UNITI PER LA SALUTE E' UNA ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ODV APARTITICA, PERSEGUE FINI DI SOLIDARIETA' SOCIALE, CIVILE E CULTURALE: PROMUOVE E SOSTIENE INIZIATIVE,INTERVENTI, INFORMAZIONI FINALIZZATI AL MIGLIORAMENTO DI VITA E DI SALUTE DEI CITTADINI DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI SAVONA. "UNITI PER LA SALUTE ODV" Via De Litta 3/1 VALLEGGIA (Savona) C.F:92084220091 Tel 3713993698
COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.
05 agosto 2019
Manager ATA:«Emergenza rifiuti a Savona? Differenziata al 70% e termovalorizzatore per ricavare energia
Leggi su Il Secolo XIX
Il nuovo manager di Ata spiega al Secolo XIX come affronterà la crisi ambientale della città. ...
Savona - Raccolta differenziata spinta (70%) e termovalorizzatore per bruciare la parte residua. È questo il “credo” di Gianluca Tapparini, il manager toscano al quale il Comune di Savona ha affidato la presidenza di Ata, l’azienda di tutela ambientale scampata per un soffio al fallimento.....
Prato, 200.000 abitanti, quali risultati ha ottenuto la sua ricetta in quella città?
«Senz’altro buoni. Con il porta a porta abbiamo raggiunto il 70-80% di raccolta differenziata di qualità e la parte residua è finita in discarica o in impianti di termovalorizzazione per recuperare energia».
Chiamiamoli inceneritori, così scateneremo il finimondo.
«Io sono per massimizzare la raccolta differenziata, dopodiché c’è sempre una parte residua da smaltire e allora entrano in gioco impianti che bruciano i rifiuti producendo in cambio energia».....

08 luglio 2010
1)“Io riciclo, e tu?” “Io no, io brucio il CDR nella centrale a carbone”2)Augusta-Priolo-Melilli....3)La marea nera interrompe la corrente del Golfo

“Io riciclo, e tu?” … “Io no, io brucio il CDR nella centrale a carbone”
MADDAI?
Sembra una spiegazione adeguata ad un Comune con un’alta ed efficiente raccolta differenziata : ma a Savona la differenziata non si fa, se non in minima parte e pure male.
Quindi? Se mi dicono di raccogliere carta, cartone e tetrapack io lo faccio…dopodiché? Abitando in corso Mazzini (pieno centro di Savona), dove NON esistono neppure i bidoni per la differenziata, o mi faccio qualche chilometro con la mia rumenta e vado a cercarmeli, oppure, dopo averli raccolti, piegati e messi accuratamente via, li ficco in un bel saccone nero e li butto nel cassonetto multirumenta che sta sotto casa mia.
Però da lì, se sono fortunata e se esco all’ora giusta, posso sentire i concerti sponsorizzati da Tirreno Power, che paga perché il Comune continui a non rompere troppo le scatole anche se inquina un filino… anche se, dai dati della Comunità Europea, risulterebbe che ammazzi 30 persone all’anno e che gravi sui cittadini per 133 milioni di euro in costi sociali.
Ma che vuoi che siano: 50.000 euro e passa tutto. Anche il cancro, come cantava il buon Jannacci.
Ma perché, secondo voi, la Tirreno Power vuole tenersi così buona e così cara la nostra amministrazione comunale? Perché non vuole chiudere i due gruppi a carbone degli anni ‘60, quelli che – alla faccia delle “migliori tecnologie disponibili” imposte dall’Europa e pure pubblicizzate su tutti i media (e i muri) locali? Perché non vuole passare al metano, che inquinerebbe un quarto?
Sorge il vaghissimo dubbio che quei due gruppi obsoleti servano non tanto a bruciare il carbone, quanto a bruciare i rifiuti prossimi venturi, così come sembra siano stati bruciati “sperimentalmente” quelli passati (v. articolo del Sole24 ore riportato dal MODA qui).
L’ingegnere della Tirreno power che intervistai il 19 giugno, a una domanda specifica sul CDR, rispose “Mi coglie impreparato perché non è nei nostri programmi”. Ma quando domandai: “E se qualcuno vi chiedesse di bruciarlo?” rispose, molto vagamente: “Be’, in tal caso dovremmo valutare la cosa”.
Un “NON SE NE PARLA PROPRIO” sarebbe stato sicuramente più gradito… però non l’ha detto.
E allora, magari, lo chiederemo a Gosio, o a chiunque altro possa/voglia rispondere:
E’ nei programmi futuri della centrale a carbone bruciare ANCHE CDR?
