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16 giugno 2011

LETTERA DI RICHIESTA DI RETTIFICA DI UNITI PER LA SALUTE ALL' ARTICOLO APPARSO OGGI SU "LA STAMPA"


UNITI PER LA SALUTE Associazione di Volontariato ONLUS

Preg. dott Mario Calabresi
direttore de “La Stampa” – Torino
Preg.Capo Redattore
"la Stampa"-edizione di Savona Sandro Chiaramonti

Leggiamo con il massimo stupore, data la serietà del giornale ,l’articolo apparso oggi sulla VS edizione di Savona dal titolo”Morti sospette, la Procura indaga” nel quale il dott Paolo Franceschi viene presentato come un dirigente della nostra associazione:
si tratta di notizia assolutamente non veritiera!
Il dott. Paolo Franceschi non solo non è un dirigente della nostra associazione, ma non vi è mai stato nemmeno iscritto.

Vede Direttore, noi non siamo amareggiati per il fatto che una figura come quella del dott Franceschi sia stata erroneamente indicata come parte della nostra associazione come fatto in sè, ma perché questa notizia oltre che assolutamente non veritiera, riteniamo possa creare un effetto distorto in quanto importata in un contesto nel quale la dirigenza della locale centrale termoelettrica viene definita “irritata per almeno una delle nomine di consulenti” da parte della Procura, e nell’inciso tra parentesi successivo, il dott Franceschi è indicato come dirigente di “Uniti per la Salute”.

Non dobbiamo certo noi ricordare come il dott. Franceschi goda di stima universalmente riconosciuta per i suoi studi approfonditi , per la sua dirittura ed indipendenza assoluta (qualità assai rare di questi tempi) . Qualità autorevolmente riconosciutegli anche come referente Scientifico dell’Ordine dei Medici.

A quanto ci risulta nessuno ha mai potuto contestare
la validità scientifica dei suoi studi.

Per quanto ci riguarda non abbiamo alcun interesse che non sia quello della tutela della salute ed il nostro scopo è di avere un quadro sempre onesto, corretto e veritiero; non abbiamo alcuna prevenzione di tipo ideologico, ed a riprova di ciò la fonte dei nostri interventi è sempre tratta da documentazione ufficiale.

Essendo una associazione ONLUS, non disponiamo evidentemente di risorse economiche che non siano quelle fornite con grande sacrificio prevalentemente dai soci stessi e dai simpatizzanti e quindi non avendo la potenza economica per permetterci di acquistare intere pagine di giornale o tappezzare il territorio con enormi manifesti, con molto impegno di volontariato e con molti sacrifici cerchiamo di svolgere documentata attività di informazione con i pochi mezzi a disposizione organizzando prevalentemente incontri pubblici.

Ad alcuni di questi incontri pubblici ci siamo onorati di invitare anche il dott Franceschi come insigne studioso, così come abbiamo invitato fior di personalità del mondo scientifico come docenti universitari americani, medici ISDE, scienziati del CNR e il Presidente dell’Ordine dei Medici (di cui il dott Franceschi è Referente Scientifico) Ordine che ci ha anche concesso il suo autorevole patrocinio.

Per i motivi suesposti ci stupisce profondamente che un quotidiano (e nella fattispecie la sua redazione savonese) che merita il massimo rispetto come il vostro, noto per la sua correttezza, sia incorso in uno errore così macroscopico: sarebbe bastata una telefonata od una semplice mail alla nostra associazione prima di dare una notizia non veritiera.

La preghiamo quindi, ai sensi delle vigenti norme sulla stampa, di voler pubblicare integralmente la presente e con la stessa rilevanza della notizia erroneamente data.
Con l’occasione ci permettiamo di chiederLe, dott. Calabresi, un incontro diretto per argomentare più approfonditamente nel merito.
Cordialmente

Uniti per la Salute associazione di volontariato ONLUS

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Leggi su Savona News l'articolo di MARIO MOLINARI e guarda i video

Carbone e malattie: la Procura alza il sipario.

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Tratto da Il Corriere del mezzogiorno

Non contrastarono lo smog, indagati Lombardo, Cuffaro e 7 assessori regionali

Per i pm non avrebbero predisposto «strumenti adeguati a «rimuovere o attenuare le cause dell’inquinamento»

Gli amministratori sono indagati di omissione d’atti d’ufficio e getto pericoloso di cose.. A Lombardo, Cuffaro e agli assessori si contesta il non avere adottato le misure imposte dalla legge per il contrasto dell’inquinamento atmosferico nonostante fossero a conoscenza «dei risultati delle centraline di rilevamento poste sul territorio regionale, dell’andamento della qualità dell’aria, del persistere dei fenomeni di inquinamento con superamento dei limiti di legge».
In particolare gli indagati non hanno mai adottato il piano di risanamento e mantenimento relativo all’inquinamento atmosferico, i programmi per il raggiungimento dei valori limite ai fini della protezione della salute della popolazione, da predisporre entro 18 mesi, e i piani di risanamento della qualità dell’aria.

Secondo i magistrati inquirenti i due presidenti della Regione e gli assessori, tenuti in forza di una direttiva comunitaria recepita da una legge nazionale, a predisporre tutti gli strumenti adeguati a «rimuovere o attenuare le cause dell’inquinamento», sarebbero venuti meno al loro ruolo di garanti della salute e dell’incolumità dei cittadini siciliani. Cuffaro, Lombardo e gli assessori, per i pm, avrebbero consentito che le emissioni inquinanti «determinassero un superamento dei limiti stabiliti dalla legge per la qualità dell’aria con conseguente causazione di emissioni atte ad offendere e molestare una pluralità di persone».

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