Diretta al Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti
UNITI PER LA SALUTE E' UNA ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ODV APARTITICA, PERSEGUE FINI DI SOLIDARIETA' SOCIALE, CIVILE E CULTURALE: PROMUOVE E SOSTIENE INIZIATIVE,INTERVENTI, INFORMAZIONI FINALIZZATI AL MIGLIORAMENTO DI VITA E DI SALUTE DEI CITTADINI DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI SAVONA. "UNITI PER LA SALUTE ODV" Via De Litta 3/1 VALLEGGIA (Savona) C.F:92084220091 Tel 3713993698
COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.
04 settembre 2015
Petizione su Change .org :Chiediamo che la Regione Liguria e tutte le altre regioni non approvino lo schema di Decreto attuativo detto "SBLOCCA ITALIA" .
Diretta al Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti
Savona:Gestione Corretta dei Rifiuti, una firma utile per evitare l'inceneritore.
E' possibile firmare la petizione al Presidio permanente 24 ore su 24, organizzato dal Comitato savonese Acqua Bene Comune in Piazza Sisto a Savona
Per tutte le argomentazioni riportate i cittadini della Regione Liguria e i turisti, sottoscrittori della presente petizione, chiedono di approvare il testo LIP RIFIUTI ZERO e
08 dicembre 2011
1)NO ALL' INCENERITORE- SI ALLE ALTERNATIVE 2)Gli investimenti in energie rinnovabili hanno superato quelli per i.......combustibili fossili
NO ALL' INCENERITORE- SI ALLE ALTERNATIVE
Nel 2007 ha
preso il via il progetto triennale Moniter, monitoraggio degli inceneritori nel
territorio dell´Emilia-Romagna, promosso dalla regione e da Arpa (Agenzia
Protezione Ambientale) e finanziato con soldi pubblici.
Lo studio aveva l’obiettivo di approfondire le
conoscenze scientifiche sulla qualità e quantità delle sostanze emesse dagli
impianti di incenerimento dei rifiuti della regione e sul loro impatto sulla
qualità dell'aria circostante.
Moniter ha studiato anche gli effetti sulla salute
con indagini tossicologiche e ne ha stimato in termini epidemiologici la
correlazione con l´esposizione a inceneritori.
Venerdì 2 dicembre sono stati presentati i
risultati del progetto.
Riteniamo che si sia verificato un fatto molto
grave.
La Giunta della Regione Emilia Romagna ha emesso
un comunicato rassicurante sui risultati dello studio.
In realtà Moniter mostra come non si possano
escludere effetti dannosi sulla salute umana. Per questo motivo il Presidente
del Comitato scientifico ha smentito pubblicamente la giunta stessa, chiedendo
il ritiro del comunicato.
Qui il comunicato stampa della giunta:
Qui il video che spiega l'accaduto:
Ti chiediamo di far girare la notizia, è molto
importante che si diffonda.
Gcr ha creato una fan page su Facebook
_____________________________
Tratto da Impronta ecologica
Gli investimenti in energie rinnovabili hanno superato quelli per i combustibili fossili
Ottime notizie sul fronte delle energie pulite: stando a Bloomberg New Energy Finance per la prima volta nella storia gli investimenti in progetti per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili d'energia hanno superato quelli per le centrali elettriche a combustibili fossili.Per essere chiari, nel corso del 2010 a fronte di 157 miliardi di dollari investiti in nuove centrali a gas naturale, petrolio o carbone, ne sono stati utilizzati 187 (sempre di miliardi di dollari) per la costruzione di impianti per le energie rinnovabili.
Nonostante, dunque, la crisi economica sia davvero pesante, l'aumento degli investimenti nel settore ha avuto anche il merito di portare da un lato alla caduta dei prezzi delle apparecchiature, dall'altro ad un considerevole aumento della quantità d'energia prodotta con fonti rinnovabili tanto che ora l'energia solare e quella eolica sono diventate molto più competitive rispetto a quella prodotta con centrali a carbone.
Un ruolo decisivo in questa crescita lo hanno avuto indubbiamente le sovvenzioni e i finanziamenti elargiti da quei governi lungimiranti che credono nelle rinnovabili come soluzione per vincere il caro petrolio, ma anche preservare l'ambiente: ben 66 miliardi di dollari è l'entità dei contributi concessi nel corso del 2010.
