COMUNICATO DI UNITI PER LA SALUTE SULLA LETTERA DEL DOTTOR QUAINI.
Come noto la nostra associazione,avendo come scopo primario esclusivamente la tutela della salute,rifugge dall' inserirsi in diatribe o polemiche
Essendo però stata direttamente citata nell’...intervento ..del dott Quaini in cui egli parla di ..."un dialogo costante con “Uniti per la Salute” ed altre associazioni ..... ", per amor di verità , riteniamo doveroso far presente quanto segue:
la nostra Associazione nel tempo ha avuto incontri con le molte realtà del territorio che ce lo hanno richiesto.
Tra
questi, abbiamo avuto anche qualche sporadico colloquio con il dott.
Quaini, che riteniamo quantomeno improprio definire “dialogo
costante”.
Precisiamo che negli ultimi due incontri, sollecitati dallo stesso Dottor Quaini,
dopo la posizione presa dall' IDV a livello regionale favorevole al
potenziamento a carbone della centrale, abbiamo in modo fermo e
inequivocabile, manifestato più volte il nostro sconcerto e la nostra
posizione di assoluta, inconciliabile contrarietà e disapprovazione.
Gli
abbiamo più volte ricordato che la sua parte politica, in occasione
delle ultime elezioni regionali, si espresse contro il potenziamento a
carbone della centrale specialmente con incontri a tema, con la
partecipazione del Dottor Baglietto, nei quali furono ben evidenziati la contrarietà ed i rischi derivanti dalla combustione del carbone.
Anche
per questo ci ha stupito non poco la posizione della sua parte
politica, sia per quanto affermato prima delle elezioni sia perché, a
lui, proprio come medico, abbiamo ricordato la posizione dell’Ordine e
della letteratura medico-scientifica internazionale sui danni e la
pericolosità del carbone.
Il dott Quaini sa
benissimo che con quella che definisce “la posizione ufficiale” del suo
partito” il nostro territorio sarebbe destinato ad almeno altri
quaranta anni di soggezione al carbone con le conseguenze che lui,
proprio come medico, conosce bene.
In questo senso siamo ancora in attesa della sua risposta sul perché non si sia allineato alla posizione dell’Ordine dei Medici che chiede la metanizzazione della centrale (scelta che salvaguarderebbe anche i posti di lavoro).
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ACCORDO DI POTENZIAMENTO A CARBONE DI TIRRENO POWER
INQUINAMENTO DA CARBONE OLTRE I LIMITI IMPOSTI
DALLA UE E SENZA AUTORIZZAZIONE AIA
INTANTO LA REGIONE CON LA BRIANO PROMETTE VAGHI "MIGLIORAMENTI"
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Queste le nostre considerazioni:
- Violazione delle normative della Unione Europea (Direttive AIA IPPC- 2005) e della normativa italiana (Dlgl. 128/2010) in quanto si accetta che i vecchi gruppi a carbone possano continuare a inquinare da oggi almeno per altri 9 anni ( fino al 2021) con emissioni inquinanti ben al di sopra dei limiti AIA come ammesso dalla Regione stessa e come riconosciuto anche dal Ministero dell’Ambiente.
- Tradimento della posizione sostenuta fino a ieri dalla Regione (NO al potenziamento a carbone) perché in realtà l'accordo di Burlando è un POTENZIAMENTO A CARBONE: dai 660 MW attuali si passerà a circa 1.400 MW con 3 gruppi a carbone (+ 760 MW a gas) .
- Mantenimento della possibilità di bruciare il CDR (combustibile da rifiuti) nella centrale a carbone come previsto nel Piano Provinciale Rifiuti a pa g. 170 approvato dalla Giunta regionale con aggravamento dell’inquinamento per la produzione massiva di diossine e metalli pesanti cancerogeni e genotossici in quantità maggiori di un già pericoloso moderno inceneritore di rifiuti.
- Accettazione supina delle condizioni imposte da un’ azienda privata (T. Power) senza tenere in alcuna considerazione i risvolti sanitari per le malattie e le mortalità precoci indotte dall’inquinamento e come documentato ormai d come relazionato dall’Ordine dei Medici della Provincia di Savona a più di 40 annni dalle Associazioni presenti sul territorio (costi esterni stimati secondo i criteri Ue di almeno 140 milioni euro/anno)
- Decisione della Regione di chiudere la piccola centrale di Stato (ENEL) a Genova per motivi di obsolescenza e di emissioni inquinanti, mentre nello stesso tempo si decide di promuovere il potenziamento a carbone a Savona-Vado di una grande centrale a carbone privata in pieno centro abitato (centrale in città) .
- Posizione retrograda dei sindacati che condividono totalmente le richieste dell’industria privata di T. Power in quanto per una manciata di posti di lavoro, accettando il potenziamento a carbone, accettano il peggioramento dell’inquinamento contro il diritto alla salute dei cittadini e degli stessi lavoratori della centrale. Perché allora i Sindacati hanno taciuto di fronte al drammatico crollo occupazionale quando nel passaggio da ENEL(anno 1985) ai privati di T. Power (anno 2006) l’occupazione in centrale si è dimezzata da 556 a 224 unità?
DEPOTENZIAMENTO E METANIZZAZIONE O ALMENO METANIZZARE COMPLETAMENTE LA CENTRALE T. POWER SOSTITUENDO GLI OBSOLETI VECCHI GRUPPI A CARBONE (CHE VANNO IMMEDIATAMENTE CHIUSI) CON MODERNI GRUPPI A METANO (CCGT) DI UGUALE POTENZA VISTO L’INGENTE INVESTIMENTO DI CIRCA 1 MILIARDO DI EURO CHE T. POWER PREVEDE DI SPENDERE PER L’IMPIANTO.



Savona, 23 Novembre 2011
Dr. Virginio Fadda

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