Centrale a carbone: super perizia della procura sulla mortalità
Marco PreveVADOLIGURE — Sarà un’indagine della procura di Savona affidata ad un pool di super investigatori della salute, a tentare di capire se i tassi di mortalità e di malattia della popolazione residente in alcuni comuni sia influenzata, in qualche modo, dalle emissioni della centrale a carbone Tirreno Power, ex Enel. La settimana scorsa, il procuratore capo Francantonio Granero e il pm Danilo Ceccarelli hanno affidato a tre consulenti un perizia che avrà il compito di fare chiarezza su un tema che negli ultimi anni ha provocato durissime polemiche e discussioni.
Gli investigatori della salute: Crosignani, Gennaro, Franceschi
I tre periti della procura sono Paolo Crosignani, primario dell’istituto Tumori di Milano dove è direttore del Registro Tumori e di Epidemiologia Ambientale, è stato perito di parte per la popolazione di Casale Monferrato nel processo per le morti d’amianto e perito dei lavoratori dell’Enichem di Porto Marghera; Valerio Gennaro, responsabile del dipartimento di Epidemiologia dell’Ist di Genova e membro dei Medici per l’Ambiente, è stato consulente della procura per l’Enichem di Porto Marghera e poi per il maxi processo contro l’Ilva di Genova; Paolo Franceschi, pneumologo di Vado Ligure, responsabile per l’ambiente dell’Ordine dei Medici di Savona, uno dei più accesi sostenitori della pericolosità della centrale Tirreno Power. L’incarico affidato formalmente ai tre medici sarà quello di analizzare i dati epidemiologici fino ad oggi prodotti (non molti per la verità) per capire se davvero i tassi di mortalità nelle zone soggette ad emissioni – i comuni di Vado, Quiliano, ma anche Spotorno e la stessa Savona – siano più alti della media come sostengono comitati (Beppe Grillo è tra i più duri oppositori delal centrale) e loro esperti, e verificare se le emissioni possano essere considerate la causa, o anche una concausa, del problema. Lo scontro ha sempre riguardato l’interpretazione di dati che, secondo le autorità sanitarie, comunali e regionali non mostravano livelli oltre la media.
Negli ultimi mesi, infine, il progetto di ampliamento presentato da Tirreno Power (l’azienda dice che l’ammodernamento ridurrebbe l’inquinamento, i comitati e le amministrazioni non si fidano e hanno chiesto un forte ridimensionamento del progetto) ha fatto registrare toni molto accesi nel corso della trattativa anche da parte del presidente della Regione Liguria Claudio Burlando.(m.p.)
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