

A BUON INTENDITOR POCHE PAROLE.....
.........Ricordiamo al Direttore di T. Power di Vado e alla popolazione il livello tecnologico della centrale:
1) la centrale produce energia elettrica dagli ob
soleti gruppi a carbone 3 e 4 che risalgono agli anni ’60 e che hanno subito una ristrutturazione dopo il Decreto MICA del ’93 con desolforatori e denitrificatori In grado di abbattere solo parzialmente le emissioni di SO2 e NOx.
(VEDI) .
Anche considerando i dati di T.Power 2008 oggi i gruppi 3 e 4 per complessivi 660 MWe con un basso rendimento (36%) producono emissioni di SO2 con 5.123 tonnellate /anno e di NOX con 2.745 tonnellate/anno ed energia elettrica netta per 3.639 GWh/anno. .....
Sig. Direttore di T. Power, sig. Sindaci, Amministratori locali e Governo nazionale OGGI LA NORMATIVA ITALIANA ED EUROPEA IMPORREBBE DA PIU’ DI 10 ANNI SUGLI IMPIANTI INDUSTRIALI L’UTILIZZO DELLA MIGLIORE TECNOLOGIA DISPONIBILE . (IPPC 96_61, D.lgs. 4/08/99 e D.lgs. 59/05) PER RIDURRE L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO, OTTENERE L’OBBLIGATORIA AUTORIZZAZIONE A.I.A. (richiesta ma non ottenuta da T. Power) E RIDURRE ANCHE GLI ELEVATI COSTI ESTERNI DI QUESTA "CENTRALE IN CITTA’" stimati dalla Unione Europea in piu’ di 100 milioni di euro/anno per danni alla salute e all’ambiente (VEDI).
RICORDIAMO CHE PER LA CENTRALE T. POWER DI VADO I RICAVI TOTALI DALLA VENDITA DI ENERGIA SAREBBERO DI CIRCA 500 MILIONI DI EURO /ANNO ( anno 2005).
Come dichiarato anche dai Sindaci di Vado e Quiliano nel 2009 (VEDI) I GRUPPI 3 E 4 NON SONO RISTRUTTURABILI CON LE NUOVE TECNOLOGIE PER CUI PER RISPETTARE LE ATTUALI NORMATIVE SI IMPORREBBE DA SUBITO LA CHIUSURA DEI VECCHI GRUPPI A CARBONE ALTAMENTE INQUINANTI PER LASCIARE COSI’ I GRUPPI A TURBOGAS ESISTENTI CHE GIA’ DA SOLI CON 760 MW PRODUCONO 2.700 GWh/anno IN ECCEDENZA RISPETTO AI 1.450 GWh/anno CONSUMATI IN PROVINCIA DI SAVONA (dati TERNA nazionali).
2) IL DEPOTENZIAMENTO DELLA CENTRALE, ESCLUDENDO IL CARBONE, E LASCIANDO GLI ATTUALI GRUPPI A GAS METANO EVITEREBBE ANCHE LA POSSIBILITA’ INACCETTABILE DI BRUCIARE IL RIFIUTO CDR IN CENTRALE ( permessa a pag 170 del Piano Rifiuti approvato da Provincia e Regione) POSSIBILE TECNICAMENTE SOLO SUI GRUPPI A CARBONE CHE AGGIUNGEREBBE AI FUMI DELLA CENTRALE PERICOLOSE DIOSSINE E METALLI PESANTI .
E’ ora quindi che anche l’industria energetica che per anni ha inquinato il territorio savonese con la combustione massiccia del carbone faccia decisamente un passo in avanti adeguandosi alle normative italiane ed europee.
Savona, 22 Giugno 2010
Dr. Virginio Fadda e
Dr. Agostino Torcello
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Mario
Molinari "
La Visita (mozzafiato) |
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In fondo l'argomentazione è semplice: se hai un auto euro 3, vorrai mica buttarla via? Idem per i vecchi gruppi a carbone. Facile, no?
E' questa una delle argomentazioni dell’ingegnere uscito per l'occasione da Tirreno Power, con tanto di elmetto in testa, segnatevela.
"Scusi, chi controlla le polveri sottili?"
“Noi” , risponde serafico.
"Quante volte l'anno?"
“UNA” .........
Pare di averla già sentita sta frase… Spiace ricordarlo, ma nelle città inquinate con i mezzi vecchi ai cittadini viene imposto di non circolare, e le multe sono salatissime. E almeno le macchine vanno a benzina e non a carbone, da qualche decennio ormai.
Qui la potenza prodotta è quella equivalente a 500.000 automobili di media cilindrata. Ma a carbone…
......Rumore assordante. Calore.
Ci avviciniamo ai dinosauri dipinti in bianco: i gruppi a carbone. L'addetto spiega il quadro strumenti nei pressi della turbina. Sembra modernariato anni 50, con i manometri stile Charlie Chaplin, tondi, neri, con la glicerina ormai ingiallita al loro interno.
Una ragazza fa notare garbatamente che ce n'è uno scassato. L'addetto tra i denti, conferma. Ma "tanto" i veri controlli sono nella sala controllo…
Si approfitta per una capatina sul retro del mastodontico gruppo 3 a carbone. Lo stile della grande targa in ghisa è quello del ventennio. L'epoca, gli anni '60: vintage. Il vessillo è un ingranaggio che incrocia l'orbita di due elettroni, la dicitura"ANSALDO MECCANICA NUCLEARE" (sic) Ma è talmente vecchia che il resto non si legge. Ci avviciniamo…
Forse un moto di pudore?
