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08 luglio 2015

1) Obama lancia il piano per dare il fotovoltaico a chi non se lo può permettere 2) Investimenti: le rinnovabili battono i combustibili fossili.

Tratto da Qualenergia

Obama lancia il piano per dare il fotovoltaico a chi non se lo può permettere

La Casa Bianca punta su fotovoltaico su tetto ed efficienza energetica nell'edilizia sociale e in progetti comunitari. Obiettivo: tagliare la bolletta di chi ha redditi bassi e creare lavoro nel fotovoltaico presso le categorie sociali più vulnerabili. Obiettivo 300 MW sui tetti delle case popolari. Fondo da mezzo miliardo di $ per realizzare i progetti......
Insomma, una bella spinta al fotovoltaico su tetto, che negli Stati Uniti sta già vivendo un periodo d'oro. L'anno scorso negli Usa si sono installati circa 6,2 GW: ogni 3 settimane si è aggiunta tanta potenza come in tutto il 2008 e gli occupati nel solare sono cresciuti 10 volte più rapidamente rispetto alla media dell'economia nazionale.

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Investimenti: le rinnovabili battono i combustibili fossili. Boom del solare con 3,7 trilioni di dollari.

Investimenti: le rinnovabili battono i combustibili fossili. Boom del solare con 3,7 trilioni di dollari
L’energia rinnovabile rappresenterà quasi i due terzi della spesa per nuove centrali nel corso dei prossimi 25 anni, una cifra che fa impallidire la spesa per i combustibili fossili, il crollo dei costi del solare farà si che tale tecnologia diventerà la prima opzione per i consumatori e le nazioni più povere.
L’energia solare avrà 3.700 miliardi dollari in investimenti entro il 2040, con un totale di 8.000 miliardi dollari per l’energia pulita . Tale cifra, secondo una previsione da Bloomberg New Energy Finance, è quasi il doppio dei 4.100 miliardi dollari che saranno spesi per il carbone , il gas naturale e le centrali nucleari.
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I dati mostrano che verrà meno il tradizionale dominio dei fornitori di carbone e di gas naturale, mentre le energie rinnovabili più economiche permetteranno ai Paesi in via di sviluppo di soddisfare il loro crescente fabbisogno energetico riducendo il livello di inquinamento. La previsione di New Energy Finance indica anche che il carbone rimarrà un combustibile importante, i responsabili politici devono quindi adottare ulteriori programmi per controllare le emissioni di gas serra.
“Vedremo grandi progressi verso un sistema decarbonizzato di produzione energetica. Nonostante questo, le emissioni continueranno ad aumentare per altri quindici anni se non si interviene in modo radicale sulle politiche energetiche.” ha detto Michael Liebreich, fondatore della New Energy Finance.
Il ritorno del carbone nei paesi in via sviluppo
Source: Bloomberg
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Tratto da Le Scienze

Il ritorno del carbone nei paesi in via sviluppo

Il consumo di carbone per produrre energia è tornato ad aumentare, trainato da molti paesi in via di sviluppo per cui è una fonte energetica a basso costo e che richiede investimenti relativamente bassi per la costruzione delle centrali. Questa tendenza mette a rischio le speranze di contenimento del riscaldamento globale, a meno che non vengano intraprese iniziative internazionali di ampio respiro.....

A tracciare questo quadro è uno studio effettuato da ricercatori del Mercator Research Institute on Global Commons and Climate Change di Berlino, che in un articolo pubblicato sui "Proceedings of the National Academy of Sciences", indicano anche alcune possibili linee di azione.....
Sul medio lungo periodo bisognerebbe invece sviluppare incentivi per passare a fonti alternative di energia, stabilendo in sede internazionale obiettivi politici che in prima battuta non sono direttamente collegati alla politica climatica, ma che si possono riflettere in maniera significativa su di essa. Fra questi obiettivi vi sono per esempio la riduzione dell'inquinamento locale dell'aria, la sicurezza energetica e l'accesso all'energia.
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