Tratto da Savona News
Tirreno Power e centrali nucleari: qualche considerazione (Di Marco Caviglione, medico e consigliere provinciale IdV Savona)
Il problema "radiazioni" non è solo giapponese e non è legato solo al nucleare.
di MARCO CAVIGLIONE –Dalla proposta della Regione alla fine risulterebbero, oltre i 2 gruppi a metano già presenti dal 2007,da 760 MW complessivi (che da soli già costituiscono normalmente il prototipo medio di una centrale termoelettrica italiana), quello nuovo a carbone, da 460 MW, mentre in luogo dei 2 vecchi a carbone, di 660 MW (330 per 2), ne "potrebbe" essere costruito un altro nuovo, sempre a carbone, e sempre da 460 MW. Quindi in totale 920 MW a carbone, 200 MW carboniferi in meno rispetto ai 1120 totali che Tirreno Power avrebbe voluto avere; probabilmente minori emissioni inquinanti, quindi, ma sicuramente maggiori emissioni rispetto ad ora, dato che verrebbero ad esserci 260 MW a carbone in più degli attuali. Già, si obietterà, però si tratta di “carbone più pulito”, con filtri di ultima generazione: ebbene, a fronte magari di una diminuzione delle PM10 e delle polveri più grossolane, si avrà sicuramente un incremento delle PM2,5 e delle polveri ultrasottili, che veleggeranno nell’atmosfera a distanze ancora maggiori di adesso, quindi ben oltre i 50 Km.(qualcuno parla anche di centinaia), coinvolgendo territori ancora più vasti; e le polveri sotto i 2,5 micron sono indubbiamente assai più pericolose di quelle grossolane, passando indisturbate la barriera emato-polmonare, col risultato così di causare ancora maggiori casi di malattie trombotiche (infarti ed ictus), nonchè tumorali.
Ah, dimenticavo: la “copertura garantita dei depositi di carbone”!
Due osservazioni:1) Tirreno Power, e prima ancora Enel, avrebbero dovuto assicurarla sin dall’inizio (40 anni fa all’incirca); 2) non sono certo le macropolveri sollevate per il vento dai depositi di carbone il maggior pericolo per la salute dei cittadini, semmai lo sarebbero per i poggioli e i davanzali, con relativa biancheria stesa, come succedeva tanti anni fa quando i filtri dei camini lasciavano passare il particolato più grossolano (PTS). Ora invece i filtri, e ancor più quelli di prossima installazione, lasciano passare le polveri più sottili possibili, le quali, a differenza delle loro antenate, non vanno a cozzare contro le difese delle nostre vie respiratorie e i filtri degli alveoli polmonari, ma, penetrano in essi per andare a minare all’interno, “sottilmente”, subdolamente, la salute del nostro organismo.
Concludendo: più sono”efficaci”i filtri industriali, meno risulteranno efficaci quelli umani!
Infine, il problema radiazioni nelle immediate vicinanze della centrale: carbone “pulito” o meno, esse ci saranno sempre, in dose anche maggiore che nei pressi di una centrale nucleare; la quale in realtà risulta meno inquinante e pericolosa di una centrale a carbone, poichè, a parte le radiazioni emesse nel raggio di pochi chilometri, non emette polveri sottili, metalli pesanti, solfati e nitrati, benzene, e quant’altro. .......
No, tutti noi dobbiamo invece augurarci che i nostri governanti, nazionali e locali, tra carbone e nucleare, scelgano definitivamente le fonti rinnovabili, come ormai quasi tutti i paesi più avanzati del mondo hanno deciso di fare!
Le centrali nucleari fanno venire il cancro anche senza incidenti?
Questo quanto emerge da una ricerca sanitaria commissionata dal Governo Federale Tedesco (dunque non da pericolosi ambientalisti) e condotta per anni dall’Università di Mainz. Mi aspetto contestazioni nel merito (non a me, che riporto solo la notizia, ma al governo tedesco) da parte di chi ha testualmente dichiarato, più volte, che le radiazioni emesse dalle centrali sono innocue e che dormirebbero volentieri abbracciati alle barre di combustibile esauste.
GERMANIA: Le centrali nucleari causano il cancro
Uno studio ufficiale del governo Tedesco dalla Bundesamtes fur Strahlenschutz (BfS) L’Ufficio Federale per la Protezione dalle Radiazioni dimostra che il rischio del cancro sta aumentando per bambini che crescono nelle vicinanze di centrali nucleari. È vero in particolare per la leucemia, un caso speciale di cancro.
In Germania, tutti i casi di cancro nei bambini vengono registrati. Quindi, è stato possibile indagare sui casi di cancro dei bambini dal 1980 al 2003. Coinvolti nello studio di ricerca erano: 1592 bambini d’eta inferiore ai 5 anni che hanno preso la malattia, e 4735 bambini in buona salute .
Più vicino alle centrali, più alto il rischio di leucemia e cancro
Il risultato ha mostrato un rischio significativamente più alto di contrarre il cancro se i bambini abitavano entro un raggio di 5km da una centrale nucleare:
A seconda dei normali valori statistici nazionali, ci sarebbero 48 casi di cancro e 17 casi di leucemia dentro il sopracittato raggio di 5km intorno alle centrali nucleari.
Tuttavia, sono stati riscontrati 77 casi di cancro (60% più del previsto) e 37 casi di leucemia (117% più del previsto).
Una persona direttamente coinvolta nello studio ha menzionato a Spiegel online, che potrebbe essere un rischio più alto anche all’interno di un raggio di 50km intorno alle centrali nucleari.
