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03 ottobre 2010

Ampliamento della centrale a carbone di Vado:IL GIORNALISTA, IL SINDACO:CASACCHE E ”GIACCHETTE”

Tratto da Trucioli Savonesi

IL GIORNALISTA, IL SINDACO:CASACCHE E ”GIACCHETTE”

Di Antonia Briuglia

In una questione tanto delicata e complessa, per tanti, dolorosa e controversa come lo è la richiesta di ampliamento della centrale a carbone di Vado, l’aspetto più grave e insopportabile è la manipolazione e la distorsione delle informazioni.

Poiché è sulle reali informazioni che si sta giocando il futuro di questa operazione, in alcuni casi sarebbe meglio tacere!

Una centrale termoelettrica, quella di Vado che, per quanto riguarda i gruppi a carbone esistenti, è vergognosamente al capolinea in fatto di accettabilità ambientale, di qualificazione tecnologica, di efficienza energetica e tutti lo sanno

Lo sa l’azienda che chiede, per avere l’ok sul potenziamento con un altro gruppo a carbone, di ristrutturare i gruppi 3 e 4 esistenti pur sapendo di essere nell’impossibilità di farlo. Nessun permesso, nessuna moderna tecnologia sarebbe in grado di resuscitare in modo accettabile i due gruppi che, in un Paese civile, sarebbero stati definitivamente chiusi e che invece continuano a seminare malattie e morte. Lo sa l’azienda quando controlla da sé le sue emissioni e lo fa da sempre, senza che nessun organismo istituzionale ci possa mettere il naso e tanto meno le pubblicizzi.

Lo sa l’azienda quando a corredo del progetto di ampliamento produce un’analisi delle emissioni post opera, su un numero minore di ore di esercizio della centrale, omettendo di analizzare tipologie di emissioni inquinanti difficilmente trascurabili.

Lo sanno i cittadini di Vado, Quiliano, Savona, delle Albissole, di Celle, di Spotorno, di Noli e Finale e che abitano in un raggio di cinquanta chilometri intorno alla centrale in territori con caratteristiche diverse che però hanno, da anni, in comune stesse tipologie d’inquinamento territoriale e stessi problemi alla salute.

Lo sanno i medici, alcuni dei quali, da anni, coraggiosamente denunciano pubblicamente l’allarme ambientale che nuoce in modo inaccettabile la salute della gente. Lo fanno pubblicizzando studi scientifici, con dati alla mano incontrovertibili anche per le validazioni a livello nazionale e internazionale, che in nessun confronto e in nessuna occasione, a Savona, nessuno ha mai contestato.

Lo sanno i politici e gli amministratori, alcuni dei quali, condannati al ruolo di chi non vuol sentire e sapere, trascurando il ruolo e le finalità per le quali sono stati eletti e cioè il bene della gente e del territorio, continuano ad assumere atteggiamenti equivoci sull’utilizzo di un combustibile fossile altamente inquinante come il carbone e nel contempo meditano l’eventualità di bruciare nei gruppi dismessi della centrale, rifiuti URBANI IN CONTRASTO CON QUANTO CONSENTITO DALLA NORMATIVA EUROPEA 2000/76/CE E 75/442/CEE., con il rischio di un ulteriore e grave peggioramento delle emissioni per la formazione di diossine e metalli pesanti nei fumi maggiori addirittura di quelle prodotte con un moderno inceneritore.

Lo sanno i sindacati che subendo il ricatto occupazionale, immotivato e pretestuoso, da parte di T. P. mascherano dietro la richiesta di condizioni di salvaguardia ambientale il loro appoggio al potenziamento, motivando la loro posizione con la richiesta di migliorie tecnologiche,......

Lo sanno i lavoratori che hanno pagato sulla loro pelle il prezzo delle mancate tutele ambientali e che vivono questo difficile momento come oggetti di ricatto. Un ricatto strumentale che pur contribuisce a far perdere la lucidità.

“O si amplia o si chiude!!!” risuona la minaccia dell’azienda .

“O si brucia carbone o si perderanno posti di lavoro!!!!” rinforza il Sindacato....

Ma la manipolazione delle informazioni confonde tutto, altera la realtà, modifica le convinzioni, lentamente e con fatica, consolidate......

Così giornalisti sembrano indossare “casacche” che permettono loro di schierarsi, alla stregua di politici. In mascherate analisi, possono “tirare la giacchetta”, sminuire posizioni meditate di Sindaci che, nel rappresentare i loro cittadini, portano con fatica e onestà avanti gli impegni presi.

Sindaci che onorano, come non siamo più abituati a vedere, il ruolo di chi deve difendere la sua città in termini di ambiente e salute e non solo di convenienze monetizzate......

Il valore aggiunto, però, anche qui lo cominciano a fare gli uomini, quelli che non si fanno intimidire, che continuano a difendere le loro idee, che portano avanti le speranze dei cittadini che li hanno votati fatte semplicemente di rispetto della legalità, della tutela dell’ambiente e della salute: dovere primario di un Sindaco.

Questi sono” i risultati da portare a casa”: solo il primo passo per sperare in una vita e in un Paese migliore.

Considerato l’importanza e il valore dell’informazione della rete, questo blog intende contribuire alla circolazione delle conoscenze, allegando una sintesi degli elementi contenuti in una denuncia e più volte ampiamente diffusi da diversi organismi e comitati.

Continua a leggere il molto interessante articolo integrale

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