E in tutto questo noi italiani da che parte stiamo?

29 giugno 2011
1)Sigilli all'inceneritore di Parma 2)Ilva, l’ira ambientalista sulla Prestigiacomo 3)Energia? “Torni competenza esclusiva dello Stato”........
La notizia è arrivata da pochissimo: sigilli all’inceneritore di Parma, in costruzione a Ugozzolo. Il reato paventato è abuso edilizio. La riporta Parma Oggi che scrive:
La notizia dei sigilli era stata anticipata martedì scorso, dopo che gli avvocati Allegri e De Angelis avevano la settimana scorsa depositato in procura un esposto, “segnalando la micidiale lacuna riguardante il titolo edilizio.
A Parma, terra di eccellenze gastronomiche del Made in Italy fu deciso nel 2006 di far sorgere un inceneritore. Tra l’altro l’impianto si trova accanto a colossi della trasformazione agroalimentare. I comitati cittadini riuniti sotto le associazioni Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma hanno da subito contrastato il progetto.
Iren, titolare del progetto ha avuto 48h di tempo per presentare la documentazione richiesta da Francesco Manfredi assessore all’Urbanistica al Comune di Parma. Risveglio improvviso dell’amministrazione? No, ma semplicemente l’ondata di arresti risultato dell’operazione Green Money 2, ha probabilmente rimesso tutto in discussione.Tratto da Terra
Ilva, l’ira ambientalista sulla Prestigiacomo
INQUINAMENTO. Nei prossimi giorni è previsto l’incontro tra ministero e azienda per discutere l’autorizzazione integrata ambientale. Forti i timori di un accordo al ribasso che non tuteli la salute.
Le oltre mille pagine del documento finale, frutto di un compromesso tra tutte le forze in campo, sono state però contestate dalle associazioni ambientaliste che hanno sottolineato l’esistenze di quelle che vengono definite «incongruenze». Per superare le quali hanno chiesto una cosa apparentemente molto semplice: «Vorremmo che nel documento venisse quantificato il beneficio dopo il rilascio dell’Aia», come afferma Alessandro Marescotti di Peacelink. Uno dei principi cardine che l’autorità che rilascia l’autorizzazione integrata ambientale deve seguire è che «devono essere prese le opportune misure di prevenzione dell’inquinamento, applicando in particolare le migliori tecniche disponibili». A far discutere è anche la tempistica della convocazione prevista per il 4 luglio.
Il giorno dopo, il 5, è prevista la conferenza dei servizi per il rilascio dell’Aia. Una coincidenza giudicata «irrituale» dalla Zamparutti e «ai limiti della legalità» dal fisico Erasmo Venosi che per conto del ministero dell’Ambiente aveva seguito la vicenda alcuni anni fa. Emergerebbe, inoltre, che dall’appuntamento del 5 luglio sarebbero state tenute fuori le associazioni ambientaliste. Che ieri hanno prodotto un ultimo, disperato tentativo. Esponenti dell’associazione Alta Marea sono stati ricevuti dal presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, al quale è stato chiesto di stoppare l’iniziativa del gruppo Riva. Nei giorni scorsi, i carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe) di Lecce avevano chiesto il sequestro di alcuni impianti dell’Ilva di Taranto....

Energia? “Torni competenza esclusiva dello Stato”.
