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05 maggio 2014

Centrale a carbone Saline Joniche: la Sei chiede 4 milioni per danni di immagine agli attivisti del movimento grecanico. Legambiente: “Reazione esagerata.....

Riceviamo e pubblichiamo 
Roma,5 maggio                                                               
Comunicato stampa.
Centrale a carbone Saline Joniche: la Sei chiede 4 milioni per danni di immagine agli attivisti del movimento grecanico

Legambiente: “Reazione esagerata forse causata da debolezza?”
Legambiente, citando Flaiano esprime solidarietà agli attivisti del Coordinamento delle associazioni Area Grecanica citati a comparire davanti al Tribunale Civile di Reggio Calabria perché ritenuti responsabili di attività lesive dell’immagine e della reputazione della società Sei.
“La situazione è grave ma non seria. Reagire con l’artiglieria pesante alle vignette satiriche degli attivisti ci pare quantomeno spropositato – hanno dichiarato Stefano Ciafani e Nuccio Barillà, rispettivamente vicepresidente e membro della segreteria nazionale di Legambiente -. La battaglia contro il carbone anima tutto il territorio e questa assurda vicenda non servirà ad altro che a sollecitare un maggior sostegno agli attivisti. Anzi, l’impressione è che la Sei l’abbia sparata grossa proprio perché ora si sente particolarmente debole, forse la società Sei dietro lo sfoggio dei muscoli tradisce l’incapacità di prendere atto che l’operazione centrale a carbone a Saline si sta dimostrando fallimentare. Meglio farebbe ad accettare la realtà e ritirare il piano a favore di un progetto alternativo ed ecosostenibile per il territorio”.
Legambiente appoggerà con i propri legali la difesa degli attivisti anche in sede giudiziaria.
                   L’ufficio stampa di Legambiente



La società SEI S.p.A., ......... ha citato a comparire davanti al Tribunale Civile di Reggio Calabria i Sigg. Giuseppe Toscano, Paolo Catanoso, Noemi Evoli del Coordinamento Associazioni Area Grecanica. L’atto di citazione, notificato nella giornata di venerdì 2 maggio, colpisce gli attivisti che, con determinazione e grande coraggio, da anni si battono a difesa di un’area già oggetto di interventi discutibili  e di un’idea di sviluppo che sia compatibile con le vocazioni del territorio.
Prendendo a pretesto alcuni comunicati stampa e delle vignette di chiaro contenuto satirico, i legali della SEI chiedono che il Tribunale di Reggio Calabria voglia giudicare i convenuti  “responsabili di attività lesive dell’onore, della reputazione, dell’immagine e dell’identità economica e professionale della Società SEI, dichiarando che i fatti per cui è causa assumono carattere diffamatorio, lesivo di ogni più ampio diritto di parte attrice”, “conseguentemente condannare gli stessi […] al risarcimento di tutti i danni […] nella misura di euro 4 MILIONI”, e “inibire ai convenuti l’ulteriore pubblicazione di dichiarazioni offensive e lesive dell’immagine della società SEI”.
 

Domenica 04 Maggio 2014 
Questo atto, sembra mirare a limitare la libertà d’espressione, colpisce non solo le persone sopracitate, ma i cittadini dei territori interessati e l’intero Coordinamento Associazioni Area Grecanica determinato, ora più che mai, a difendere non solo l’intera area, ma anche il diritto d’opinione e di critica.
Le buone ragioni e la liceità delle azioni fino ad ora compiute saranno difese nelle sedi opportune, nella consapevolezza che il giudizio porterà ad escludere ogni responsabilità dei convenuti.
La battaglia contro il carbone continua, perchè la forza delle idee non può essere arrestata, perché sia rispettato il volere della maggior parte dei cittadini e difeso lo scenario di sviluppo che si sta delineando basato sulle risorse naturali che questa terra continua a offrire.
Coordinamento Associazioni Area Grecanica

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