SI – NO
Basta mettere una crocetta, non è difficile. Così, almeno, sapremo regolarci… e sapremo anche se varrà la pena di piegare, conservare e metter via accuratamente i tetrapak… o se potremo portarli direttamente alla Tirreno Power, in attesa che vengano imballati nel mucchio selvaggio di plastica, umido e magari qualche bella sostanzina tossica, che non fa mai male…e poi bruciati allegramente tutti insieme.
__________________________________________
Tratto da Ecoblog
Augusta-Priolo-Melilli: nel triangolo della morte metalli pesanti nei capelli e nel latte materno. Principale indiziato il pesce
Ennesimo grido di allarme degli ambientalisti riguardo alle pesantissime conseguenze dell’inquinamento sulla salute degli abitanti del famigerato triangolo della morte siracusano, che ha per vertici i tre comuni di Augusta, Priolo e Melilli.
Questa volta sono le associazioni AugustAmbiente e Decontaminazione Sicilia a snocciolare i numeri: nei capelli e nel latte materno degli abitanti del triangolo industriale, che ospita raffinerie, centrali elettriche, inceneritori e un impianto di gassificazione del tar, le quantità di metalli pesanti sono allarmanti.
Giacinto Franco, vicepresidente di AugustAmbiente, e Luigi Solarino, presidente di Decontaminazione Sicilia, hanno commissionato uno studio i cui risultati sono stati girati al ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, al governatore siciliano, Raffaele Lombardo, agli assessori regionali all’Ambiente e alla Sanità, al presidente della provincia di Siracusa e ai sindaci dei comuni di Siracusa, Augusta, Priolo, Melilli, Floridia e Solarino.
Lo studio non è molto corposo perché, a causa delle ristrettezze economiche (le due associazioni hanno pagato di tasca loro i costosi esami) sono stati analizzate solo 23 persone: 10 ad Augusta, 5 a Priolo e 8 a Melilli. I risultati, però, sono gli stessi in tutti i soggetti e ricalcano precedenti studi svolti negli anni scorsi.
Mercurio, piombo, alluminio, stronzio, antimonio, argento, cromo, rame, fosforo, magnesio, zinco e ferro: tutte queste sostanze, la maggior parte delle quali rientra nella categoria dei metalli pesanti, sono state trovate in abbondanza in tutti i campioni analizzati. Il mercurio, in particolare, fa paura: i ricercatori hanno trovato valori medi compresi tra 0,14 e 0,16 mg/100g nei capelli degli augustani rispetto a un valore normale pari a 0,01 mg/100g.
I ricercatori, tra le altre cose, ipotizzano sia la causa che una possibile cura per la contaminazione. La causa sarebbe il pesce di mare, notoriamente contaminato nella avvelenatissima rada di Augusta. La cura è un mix di vitamine e minerali che, a leggere i risultati delle prime analisi, dopo alcuni mesi riuscirebbe a ripulire parzialmente il corpo dai pericolosi inquinanti.
A questo punto, dicono AugustAmbiente e Decontaminazione Sicilia, è ora che le autorità sanitarie regionali si mobilitino per uno screening di massa e mettano mano al portafogli per pagare le cure alla popolazione dei comuni interessati dalle emissioni del polo petrolchimico che, già oggi, registrano un numero di tumori e, soprattutto e ancor peggio, di malformazioni fetali assolutamente fuori dalle medie nazionali.
Via | Giornale di Siracusa
____________________________________________
Tratto da Ecologiae
La marea nera interrompe la corrente del Golfo
La corrente del Golfo è una corrente d’acqua calda che dal Golfo del Messicoraggiunge l’Europa da milioni di anni. Ma d’ora in avanti c’è il rischio che questa non ci sia più, o che muti il suo movimento. La causa? Ancora una volta la perdita di petroliodalla piattaforma della BP.
A spiegarlo è il fisico Gianluigi Zangari, dei Laboratori Nazionali di Frascati dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), il quale sul sito dell’Associazione Geofisica Italiana spiega come la marea nera abbia “spezzato” la Loop current, uno dei “motori” della corrente del Golfo.
Secondo i dati provenienti dai satelliti, le conseguenze dell’enorma quantità di petrolio cosparsa nell’Oceano Atlantico sono imprevedibili, ma si sa che è riuscita ad interrompere un equilibrio che ci ha messo milioni di anni per formarsi, ma che
potrebbe subire conseguenze irreparabili
se non verrà presto ripristinato, come afferma lo stesso Zangari.
Fonte: [Ansa]
