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25 novembre 2010

Pietra Ligure si schiera contro la Tirreno Power, Rossello (CGIL) propone uno sciopero generale a favore (!)di Tirreno Power....

Tratto da Savona e Ponente

Pietra Ligure si schiera contro la Tirreno Power, Rossello (CGIL) propone uno sciopero generale a favore (!) di Tirreno Power e Maerks

di VALERIA ROSSI Non c’è limite al peggio. Quando si pensa di aver toccato il fondo, ecco che salta fuori qualcuno con la pala in mano, pronto ad andare ancora più giù.
Intanto che l’UE deferisce l’Italia alla Corte Europea perché non risultano rispettati neppure i termini iper-permissivi sull’inquinamento dell’aria, ecco che salta fuori Francesco Rossello,a mo’ di jack-in-the-box, a sostenere che bisognerebbe indire uno sciopero generale.

Contro l’inquinamento, gli ecomostri, la gestione sciagurata che si sta facendo di Savona e di tutta l’Italia – penserete subito voi.

MA NO!
Il nostro eroe vuole indire uno sciopero PER l’inquinamento, PER gli ecomostri e soprattutto PER i soldini che girano intorno a queste sciagure ambientali.
“Non si possono buttare in un angolo 800 milioni di investimenti privati”, dichiara a La Stampa.
Dei 100 milioni ANNUI di costi sociali dell’inquinamento, si disinteressa. Dei venti morti circa all’anno, se ne impippa.
O meglio, ne parla in questi termini: “Io penso che ci sia la possibilità di imporre all’azienda di ridurre l’impatto”.

Santi numi.Santissima pupazza martire.Perdincibacco....

Ma possibile che il fiero conduttor del locale sindacalismo non abbia ancora capito una beatissima cippa?

Quella possibilità c’è. CERTO che c’è!

Solo che stavolta è l’azienda, ad impipparsene.

Perché ridurre le emissioni significa prendere il tanto amato (in quanto tanto economico) carbone e buttarlo dalla finestra.

  1. Significherebbe andare solo a metano, come vanno TUTTE le nuove centrali termoelettriche italiane: metano che inquina pure lui, purtroppo, e che non è certo “rinnovabile” nè del tutto ecosostenibile, ma che rappresenta l’unico compromesso accettabile tra esigenze dell’industria e salute umana.

Il carbone no. Il carbone pulito, nel caso il sciur Rossello non se ne fosse ancora accorto, non esiste: è uno slogan.

La metanizzazione sarebbe un accettabile compromesso per tutelare salute dei cittadini e salute DEI LAVORATORI,quelli che dovrebbero essere il principale polo di interesse di un sindacato.


Ma la CGIL savonese non l’ha ancora capito.

E’ davvero possibile, tutto questo?
E’ possibile che questa gente continui a mostrare una totale inadeguatezza nei confronti di problemi sui quali ha pure molta voce in capitolo?......

.......... sullo stesso giornale che riporta le farneticazioni sindalistiche, c’è anche una notizia confortante: il Consiglio comunale di Pietra ligure si è espresso “a favore di una totale conversione ad energie rinnovabili, o almeno a metano, della centrale Tirreno Power“.


Ovviamente contrario e polemico il PdL, che ha presentato un emendamento (respinto).

Insomma, a Pietra Ligure il mondo sembra girare ancora nel verso normale: il centrosinistra boccia l’inquinamento e lotta per la salute, il centrodestra lotta per l’interesse e se ne infischia della salute.


A Savona no. A Savona i sindacalisti da sempre considerati “rossi” (mi vien voglia di cambiare cognome) vogliono indire scioperi a favore dell’inquinamento e contro la salute.

Non “per il lavoro”, sia chiaro: perché il lavoro che porterebbe un’ipotetica conversione alle energie rinnovabili sarebbe immensamente più alto in quantità e qualità.

Quindi la scusa non regge.Non è il lavoro, che interessa il sciur Rossello:è il business.

Sono gli 800 milioni che gli fanno brillare gli occhietti.

A questo punto…chiediamoci perché.
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RIPORTIAMO UNO SFOGO MOLTO TOCCANTE DI SIMONA RICOTTI "APPENA PUBBLICATO DAI NOCOKE DI CIVITAVECCHIA" CON CUI ABBIAMO PARECCHIE AFFINITA' DI VEDUTE E "PARECCHIE PROBLEMATICHE IN COMUNE" a CUI CONSIGLIAMO UNA APPROFONDITA LETTURA A TUTTI E SOPRATTUTTO AL "SINDACALALISTA ROSSELLO"E A TUTTI QUELLI CHE LA PENSANO COME LUI....