Sulla Radio Svizzera, il responsabile dello studio, Professoressa Maria Blettner (Università di Mainz) ha affermata: “Anzi, possiamo provare statisticamente che il rischio per i bambini di contrarre il cancro aumenta se crescono vicino ad una centrale nucleare.” E inoltre: “non possiamo arrivare ad nessuna conclusioni per gli adulti – semplicemente perchè lo studio è relativo solo ai bambini.”
Questi risultati confermano altri studi sulla radioattività come causa di cancro anche in piccole dosi.
Comunque ci sono un numero di studi internazionali, che hanno dimostrati che sono aumentati i rischi di cancro anche a piccolissime dosi di radiazione – con qualche coefficiente sotto i limiti permessi. Quindi, i risultati dello studio non possono essere così sorprendenti. Sembra solo il primo studio, che fornisce la prova che i rischi per bambini di avere cancro è in aumento quanto più vicino essi vivono ad una centrale nucleare.
Benchè la Germania ha già deciso di eliminare gradualmente le centrali nucleari entro il 2020, questo studio sta ora riscaldando la discussione per vedere se la chiusura della tecnologia nucleare debba essere accelerata.
http://timeforchange.org/nuclear-
power-station-causing-cancer-leukemia
Centrali nucleari sicure? Sì, magari!
Ecco anche.... perche'
La Germania cambia idea: addio al nucleare,
anche a costo di pagare di più
Su GreenStyle.it
Prestigiacomo, il nucleare resta una scelta
necessaria
L’intervento del Ministro non è terminato e ha interessato anche
il lavoro dellaAgenzia per la sicurezza Nucleare, che come lei stessa
ha affermato “andrà avanti, il nucleare resta una scelta necessaria
, ma che va analizzata a fondo”.
A sostegno del progetto di ritorno all’atomo in Italia, la Prestigiacomo
prosegue dicendo che:
Nessuno vive il nucleare come una crociata. È una delle opzioni energetiche
adottate da 11 dei 12 Paesi con il PIL più alto nel mondo. Normale che se ne
discuta anche da noi.
La CO2 sarà stoccata sottoterra, ma rimangono le perplessità
Incentivi per l’installazione di pannelli solari o per la diffusione di pale eoliche? Sono inutili, meglio investire nel sottosuolo. Se qualcuno immaginava che il futuro sarebbero state le fonti di energia rinnovabili si sbagliava di grosso, almeno per quanto riguarda la strada che sarà intrapresa dall’Italia.
......Secondo quanto illustrato dal Ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani, il Consiglio dei ministri ha approvato ieri, in via preliminare, un decreto che si propone di dare seguito alla direttiva europea sullo stoccaggio geologico della CO2 prodotta dalle centrali termoelettriche e dagli impianti industriali.
Il provvedimento serve a rendere effettiva, dal punto di vista normativo, l’adozione delle misure riassunte sotto l’espressione “Carbon Capture“, che prevedono di sotterrare l’anidride carbonica prodotta in siti appositamente scelti e preparati allo scopo, in modo che non venga dispersa nell’ambiente con relativi danni agli ecosistemi.
Per il Governo si tratta della soluzione ideale che consentirà all’Italia di raggiungere gli obiettivi delcontenimento dei gas serra stabiliti dal protocollo di Kyoto, come ha spiegato il Ministro Romani in una nota diffusa nella serata di ieri.
Tale entusiasmo viene però smorzato da alcune associazioni ambientaliste, che già da anni sottolineano come le tecniche di stoccaggio della CO2 nel sottosuolo non sono la soluzione ideale, comportando queste un aumento dei costi di produzione dell’energia e presentando comunque dei dubbi sulla loro efficacia, a cui si aggiungono la richiesta di forti investimenti per la preparazione dei siti destinati ad accogliere lo stoccaggio, somme che potrebbero essere invece investite nella produzione di energia pulita da fonti rinnovabili, più sicura e i cui benefici sull’ambiente sarebbero decisamente più percepibili.
CONSIDERAZIONE DI UNITI PER LA SALUTE.
AMMESSO E CONCESSO(NUTRIAMO SERI DUBBI) CHE RIESCANO A RENDERE COMPETITIVI I COSTI DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA CARBONE CON LO STOCCAGGIO DELLA CO2 E A MANTENERE gli obiettivi del contenimento dei gas serra stabiliti dal protocollo di Kyoto IL PROBLEMA DEGLI INQUINANTI DELLA COMBUSTIONE DEL CARBONE NON VERREBBE MINIMAMENTE RISOLTO PERCHE' LE MICRO-POLVERI CONTINUEREBBERO INDISTURBATE A CONDIZIONARE ,DANNEGGIARE ED A INQUINARE PESANTEMENTE LE NOSTRE POVERE ESISTENZE!!!!!!!!CON TUTTE LE PROBLEMATICHE PER LA SALUTE CONNESSE CON QUESTA PRODUZIONE DI ENERGIA
MA E' COSI' DIFFICILE PER L'ITALIA GUARDARE CON UN PO' PIU' DI LUNGIMIRANZA VERSO IL FUTURO E VOLGERE LO SGUARDO COME STANNO FACENDO LE NAZIONI PIU' EVOLUTE VERSO IL SOLE E IL VENTO E
......VERSO UNA MIGLIORE QUALITA' DELLA VITA PER TUTTI NOI!
COME DICEVA Albert Einstein
“Abbiamo bisogno di un nuovo modo di pensare per risolvere i problemi causati dal vecchio modo di pensare”.
Nessun commento:
Posta un commento