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09 marzo 2013

Energia elettrica:non si può fermare il vento con le mani, non si può fermare il sole con le lobby......

Tratto da Blogosfere

Energia elettrica: non si può fermare il sole con le lobby

La vittoria di Pirro delle compagnie elettriche: il fotovoltaico non incentivato conoscerà un vero boom entro i prossimi 7 anni. Saranno dolori per le utilities.
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Dal blog di Max De Carlo, sempre puntualissimo quando si tratta di elettricità, arrivano grafici e dati sull'ennesimo calo dei consumi elettrici in Italia. Il trend generale, depurato di tutti i fattori relativi a clima, temperature, e destagionalizzato, è quello di una lenta ma costante decrescita.

Nel dettaglio, il mese di Febbraio ha visto un calo dell'8,1% rispetto allo scorso anno (5,1% al netto dell'effetto "calendario") per un totale di 25,7 miliardi di kWh. La produzione è all'83,2% italiana, a sua volta in calo di oltre il 14%. 
Le fonti maggiormente in calo sono quella termoelettrica, -23,9% e geotermica, -4,6%.
In aumento, come già da tempo, le fonti rinnovabili, con l'eolico quasi al +20, il fotovoltaico al +11 e l'idrico a +43%.
A proposito di rinnovabili, Qualenergia riporta un interessante studio Ubs che spiega come il fotovoltaico non incentivato, nei prossimi anni, conoscerà in Italia, Spagna e Germania un boom tale da "fare molto male" alle compagnie elettriche. 
La cosa in un certo senso ci diverte: ricordate la scorsa primavera la guerra tra le compagnie di produzione elettrica e l'energia rinnovabile, che era arrivata al punto da costare zero e aveva abbattuto gli utili delle compagnie? Queste ultime, rifiutando di arrendersi senza combattere, riuscirono a far abolire gli incentivi con la convinzione di porre un freno alla crescita continua del rinnovabile.

Ma è stata una vittoria di Pirro.
 Secondo Ubs:In Italia, Germania e Spagna si prevede che da qui al 2020 verranno installati 43 GW di fotovoltaico 'non incentivato' con una conseguente riduzione della domanda elettrica e il crollo dei margini di guadagno dei produttori elettrici storici: le aziende più colpite saranno RWE, E.ON, Cez e Verbund, ma anche i bilanci della nostra Enel e della spagnola Iberdrola ne risentiranno.

Prezzi all'ingrosso in discesa libera, cali di prezzo anche di sera, impianti convenzionali fermi, discesa del load factor per carbone e gas. 
 Come direbbe il prof.Bagnai, "non si può fermare il vento con le mani". E, aggiungeremmo noi, non si può neanche fermare il sole con le lobby.

Tratto da Mondoelettrico

Consumi di energia elettrica in Italia: -8,1% a Febbraio




Nel mese di febbraio 2013 l’energia elettrica richiesta in Italia, pari a 25,7 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione dell’8,1% rispetto a febbraio dello scorso anno.

Depurata dagli effetti di temperatura e calendario, la variazione della domanda elettrica di febbraio 2013 diventa -5,1%. Rispetto al corrispondente mese di febbraio del 2012, quest’anno si è infatti avuto un giorno in meno (lo scorso anno è stato bisestile) ma una temperatura media mensile di circa un grado centigrado inferiore.


I 25,7 miliardi di kWh richiesti nel mese di febbraio 2013 sono distribuiti per il 46,7% al Nord, per il 29,4% al Centro e per il 23,9% al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda di energia elettrica si è articolata in maniera differenziata sul territorio nazionale: -7,2% al Nord, -7,9% al Centro e -10,0% al Sud.


Nel mese di febbraio 2013 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’83,2% con produzione nazionale e per la quota restante (16,8%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (21,6 miliardi di kWh) è calata del 14,7% rispetto a febbraio 2012. 


Sono in crescita le fonti di produzione:

  • idrica (+43,0%), 
  • eolica (+19,1%) e 
  • fotovoltaica (+11,2%),
in flessione le fonti:

  • termoelettrica (-23,9%)
  • geotermica (-4,6%).

In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di febbraio 2013 rispetto al mese precedente è stata pari a -0,6%. Il profilo del trend si mantiene su un percorso di lenta decrescita.

Nel primo bimestre del 2013 la domanda di energia elettrica è risultata in flessione del 5% rispetto ai valori del primo bimestre del 2012; a parità di calendario il valore è -3,7%.


 Comunicato Stampa Terna -
 Roma, 5 marzo 2011


I grafici, da noi realizzati grazie ai dati di Terna, ci permettono  di seguire l'andamento dei consumi elettrici mensili italiani a partire dal gennaio 2006 e in particolare evidenziano il trend verso il basso.

Riassunto di Febbraio 2013:
- Consumo energia elettrica - 8,1%
- Consumo gas                   -18,3 %
- Immatricolazioni auto       - 17,4 %



Verso l'agonia.

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