RINGRAZIANDO ANCORA SIMONA PER LA SUA EFFICACIA E PROFONDA SENSIBILITA' FEMMINILE.

Tratto da Noalcarbone Alto lazio

Civitavecchia velenoso buco nero

"Perché andrei via da Civitavecchia?"

Perché nella mia città ci sono due centrali di cui una a carbone, uno dei porti più grandi del Mediterraneo con il relativo traffico automobilistico, una boa petrolifera off shore, sei depositi costieri per oli minerali di cui quattro sottoposti a legge Seveso, un centro, unico in Europa, per l’inertizzazione e lo smaltimento di armi chimiche, tre discariche esaurite, una per rifiuti speciali e una da poco autorizzata per quasi un milione di mc di rifiuti;
Perché a meno di 20 Km dalla mia città stanno già operando per costruire una centrale nucleare;

Perché, come se non bastasse, vogliono venire qui a smaltire e bruciare i rifiuti di Roma;

Perché nella mia città la raccolta differenziata non supera l’8% ;

Perché l’Amministrazione Comunale ha detto NO alla riconversione a carbone e dopo 40 giorni e 26 milioni di euro versati dall’ENEL nelle casse del Comune ha cambiato idea e dato parere positivo;

Perché dalla centrale a carbone, che ENEL definisce “pulito”, usciranno 6.300.000 mc di emissioni all’ora e 10.600.000 t/a di anidride carbonica;

Perché il 56% dei bambini della mia città soffre di allergie ed asme nell’indifferenza totale;

Perché nella mia città ci sono le percentuali di mortalità e morbilità per tumori alle vie respiratorie, leucemie e linfomi, tra le più alte nel Centro Italia;
Perché da aprile ad oggi nella mia città sono morte più di cinquanta persone tra i 30 e i 55 anni per malattie neoplastiche;

Perché le sogliole del nostro mare hanno una percentuale di mercurio 10 volte superiore alla norma;

Perché nella mia città l’acqua è avvelenata e da oltre tre anni viene dichiarata potabile solo grazie ad una deroga governativa;

Perchè le nubi nere, rosse e grigie che escono dalle ciminiere vengono definite effetti ottici;

Perché nella mia città è in corso un processo per schiavitù e nessuno ha detto una parola
Perché le mafie si sono infiltrate negli appalti della centrale e del porto e tutti negano l’evidenza ;
Perché nella mia città vogliono cementificare ogni minimo spazio rimasto libero;

Perché nella mia città prima ancora che i polmoni hanno inquinato le coscienze;

però resto qui
Perché non posso accettare che la mia terra venga ulteriormente avvelenata e distrutta;
Perché voglio continuare a lottare e non perdo la speranza che tutto questo si possa fermare;
Perché quando mia figlia mi chiederà “ Come avete potuto permettere tutto questo” voglio poterla guardare negli occhi e dirle “io ci ho provato”.


Simona Ricotti
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Tratto da IVG

Pietra Ligure dice no all’ampliamento di Tirreno Power, approvato ordine del giorno

Pietra L. Il Comune di Pietra Ligure dice no all’ampliamento della centrale a carbone di Tirreno Power. Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale è stato infatti approvato un ordine del giorno presentato dalla maggioranza con la richiesta di formalizzare la contrarietà dell’amministrazione pietrese al progetto previsto per la centrale vadese.

Il documento approvato dal parlamentino pietrese si inserisce in uno studio riguardante l’incidenza delle polveri e dei fattori inquinanti della centrale fino ad oltre 50 km dal sito vadese. L’ordine del giorno ha chiesto inoltre di avviare un processo di ambientalizzazione dei gruppi a carbone esistenti e la riconversione della centrale, oltre ad un effettivo controllo pubblico delle emissioni inquinanti e dei loro effetti sul territorio savonese.

E’ stato invece respinto dal Consiglio comunale un emendamento presentato dalla minoranza consiliare che prevedeva un “ni” all’ampliamento a carbone della centrale ma lasciava aperto il tavolo di discussione con l’azienda, in primis sul tavolo ambientale.


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