta evidenza le prime responsabili.
"Il particolato appare aumentare direttamente il rischio provocando eventi in individui sensibili in ore o giorni di aumentato livello d'esposizione, anche tra coloro che altrimenti sarebbero stati in salute per anni", ha detto ieri il dottor Robert Brook dell'Università del Michigan, che ha guidato il gruppo autore del rapporto.
La revisione condotta su sei anni di ricerche mediche indica anche una forte prova sul ruolo dell'inquinamento nell'intasamento delle arterie, e una "piccola ma consistente" associazione tra esposizione a breve termine all'inquinamento atmosferico e morte prematura.
"Il primo messaggio per questi gruppi a rischio elevato è che devono agire per controllare i loro fattori tradizionali di rischio modificabili: pressione sanguigna, colesterolo, diabete, fumo", ha detto Brook.
L'American Heart Association dice che il particolato agisce in molti modi, anche provocando infiammazioni: "E' possibile che certe particelle molto piccole, o elementi chimici che viaggiano insieme a esse, possano raggiungere la circolazione e causare un danno diretto", ha detto Brook.
"Queste risposte possono comprendere coagulazione del sangue e trombosi, funzionamento vascolare e circolazione sanguigna danneggiati, pressione alta, e possono anche danneggiare l'attività elettrica cardiaca che a sua volta può provocare infarti, ictus e anche la morte".
L'associazione raccomanda che gli anziani o chiunque soffra di disturbi cardiaci, pressione alta, colesterolo alto o diabete presti attenzione all'inquinamento atmosferico e agli avvisi sulla qualità dell'aria.
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AMBIENTE: WWF, PIU' CHIAREZZA SU REVISIONE CODICE AMBIENTE
(ANSA) - ROMA, 13 MAG - Sulla riforma all'esame oggi del Consiglio dei Ministri, riguardante il Codice dell'Ambiente per il riordino, il coordinamento e l'integrazione della legislazione in materia ambientale, il Wwf chiede ''chiarezza'', precisando che ''ad oggi non e' avvenuta alcuna consultazione degli ambientalisti e delle categorie sociali''. ''E' la prima volta - precisa il presidente del Wwf Italia Stefano Leoni - che, seppur per un esame preliminare, si porta all'attenzione dell'esecutivo un testo riguardante alcune parti del Codice senza avviare per tempo il processo di consultazione con le categorie sociali e le associazioni ambientaliste riconosciute'', come previsto dalla legge delega del 2004 (legge 308/2004). Per questo gli ambientalisti, che affermano di aver sollecitato la consultazione gia' dal 10 marzo, si augurano che il processo ''venga avviato subito'', visto il termine per la revisione fissato per il 30 giugno, ''per evitare - come e' accaduto per il primo decreto attuativo del 2006 - che si debba pensare a provvedimenti correttivi''.''Non vorremmo - conclude il Wwf - che in tema ambientale si creasse, ancora una volta, un clima di incertezza interpretativa ed applicativa, che non farebbe bene ne' all'ambiente ne' alla salute dei cittadini''. (ANSA).
AMBIENTE: CDM APPROVA MODIFICHE CODICE AMBIENTALE
(ANSA) - ROMA, 13 MAG - Il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di decreto che apporta alcune modifiche al Codice ambientale. Il provvedimento - il primo dei decreti di attuazione della delega data dal Parlamento al Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo per apportare modifiche al Codice - segue a distanza di poche settimane quello di attuazione della direttiva 2008/98 (di ampio e profondo riordino della parte del Codice sui rifiuti). Gia' i due terzi del Codice, dunque, sono stati cosi' oggetto dell'opera di revisione e ammodernamento programmata dal Ministro Prestigiacomo sin dal suo insediamento. Il decreto oggi approvato riguarda, in particolare, le procedure di valutazione di impatto ambientale e strategico (VIA e VAS), nonche' una parte della disciplina in tema di inquinamento atmosferico. Per quanto concerne la VIA e la VAS, il riordino della disciplina consentira' alla Commissione del Ministero (che ha praticamente azzerato il gravoso arretrato ereditato dal precedente Governo) di superare i problemi che finora avevano favorito il perpetuarsi di situazioni di stallo: tempi non certi per le decisioni delle autorita' pubbliche coinvolte nel processo deliberativo, cattiva formulazione delle norme, mancato coordinamento tra le diverse fasi di uno stesso procedimento. Per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico, le modifiche apportate al Codice sono complementari a quelle introdotte oggi da un altro decreto legislativo, di attuazione della direttiva 2008/50 in materia di qualita' dell'aria, approvato dal Consiglio dei ministri. (ANSA).
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TARANTO - Nella città più inquinata di Italia sette writer sono stati denunciati per aver scritto "ATTENZIONE CITTA' INQUINATA.
"Imbrattamento aggravato".
Quale multa dovrebbe pagare il polo industriale ad una donna incinta del quartiere Tamburi di Taranto, che durante la gravidanza "fuma", a causa dell'inquinamento da benzo(a)pirene 700 sigarette? Se lo chiedeva lo scorso 23 aprile Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink, accertato che, per il terzo anno, se ne era superato il valore di 1 nanogrammo a metro.
E intanto l'ILVA, l'Eni, la Cementir e l'inceneritore dell'Amiu, come polmoni malati, continuano a pompare veleni e a succhiare salute ai tarantini. Sui balconi si deposita polvere, nera e rossa. Già a novembre era stato introdotto un nuovo registro integrato delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti (EPRTR) contenente informazioni sulle emissioni di sostanze inquinanti nell'aria, nell'acqua e nel suolo, rilasciate dai complessi industriali in tutta Europa: dati annuali relativi a 91 sostanze e ad oltre 24.000 complessi operanti in 65 attività economiche, oltre a quantità e il tipo di rifiuti trasferiti negli impianti preposti al loro trattamento, sia all'interno che al di fuori di ciascun paese. In questa occasione Taranto Libera aveva contestato l'assenza nel nuovo regolamento, del riferimento dei quantitativi di benzo(a)pirene e di cromoVI, previsti invece nella precedente dichiarazione INES (allegato al DM 23.11.2001)
Già nel 2006, il CNR di Pisa dichiarava “I fattori di rischio ambientali presenti sono riconducibili alla presenza di un'acciaieria a ciclo integrale tra le più grandi d'Europa, una raffineria petrolchimica di grandi dimensioni, un cementificio di importanza nazionale, due centrali termoelettriche ed ai rispettivi consistenti flussi di merci e materie prime........ I ricercatori sostennero: “Il responso è negativo: di tumore e patologie associabili alle esperienze lavorative si muore sempre di più. Particolarmente preoccupante è l'incidenza dei tumori al polmone, alla pleura, alla vescica. Altre patologie, ad esempio le malattie dell'apparato respiratorio e la polmonite, associabili sia all'abitudine al fumo sia ai livelli elevati di inquinamento atmosferico, nel passato erano meno nocive.
La prevenzione diventa, quindi, urgente”.
Leggi l'articolo integrale con relativa tabella degli inquinanti
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