Tratto da Estense .com
Udienza preliminare per la centrale Enel
Per il pm le emissioni fecero ammalare i bambini del Delta
Il
tribunale di Rovigo ha ammesso la costituzione di parte civile per i
comuni di Goro e Mesola, per la Regione Emilia-Romagna, per il Parco del
Delta del Po e per la Provincia di Ferrara. Con loro anche un novero di
associazioni ambientaliste come Legambiente, Wwf, Greenpeace e Italia
Nostra.
È la prima vittoria delle parti
ferraresi, assistite dagli avvocati Carmelo Marcello e Claudio Maruzzi
(Goro e Mesola), e Riccardo Venturi (Delta e Provincia) all’udienza
preliminare sulla vicenda della centrale Enel di Porto Tolle.
Il giudice Alessandra Testoni ha accolto
inoltre le costituzioni di Ariano Polesine, Loreo, Porto Viro,
Rosolina, del parco del Delta e della Provincia di Rovigo. Bocciata
invece quella dell’associazione di consumatori Aduc, per un difetto di
legittimazione insito nel suo statuto.
La materia del contendere riguarda il
presunto inquinamento scaturito dalla centrale di Porto Tolle dal 1998
al 2002, che avrebbe provocato in maniera massiccia patologie
all’apparato respiratorio nei bambini fino ai 14 anni del Delta del Po.
Nel raggio di 25 chilometri dalla struttura, infatti, si sarebbero
riscontrati incrementi di asma e altre affezioni bronchiali dell’11 al
16%. Secondo la pubblica accusa, sostenuta dal pm Manuela Fasolato, la
centrale doveva essere adeguata alle normative vigenti in materia
ambientale.
Per non aver ottemperato a quei dettami e
non aver quindi abbattuto le emissioni nocive il pm – che sostiene la
correlazione tra inquinamento e insorgenza di patologie respiratorie –
ha chiesto il rinvio a giudizio per omissione dolosa di cautele contro
infortuni sul lavoro di dieci persone, tra amministratori Enel ed ex
direttori della centrale di Porto Tolle.
L’udienza preliminare è stata aggiornata a martedì 17, quando parleranno le parti civili. Altre date sono state fissate per il 7 e il 14 febbraio.
______________________Leggi anche su Radio RadialeProcesso Enel Porto Tolle.
Al termine della discussione, che si svolge a
porte chiuse,
la presidente Dottoressa Alessandra Testoni dovrà decidere se rinviare o meno a giudizio dirigenti di centrale e amministratori dell'Enel nel periodo 1998-2009.
Si tratta di un processo pilota, che
ruota intorno
all'accertamento del nesso causale tra l'asserita omissione dell'istallazione di "apparecchi destinati a prevenire disastri" e l'aumento di malattie respiratorie, nei maschi fino ai 14 anni,nei pressi della Centrale.
Nesso causale
dimostrato, secondo l'ipotesi accusatoria
sostenuta dal sostituto procuratore presso il tribunale di Rovigo Dott.ssa Manuela Fasolato, dalla perizia del Prof. Crosignani,direttore della sezione di Epidemiologia dell'Istituto Tumori di Milano.
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