In quel momento il SOLO gruppo 4 a carbone sta producendo 237 MegaWatt (sufficienti per illuminare 79.000 abitazioni), e sta emettendo - secondo il monitor di (auto) controllo concentrazioni di 170 mg al metro cubo di NOX (ossidi di Azoto) e 333 mg al metro cubo di SO2 Anidride Solforosa.
Perché, però, per i nuovi gruppi, i valori LIMITE sono circa di 4 volte inferiori?
Dunque quello che stiamo vedendo non sarebbe affatto IL MEGLIO della tecnologia, ma DUE CALDAIE/TURBINE di 40 ANNI FA con qualche filtro piazzato una quindicina di anni or sono (tutto ANSALDO ovviamente). O ci sbagliamo?
MA se la fatidica Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) - ancora in itinere e chissà per quanto - impone l'uso delle MIGLIORI TECNOLOGIE, di cosa stiamo parlando? Di una locomotiva venduta per pendolino?
Intervista all’Ing. Maurizio Prelati, direttore di produzione della Tirreno Power
giugno 21st, 2010 at 12:06 pmVoi fornitemi pure i vostri dati, perché mi interessano. Io come lavoratore della TP e come cittadino mi faccio sicuramente carico della salute, però sono anche convinto che bisogna rispettare il mestiere di ciascuno. E una volta che ci sono leggi che ci dicono che dobbiamo stare entro certi limiti, noi dobbiamo avere la presunzione che, rispettando questi limiti, non danneggiamo la salute dei cittadini.
Se la tutela della salute è demandata alla Provincia attraverso i suoi organi tecnici, è chiaro che le capannine e la tutela della salute sono di competenza prima degli organi legislativi e poi degli organi tecnici.....
Lei dice che dal camino non esce… che cosa? Le PM 10 o anche le PM 2,5 e inferiori?
Anche le PM 2,5… che però misuriamo periodicamente, non costantemente.
Ogni quanto?
Annualmente…
E quelle inferiori a 2,5? Perché lei sa che più sono piccole, più sono pericolose, perché riescono a superare le barriere difensive dell’organismo…
Sinceramente non ricordo.
I famigerati gruppi 3 e 4, quelli obsoleti e non adeguati alle BAT, le risulta che siano adeguabili? Oppure vanno smontati e rifatti da zero?
Credo che siano adeguabili: però, per adeguarli, serve uno sforzo economico molto grosso, che per noi è sopportabile solo in vista di un ampliamento....
Però adesso quei gruppi non rispettano le normative europee: quindi c’è una sorta di stallo, e nel frattempo i cittadini respirano emissioni di gran lunga superiori a quelle ottenibili con le migliori tecnologie…
E’ vero, ma questi gruppi “erano” adeguati alle BAT quando sono stati costruiti. Se lei ha un’auto Euro3, e poi esce quella Euro 4…cosa fa? Butta subito via quella che possiede, per adeguarsi?
No. Ma tanto per cominciare la mia auto non inquinerebbe decine di migliaia di persone… e poi a me nessuna legge ha imposto di cambiare la macchina. A voi sì! Non è un “suggerimento”, è un obbligo che andrebbe rispettato… anche se il governo purtroppo vi aiuta a non rispettarlo.
Ma passiamo a un altro argomento: è pensabile che l’ampliamento della centrale possa essere visto anche in funzione dell’incenerimento dei rifiuti, ovvero del CDR?
Questo non è nei nostri programmi.
Ma se qualcuno ve lo proponesse?
In tal caso valuteremmo la proposta: però mi prende in contropiede, su questo, perché non è nei nostri piani attuali.
Corrisponde al vero il fatto che sia la stessa Tirreno Power a misurare le emissioni della Tirreno Power? Ovvero, che il controllore sia anche il controllato?
Sì, ma non per nostra scelta. Fu la Provincia a chiedercelo, anni fa – non mi chieda l’anno preciso, perché io lavoro qui solo da poco tempo – e noi accettammo, anche se per noi è un lavoro aggiuntivo: se lo svolgesse qualcun altro, ne saremmo sicuramente felici.
Ci può dire quanto carbone consumate mensilmente?
Sono dati che si possono trovare anche sulla valutazione ambientale, che è pubblica: comunque, mediamente, quando funzionano tutti gli impianti, consumiamo 5000 tonnellate di carbone al giorno.
L’ultima domanda, anche se non fosse stata tale per non abusare della disponibilità dell’Ingegnere, lo sarebbe diventata a causa diluvio, che dopo meno di un minuto ha causato un fuggi-fuggi generale. Per questo, purtroppo, non abbiamo potuto approfondire il discorso relativo al fatto che sia stata la Provincia di Savona a chiedere alla Tirreno Power di autocertificarsi, come se le emissioni di una centrale a carbone fossero una banale formuletta burocratica....
Però è davvero gravissimo
che qualcuno (e scopriremo chi) abbia chiesto all’oste di controllare se il proprio vino era buono, quando c’era in ballo LA SALUTE DEI CITTADINI.
E per quanto l’attuale Giunta Provinciale possa essere incolpevole, diventerà colpevolissima (o quanto meno complice) se non si muoverà immediatamente per modificare questo stato di cose.
Leggi l'interessante articolo integrale sul sito di SAVONAEPONENTE
Considerazioni di Uniti per la Salute
I tre articoli non hanno bisogno di ulteriori commenti ,e speriamo che siano seriamente valutati ed approfonditi da chi ha la responsabilità della tutela della salute dei cittadini.
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