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22 aprile 2011

.......La Regione piange per i tagli alle rinnovabili mentre sostiene (o non rifiuta) il carbone?

Tratto da Savona News

Con che diritto la Regione piange per i tagli alle rinnovabili mentre sostiene (o non rifiuta) il carbone?

“Si sta azzoppando un settore in sviluppo, con grandi potenzialità di crescita, per i ritardi che l’Italia ha rispetto a tanti paesi europei e, da questo punto di vista, credo che siano giuste le preoccupazioni dei lavoratori del settore che ieri hanno scioperato e manifestato a Roma” ha dichiarato l'assessore Guccinelli, annunciando nientemeno che gli "stati generali dell'economia verde", trascurando gli "stati particolari di quella nera"

Così il comunicato della Regione:

REGIONE LIGURIA, ENERGIE RINNOVABILI, ASSESSORE GUCCINELLI:” AI PRIMI DI MAGGIO STATI GENERALI DELL’ECONOMIA VERDE. DECRETO DEL GOVERNO POCO CHIARO E PENALIZZANTE”.


GENOVA. Stati generali dell’economia verde in Liguria per affrontare il tema degli incentivi alle aziende produttrici di energie rinnovabili. Si svolgeranno martedì 10 maggio per volontà dell’assessore regionale allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli che in quell’occasione presenterà le proposte della Regione Liguria in tema di semplificazione, incentivi e credito alle imprese. E’ questa la risposta della Liguria al nuovo decreto sulle energie rinnovabili presentato dal Governo su cui, nonostante le modifiche, le Regioni italiane esprimono un giudizio fortemente critico.

“Da un primo esame – spiega l’assessore Guccinelli - emergono ancora fortissimi limiti che rischiano, come hanno affermato in queste prime ore associazioni di categoria e di impresa, di assestare un duro colpo a un settore, quello della green economy, in forte sviluppo in termini produttivi e occupazionali”.

“Al momento – continua Guccinelli - non si capisce quali siano gli indirizzi di politica energetica del nostro governo. Nello stesso giorno, infatti, in cui si dice giustamente stop al nucleare, si emana un decreto che continua a penalizzare tutto il settore del fotovoltaico”.

Nel merito del provvedimento emergono, secondo Guccinelli, una serie di criticità e, in modo particolare, “una riduzione troppo veloce della politica degli incentivi, con cadenze addirittura mensili che di fatto impediscono la realizzazione di piani di investimento, nessuna salvaguardia della produzione del made in Italy e l’inserimento di tetti rigidi che non danno certezze agli investitori”.

“Si sta azzoppando – conclude l’assessoreun settore in sviluppo, con grandi potenzialità di crescita, per i ritardi che l’Italia ha rispetto a tanti paesi europei e, da questo punto di vista, credo che siano giuste le preoccupazioni dei lavoratori del settore che ieri hanno scioperato e manifestato a Roma”.

Tratto da Savona news

Il caso Tirreno Power di Vado Ligure torna in consiglio regionale

La nuova unità a carbone prevista nell’impianto sarà trattato tra giovedì e venerdì prossimi

Tirreno Power di Vado Ligure ancora al centro dei temi da trattare nel calendario del Consiglio regionale–Assemblea legislativa della Liguria.

Tratto da Savona news

400%Sorgenia quadruplica il margine operativo lordo. Ma guai ad andare a gas a Vado Ligure


+400%
Rispetto al primo quadrimentre dello scorso anno Sorgenia Spa (gruppo Cir - De Benedetti) ha fatto sapere di aver QUADRUPLICATO il cosiddetto "EBITDA" (adjusted gross operating margin)

Un + 400% generato soprattutto (lo rende noto "Staffetta Quotidiana", autorevolissimo giornale di settore) dall'entrata in esercizio della centrale lombarda di Lodi - Turano Bertonico, 800 Megawatt dichiarati (poco più dei 720 MW a METANO già presenti a Vado Ligure) costruita manco a dirlo da Ansaldo Energia (Fonte: Sorgenia.it)

Non come il solare l'eolico o l'idroelettrico, ma (seriamente e relativamente) è talmente pulita che - proprio come qui - l'esercente pubblica persino on line i dati delle emissioni inquinanti sul proprio sito.

Falso? Prego.

Come funziona l'ultimissima centrale di Sorgenia? Come tutte le sue altre, ovviamente a metano, tutta a metano, solo a metano (che se no col cavolo che gliela approvavano / facevano aprire in Lombardia)

Qui è diverso.

Sorgenia in Valbormida regala il solare con l'operazione "O sole mio", ma intanto a Vado Ligure sostiene il carbone, che conviene (a loro). Lo fa attraverso le formidabili dichiarazioni del suo general manager Riccardo Bani, accuratamente riportate da organi di diffusione sponsorizzati dalla stessa Tirreno Power, come già abbiamo avuto modo di trattare (vedi notizie correlate)


Non si capisce - o forse sin troppo bene - come si possa da un lato QUADRUPLICARE i margini, dall'altra trovar l'ardire di coinvolgere i sindacati nel vecchio ma sempre efficace
"ricatto occupazionale", minacciando di ridurre l'organico qualora non si prosegua con un progetto a carbone giudicato insostenibile da tutte le forze politiche tranne 1/2 IdV, PD e PdL.

Ah, già, certo. Non è vero, ci diranno gli analisti finanziari: a Vado sul citofono c'è scritto Tirreno Power e non Sorgenia.

Questo l'impianto di Lodi (ribadiamo)

Questo (qui sotto) quello di Vado Ligure - Quiliano (con i gruppi a carbone opportunamente spenti

Alleghiamo per chi vuole anche i dati sulle emissioni della centrale di Lodi pubblicate sul sito Sorgenia.it

Se qualcuno poi volesse fare un piccolo paragone pro-salute. Carte alla mano, si intende.

Grazie.


Tratto da Diritto di Critica.Com

Decreto Rinnovabili: fotovoltaico a rischio, ognuno tifa per sè

Romanfotovoltaico ok 300x224 Decreto Rinnovabili: fotovoltaico a rischio, ognuno tifa per sèi presenta la bozza deldecreto Incentivi per le rinnovabili, fissando un tetto di 7 milioni di euro l'anno per gli aiuti al fotovoltaico. Troppo poco secondo le imprese del settore: troppo, dal punto di vista di Confindustria. Di mezzo i lavoratori, soprattutto delle Pmi, già oggi ad un passo dal licenziamento.
Aldilà dell'economia di salotto, però, c'è la realtà quotidiana di chi in questo settore lavora e vive. Ieri centinaia di manifestanti sono scesi a Roma, in piazza di Montecitorio, per protestarecontro il decreto, che per loro significa licenziamenti e cassa integrazione.
Le regioni si sono prese una settimana di tempo: giovedì prossimo se ne discuterà nella conferenza unificata Stato-Regioni, e si preannuncia un dibattito rovente.
Ad onor del vero, il peso delle rinnovabili nelle bollette delle famiglie italiane è di 2,5 euro: è troppo, considerando che sono l'unica alternativa ai combustibili fossili (che non abbiamo e dobbiamo importare a prezzi record)?

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