Tratto da QualEnergia
Germania, centrali elettriche che chiudono e prezzo del MWh sotto zero
Altre quattro centrali termoelettriche
chiudono in Germania. Lo sconvolgimento del mercato da parte delle
rinnovabili le sta facendo lavorare in perdita.
La produzione da eolico e
fotovoltaico abbassa notevolmente i prezzi in Borsa, fino al caso
limite in cui i produttori devono pagare per immettere l'energia in
rete. Evento verificatosi due volte a giugno.
Altre 4 centrali termoelettriche
chiudono in Germania. L'annuncio viene dato dall'utility EnBW e riguarda
due centrali a carbone, una a gas e una ad olio combustibile in
cogenerazione.
Il motivo: lo sconvolgimento del mercato elettrico da parte delle rinnovabili
le sta facendo lavorare in perdita. Per dirla con le parole
dell'azienda: “La decisione emerge dal rapido cambio strutturale del
settore energetico. In particolare, a causa dell'installazione di nuova
potenza da fonti rinnovabili, molte centrali a fonti fossili sono
esposte a una grande pressione commerciale e finanziaria, rimanendo in
funzione solo come unità marginali.
Questo causa un drastico calo nei ricavi. Specialmente le centrali a gas, ma anche le più anziane tra quelle a carbone e a olio combustibile non riescono più a ripagarsi, ai prezzi correnti del mercato elettrico e non possono più essere fatte funzionare in maniera economicamente sostenibile".
Questo causa un drastico calo nei ricavi. Specialmente le centrali a gas, ma anche le più anziane tra quelle a carbone e a olio combustibile non riescono più a ripagarsi, ai prezzi correnti del mercato elettrico e non possono più essere fatte funzionare in maniera economicamente sostenibile".
"Per
questo motivo, si legge in una nota, l'unità di cogenerazione III
(inaugurata nel '75, ndr) e la turbina a gas III (del '71, ndr) del sito
di Marbech, e gli impianti a carbone (antracite, ndr) 1 e 2 di Walheim
(entrambi degli anni '60) saranno chiusi non appena sarà legalmente
possibile farlo”. .......
Insomma, in Germania sta succedendo quel che accade anche da noi e in altre nazioni (vedi ad esempio Qualenergia.it, Usa, come l'eolico sta facendo chiudere il nucleare): fotovoltaico
ed eolico quando producono abbassano il prezzo dell'elettricità in
Borsa, spingendo fuori mercato le centrali alimentate a fonti fossili,
in primis i cicli combinati a gas. Effetti, quelli sul mercato tedesco
elettrico tedesco, dei quali abbiamo già parlato l'anno scorso
(QualEnergia.it, Germania, le complicazioni del kWh low-cost da rinnovabili).
In questo inizio di 2013, anche se la produzione di sole e vento non è
cresciuta molto, a causa del meteo sfavorevole, l'impatto si sta facendo
sentire ancora più pesantemente: meglio delle parole parlano i grafici
sotto, che abbiamo preso da una presentazione dell'analista Bernard
Chabot di BCCconsulting in cui si riassume l'andamento del mercato
elettrico tedesco negli ultimi 6 mesi.
Quanto la produzione da rinnovabili sia cresciuta in Germania negli ultimi anni lo sappiamo bene (cliccare qui per grafico).
L'impatto che questo ha sulla generazione da fonti fossili e del prezzo
dell'elettricità in Borsa si osserva chiaramente in questo diagramma,
riferito a marzo 2013:
Quando
la linea azzurra, che rappresenta la produzione da fotovoltaico ed
eolico, sale, si abbassano sia la linea nera, che rappresenta la
produzione del termoelettrico convenzionale, che quella rossa, i prezzi
del MWh in Borsa. Ancora più evidente l'effetto negli ultimi dati
disponibili, quelli di giugno 2013:
Come
vediamo nell'ultimo mese, quando il contributo di sole e vento è stato
maggiore – ad esempio nel famoso week-end del 16 giugno, quando anche in Italia il prezzo del MWh in Borsa è arrivato a zero - si sono avuti prezzi dell'elettricità addirittura negativi.
In questi casi, i produttori devono pagare per l'elettricità che immettono in rete (fino a 30 euro/MWh, come vediamo dal grafico) e a rimetterci di più è
chi ha impianti poco modulabili, come quelli a carbone.........
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