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30 ottobre 2011

1)Il carbone, le malattie e la medicina spettacolo 2)Porto Tolle, 'diffida' per il Ministero dell'ambiente 3)"Grillo a Vado Ligure: Intervento di Vito Brunetti, ex CGIL

Immagine inviata dal Presidio di Vado Ligure
 Tratto da Noalcarbone  

Di Maurizio Portaluri.

..del CARBONE. Sono ormai chiarissime le evidenze che attribuiscono all'uso di questo combustibile un impatto negativo sulla salute delle popolazioni nei pressi degli impianti. Gli studi sono stati condotti in tutto il mondo e recentemente ha suscitato molto interesse quello di un gruppo di epidemiologi spagnoli. Il loro studio intorno a 57 centrali di quel paese ha rilevato eccessi di alcuni tumori soprattutto respiratori ma anche vescicali, tanto più altro quanto più ci si avvicina alle centrali.
Gli autori sottolineano che alcune delle sostanze emesse sono cancerogeni “certi” riconosciuti dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), come l’arsenico, il cadmio, il cromo, le diossine e gli IPA, altre sono cancerogeni dichiarati “possibili” come il piombo, il nickel ed i furani.
Inoltre i ricercatori aggiungono che le emissioni provenienti dagli impianti a carbone contengono elementi radioattivi, principalmente l’uranio ed il torio, prodotti dalla disintegrazione di radium, radon, polonio, bismuto e piombo e che le popolazioni residenti nei pressi di questi impianti possono essere esposte, secondo un rapporto del National Council for Radiation Protection, un’agenzia governativa degli USA che si occupa della protezione della popolazione dalle radiazioni, a dosi equivalenti 100 a volte quelle misurabili nei pressi di una centrale nucleare, incidenti a parte, aggiungiamo noi.
Brindisi ha notoriamente un primato europeo circa la quantità di carbone bruciato. I politici si concentrano sulla CO2, ma il problema per chi abita a Brindisi non è questo bensì tutte le altre sostanze cancerogene che fuoriescono dai camini o restano nelle ceneri.
Cosa pensate che emergerebbe dalle indagini epidemiologiche che molti cittadini hanno iniziato a chiedere con insistenza nelle aree dove maggiori sono le ricadute delle emissioni? Né più né meno di quanto emerge negli studi che si eseguono in tutto il mondo e non solo nei cosiddetti paesi civili tra i quali amiamo annoverarci. Ma perchè qui le autorità negano i dati per far svolgere le analisi anche agli enti che le saprebbero svolgere? Perchè forse hanno paura di disturbare il manovratore.

E si può ancora sostenere che queste autorità rappresentino gli interessi dei cittadini? Il dubbio è legittimo.
È strano che il nuclearista Veronesi abbia taciuto sul carbone nel suo recente tour salentino. Quale migliore occasione per dire che il
nucleare fa meno male del carbone. Ma si è guardato bene dal dirlo in una terra dove il “partito del carbone” è ben radicato nei posti chiave. .....
Veronesi per fortuna ha anche detto che “ Viviamo più a lungo e l’esposizione ai tumori aumenta con l’età, perchè si accumulano i cancerogeni ambientali.” ....


Purtroppo la “medicina spettacolo” e gli “slogans” hanno l'effetto di lasciare le cose così come sono. Solo i numeri delle malattie dei cittadini e dei lavoratori tagliano la testa al toro. Ma quelli chi ce li ha non li tira fuori. Per il momento
Leggi l'articolo integrale su Noalcarbone



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Tratto da Toghe Verdi

Fermiamo il carbone a Porto Tolle

“Gli occhi di Matteo Ceruti sorridono sempre, anche quando si percepisce che è arrabbiato, ed è questo contrasto che mi colpisce. I modi pacati e le parole dirette come stilettate.
«Hanno cambiato la legge regionale del Parco del Delta del Po per poter avviare la trasformazione della centrale.
Prima del caparbio lavoro della giunta del Veneto addirittura il governo centrale, il ministro dello Sviluppo, aveva inserito nella manovra economica un emendamento che di fatto salvava la centrale. E non chieda ai giornali locali di parlarne, di prendere posizione, di spiegare le ragioni di chi si oppone alla trasformazione a carbone. Non lo faranno. Forse perché l’Enel è un ottimo inserzionista?»”


(dal capitolo “I fumi che accompagnano il Po a mare”, Toghe Verdi)


Centrale Enel Porto Tolle (Ansa) 

Tratto da "Il Resto del Carlino "

Porto Tolle, 'diffida' per il Ministero dell'ambiente 

Rovigo, 28 ottobre 2011 - Le associazioni ambientaliste diffidano il Ministero dell'ambiente, diretto dal ministro Stefania Prestigiacomo. "Nessuna scorciatoia per la Valutazione d’impatto ambientale (Via, ndr), che, per la conversione a carbone della centrale di Porto Tolle, dev’essere rinnovata integralmente”.

Greenpeace, Italia nostra, Legambiente, Wwf e il Comitato dei liberi cittadini di Porto Tolle in una nota spiegano che “hanno diffidato il ministero dell’Ambiente affinche’ sulla conversione a carbone chiesta dall’Enel si muova nel pieno rispetto della procedura di Valutazione d’impatto ambientale come stabilito dalla normativa nazionale e comunitaria, e confermato da una sentenza del Consiglio di Stato”.
 

Si tratta di un impegno che le associazioni chiedono al Ministero di rispettare entro il prossimo 31 ottobre, ovvero prima della scadenza dei 90 giorni indicata dallo stesso Ministero in una lettera del 3 agosto scorso della direzione generale per le Valutazioni ambientali”. Le associazioni, si legge nel comunicato, “temono che il Ministero non voglia rinnovare la procedura di Via nella sua integrita’ e chiedono, inoltre, che per l’impianto siano valutate le alternative energetiche esistenti: il gas e le energie rinnovabili. E che siano garantite l’informazione e la partecipazione dei cittadini”.
 

Gli ambientalisti fanno riferimento anche alle “perizie tecniche compiute nell’ambito del processo penale in corso presso il tribunale di Rovigo per i danni alla salute provocati dall’impianto attuale. E alle ‘grandi lacune’ della Valutazione di incidenza, imposta dalla direttiva comunitaria ‘Habitat’ trattandosi di un’area che ospita siti e zone di protezione speciale e i parchi regionali del Delta del Po”..Leggi tutto
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29 ottobre No carbone day - breve rassegna stampa


Una breve rassegna stampa sulla mobilitazione dello scorso 29 ottobre
...E alcuni video:
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Tratto da Savona News

Stralcio da Savona News 
INTERVENTO DI VITO BRUNETTI EX CGIL

Ad aprire, dal palco improvvisato su un camioncino - ma con un ottimo audio per una volta - proprio Vito Brunetti, il sindacalista CGIL dimessosi un paio di settimane fa, in aperto contrasto con i suoi dirigenti proprio sul carbone, e con una lettera che avrebbe dovuto far riflettere molti. (QUI )

In controluce, implacabili, le ciminiere.........

L'intervento di Vito Brunetti, ex Cgil (QUI ) "Sono uscito dalla CGIL perchè sostiene il carbone. Sono un chimico, e so che cosa esce da quelle ciminiere: il carbone ammazza." 

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