Spunta una nuova proposta di legge costituzionale che mira a riportare la gestione del settore energetico sotto competenza esclusiva dello Stato. A lanciarla è stato il vicepresidente dei deputati del Pdl, Pietro Laffranco
La maggioranza che esprime il Governo attualmente alla guida del paese una ne fa cento ne pensa: le esperienze del recente passato, per quanto riguarda ad esempio le politiche energetiche, hanno però dimostrato che il suo ‘attivismo’ spesso non è centrato sulle reali esigenze del paese e produce proposte che lo avviano su un cammino incerto e pericoloso, come nel caso del rilancio del nucleare, da cui è stato poi necessario fare dietrofront, oppure che generano gravi conflitti come è stato nei mesi scorsi con la riforma degli incentivi alle fonti rinnovabili contenuta nel decreto 28/11 che recepisce la direttiva europea 2009/28/CE. Ora spunta una nuova proposta di legge costituzionale che mira a riportare la gestione del settore energetico sotto competenza esclusiva dello Stato. Come la accoglieranno gli enti locali che, invece, in materia di energia hanno sempre mostrato di voler dire la propria? E, soprattutto, come si armonizzerà il provvedimento con tutta una serie di disposizioni, emanate nel recente passato, che si poggiano invece sul principio sancito dalla riforma del Titolo V della Costituzione secondo il quale in materia di energia Stato e Regioni concorrono nel legiferare?Leggi tutto
11 agosto 2010
1)Inceneritore, studio del Politecnico. Il comitato: "Si faccia chiarezza" 2)Inceneritore, lettera da Cà del Bue

Inceneritore, studio del Politecnico. Il comitato: "Si faccia chiarezza"
"All'associazione Gestione Corretta Rifiuti piacerebbe conoscere da subito chi si occuperà, all'interno del Politecnico di Milano, di questo studio, per evitare, come in passato è già accaduto, di trovarci di fronte a professori, ingegneri ed economisti le cui ricerche sono finanziate da grossi gruppi del settore incenerimento. Il recente contributo di Antonio Massarutto, che si firma come “Università Bocconi”, e poi si scopre fare parte di un ente finanziato da A2A (inceneritore di Brescia), Hera (inceneritori di Modena, Forli, Rimini, Ferrara e Ravenna), Iride (inceneritore di Piacenza e appunto Parma) è un esempio lampante di come l'opinione pubblica può venire fuorviata da un commento che si presenta come autorevolissimo ma che, se vai a scavare un pochettino, qualche problema di parzialità lo pone.
Studio che è stato definito serio e condiviso da tecnici di comune e provincia ma che non si capisce perché non si voglia approfondire e considerare, visto che in questo caso la qualità dell'aria di Parma non verrebbe certamente peggiorata.
- Quello di cui abbiamo bisogno oggi è un inversione di tendenza in termini di sfruttamento delle risorse, sostenibilità ambientale e diminuzione delle emissioni. Tutto il mondo ci sta provando. Proviamoci anche a Parma!"
- ___________________________________________
Tratto da "La voce dell'emergenza"
Inceneritore, lettera da Cà del Bue
Pubblichiamo una email di Alessia riguardo l’apertura dell’inceneritore a Cà del Bue (Verona). Proclamata manifestazione il 2 ottobre nella città scaligera
Ho letto il vostro sito e condivido con voi le stesse proposte ecosostenibili. Vi scrivo perchè sono molto preoccupata anche io come tanti altri cittadini della mia città, Verona, per il futuro avvio dell’inceneritore di Cà del Bue e le conseguenze che questo produrrà (vedi quello che è successo aColleferro e a Pietrsanta (http://municipioverde.blogspot.com/2008/09/pietrasanta-inceneritore-truccati-i.html)
Stiamo cercando di trovare un modo perchè lo scempio che hanno subito a Pietrasanta non si compia anche qui.
Ho letto molti articoli su cittadini di tante città coinvolte negli stessi fatti che non sono d’accordo sul sistema di incenerimento dei rifiuti, ma sono propensi alla raccolta differenziata e al riciclo dei materiali con riduzione anche delle discariche.
Dobbiamo unirci, gridare insieme la stessa idea.La forza di chi ha interessi economici nascosti dietro agli inceneritori o termovalorizzatori gioca sul fatto che noi cittadini siamo dispersi e poco organizzati.
Insieme ce la possiamo fare.Dobbiamo trovare alleanze legali che sentano un input conla nostra presenza, nel difendere il nostro territorio dalla contaminazione di sostanze tossiche.
Qui a Verona il 2 ottobre 2010 alle 14.30 faremo una grande manifestazione, scenderemo tutti in piazza Brà per protestare contro una scelta tanto irresponsabile.
Divulgate anche nella vostro sito quello che stiamo facendo per Verona. Se ne deve parlare il più possibile. I media locali non si espongono, ma dobbiamo arrivare a sollevare un caso nazionale sulle scelte sbagliate prese dalle nostre amministrazioni!Solo in questo modo anche chi ha strumenti legali si farà avanti!
Uniti si vince, dobbiamo capirlo!
Grazie per la vostra attenzione,
un saluto,
Alessia.
(tratto da chiaiaNOdiscarica)