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07 aprile 2011

COMUNICATO DI UNITI PER LA SALUTE


Vogliamo parlare di lavoro, sviluppo e occupazione: proprio in questi giorni abbiamo appreso che in Spagna l’energia eolica è arrivata a costituire la principale fonte energetica, in Germania e in molti paesi avanzati si stanno facendo elevati investimenti nelle energie rinnovabili (con notevoli ricadute tecnologiche ed occupazionali)

E da noi che si fa?

Quali moderni e innovativi progetti vengono proposti? Carbone e ancora carbone, solo carbone.

Secondo alcuni questa superata e inquinante fonte energetica sarebbe l’unica salvifica via per risolvere tutti i problemi. Parrebbe che le capacità di innovazione, di modernizzazione, di avanzamento tecnologico di una rumorosa parte della imprenditoria locale si sia arrestata di fronte al “moloch” del carbone.

Ci domandiamo: perché?

Forse perché “la convenienza economica del carbone rispetto agli altri combustibili è in realtà un minor costo per l’azienda che ne usufruisce, ma comporta elevati costi sociali, economici e sanitari per la comunità” (Ordine del giorno Comune di Savona N.18/07)

Se non ci sorprende più di tanto la posizione di parte industriale, anzi siamo quasi rassegnati ad assistere a scelte che secondo noi non guardano alla modernizzazione tecnologica, ci meraviglia molto la posizione di alcuni sindacati: proprio per la loro natura solidale riteniamo dovrebbero mettere al primo posto quegli “elevati costi sociali, economici e sanitari per la comunità”.

Si dice occupazione: ma il turismo, l’agricoltura ? (vedasi dura posizione della Conf Italiana degli Agricoltori contro la “monocultura” del carbone)

L’ordine dei Medici ha più volte rimarcato la situazione sanitaria della nostra provincia ed ha anche proposto la metanizzazione della centrale (proposta sostenuta da altre importanti realtà come ARCI e ACLI) .

Si è sentito parlare di ricadute occupazionali su Ansaldo: ci risulta che Ansaldo sia leader nella costruzione di turbine a gas ! Se il vero obiettivo è il lavoro è l’occupazione e non si ha l’apertura per le rinnovabili, si segua almeno la strada della metanizzazione.

Altrimenti si potrebbe pensare che il vero, solo obiettivo sia quello di continuare a bruciare carbone con “minor costo per l’azienda che ne usufruisce” lasciando invece “elevati” quelli sociali, economici e sanitari per la comunità.

6 aprile 2011


TRATTO DA AGI NEWS ON
(AGI) - SCANNO (L'AQUILA), 7 APR. - VEICOLI, INDUSTRIE, CENTRALI ELETTRICHE, INCENERITORI E CEMENTIFICI LE PRINCIPALI SORGENTI PER L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO. E' QUANTO EMERGE DAL CONGRESSO DI SCANNO DOVE SONO RIUNITI PNEUMOLOGI ED ESPERTI DELLA TUTELA AMBIENTALE.
"NONOSTANTE SI FUMI DI MENO NON DIMINUISCONO LE PATOLOGIE POLMONARI COME LA BPCO(BRONCOPNEUMATIA CRONICA OSTRUTTIVA) E L' ASMA", LO SOSTIENE, MAURO MOCCI, DELL'ASSOCIAZIONE MEDICI DELL'AMBIENTE. "STUDI INTERNAZIONALI - RACCONTA L'ESPERTO - EVIDENZIANO CHE CON L'ALZARSI DEL LIVELLO DI INQUINAMENTO CRESCONO LE MALATTIE POLMONARI E NON (INFARTI, ICTUS).

