Tratto da Valori.it
India, il carbone soffoca 120 mila persone l’anno
La denuncia da Greenpeace che accusa
le centrali a carbone indiane di compiere ogni anno una strage a causa
delle malattie respiratorie...
Non c’è solo il dato positivo della crescita del Pil che deriva dal ritmo vertiginoso a cui cresce la recente industrializzazione indiana. L’emergenza sanitaria connessa alla diffusione di sostanze tossiche nell’aria provocherebbe di 80-120 mila morti premature e
20 mila nuovi casi di asma ogni anno. La denuncia allarmante è
contenuta in un rapporto della ong ambientalista Greenpeace che punta il
dito sull'inquinamento atmosferico provocato dagli impianti a carbone (se ne parla approfonditamente anche nel dossier di Valori di marzo, Energia sociale).
Lo studio, che ha analizzato
i dati delle emissioni prodotte da 111 centrali di grande potenza,
avverte delle carenze di normative e di controlli sull’inquinamento:
«Centinaia di migliaia di vite potrebbero essere salvate, e milioni di
attacchi di asma, attacchi cardiaci, ricoveri, giornate di lavoro perse e
costi connessi per la società potrebbero essere evitati con l'uso di
combustibili più puliti, e l’introduzione di più severe norme
antinquinamento e l'installazione e l'uso delle tecnologie necessarie
per ottenere riduzioni sostanziali in questi inquinanti».
Le regioni di Delhi e Calcutta
sono risultate le più inquinate ma non sono esenti da problemi neppure
Mumbai, il Maharashtra occidentale, l’Andhra Pradesh orientale e la
regione di Chandrapur-Nagpur.
L'India è il secondo Paese
al mondo (primo è la Cina, manco a dirlo...) per quantità di carbone
bruciato a scopo energetico: così produce la maggior parte dei 210 GW di
elettricità generati ogni anno.
Secondo lo studio l’inquinamento prodotto dalle centrali costa già tra i 3.3 e i 4,6 miliardi di dollari
l'anno, ma la cifra sembra destinata a salire nella misura in cui
l'industria carboniera continua ad essere incentivata (altri 160 GW di
energia da carbone sono già in programma) per tenere il passo con la
domanda di energia elettrica.
11 Marzo 2013
Corrado Fontana
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