SONO AUMENTATI I CASI DI TUMORI AL POLMONE CORRELATI ALL'ESPOSIZIONE CRONICA DI INQUINANTI ATMOSFERICI.
UNO STUDIO SVOLTO NELLE OTTO MAGGIORI CITTA' ITALIANE, HA EVIDENZIATO CHE L'INQUINAMENTO DELL'ARIA E' RESPONSABILE DI 30.000 ATTACCHI DI ASMA L'ANNO NEI RAGAZZI SOTTO I 15 ANNI.
ESISTE - SPECIFICA - ANCHE UNA CORRELAZIONE INQUINAMENTO/ POLMONITE: IL NUMERO DEI RICOVERI DI BAMBINI AFFETTI DA POLMONITE, NELL'AREA METROPOLITANA DI ROMA, AUMENTA IN RAPPORTO ALL'INNALZAMENTO DEI LIVELLI DI INQUINAMENTO ATMOSFERICO".
E DI INQUINAMENTO SI MUORE: MOCCI RICORDA, INFATTI, LO STUDIO MISA2(METANALISI ITALIANA DEGLI STUDI SUGLI EFFETTI A BREVE TERMINE DELL'INQUINAMENTO ATMOSFERICO) DOVE SONO STATI ESAMINATI (DAL 1996 AL 2002) GLI EFFETTI A BREVE TERMINE DELL'INQUINAMENTO ATMOSFERICO SU NOVE MILIONI DI ABITANTI: 900 DECESSI IN PIU' DA POLVERI, FUMO, MICROGOCCE DI SOSTANZE LIQUIDE IN SOSPENSIONE NELL'ATMOSFERA SOTTO FORMA DI PARTICELLE MICROSCOPICHE (PM10); 2000 DECESSI IN PIU' DA DIOSSIDO DI AZOTO (NO2) E 1900 DECESSI IN PIU' DA MONOSSIDO DI CARBONIO (CO).
"UN ALTRO STUDIO - SOTTOLINEA L'ESPERTO DELL'ASSOCIAZIONE MEDICI PER L'AMBIENTE - L' EPIAIR, (INQUINAMENTO ATMOSFERICO E SALUTE) DEL CENTRO NAZIONALE PER LA PREVENZIONE ED IL CONTROLLO DELLE MALATTIE, HA MESSO IN RISALTO CHE TRA GLI EFFETTI A LUNGO TERMINE, CONCENTRAZIONI MEDIE DI PARTICELLE FINI (PM 10 E PM 2,5) SONO STATE ASSOCIATE AD AUMENTO DELLA MORTALITA' E DECLINO DELLA FUNZIONE POLMONARE".
"L'ARIA CHE RESPIRIAMO, I CIBI CHE MANGIAMO, L'ACQUA CHE BEVIAMO, POSSONO ESSERE CONTAMINATI DA SOSTANZE INQUINANTI PROVENIENTI DA VARIE FONTI",SOTTOLINEA MOCCI E AGGIUNGE: "A FRONTE DELLA DIMINUZIONE CHE SI E' REGISTRATA NEGLI ULTIMI DECENNI DELLE CONCENTRAZIONI DI ALCUNI INQUINANTI ANTROPICI COME IL MONOSSIDO DI CARBONIO, IL BIOSSIDO DI ZOLFO, IL BENZENE E IL PIOMBO,PERMANGONO INVECE ELEVATI I LIVELLI DI OSSIDO DI AZOTO, OZONO, DIOSSINE, I METALLI PESANTI, PRODOTTI CHIMICI PERSISTENTI E POLVERI FINI ED ULTRAFINI".

"NETTA RIDUZIONE DELL'UTILIZZO DEI COMBUSTIBILI FOSSILI (PETROLIO, GAS, CARBONE) E DEI SUOI DERIVATI (INCENERIMENTO DI PLASTICHE),MAGGIORE SVILUPPO DELLE ENERGIE RINNOVABILI (FOTOVOLTAICO, EOLICO, TERMODINAMICO, IDRICO, IDROGENO...) AUMENTO DEI MEZZI DI TRASPORTO MENO INQUINANTI (METROPOLITANE, TRAM, AUTO E BUS ELETTRICI, TUTTI ALIMENTATI DA FONTI RINNOVABILI), E' LA STRADA DA PERCORRERE", CONCLUDE MAURO MOCCI.


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