COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE.

QUESTO BLOG UTILIZZA COOKIES ,ANCHE DI TERZE PARTI.SCORRENDO QUESTA PAGINA ,CLICCANDO SU UN LINK O PROSEGUENDO LA NAVIGAZIONE IN ALTRA MANIERA ,ACCONSENTI ALL'USO DEI COOKIES.SE VUOI SAPERNE DI PIU' O NEGARE IL CONSENSO A TUTTI O AD ALCUNI COOKIES LEGGI LA "COOKIES POLICY DI UNITIPERLASALUTE".
Visualizzazione post con etichetta decreto rinnovabili. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta decreto rinnovabili. Mostra tutti i post

26 aprile 2012

Decreti rinnovabili, la Camera chiede modifiche




Decreti rinnovabili, la Camera chiede modifiche 

di Valerio Gualerzi


Il Quinto conto energia e il decreto attuativo per le altre rinnovabili messi a punto le settimane scorse dal governo non piacciono neppure al Parlamento. Dopo le critiche delle organizzazioni di categoria, delle associazioni ambientaliste, dei sindacati e delle Regioni, anche la Commissione Ambiente della Camera ha dato parere negativo ai provvedimenti presentati dai ministri Passera, Clini e Catania.
Il governo, chiede la Commissione di Montecitorio, deve “modificare i recenti schemi dei decreti interministeriali recanti la disciplina degli incentivi per l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili al fine di garantire il conseguimento degli obiettivi di politica ambientale assunti in sede europea e di promuovere il rafforzamento e il consolidamento di una filiera industriale integrata delle rinnovabili”.
Il parere votato dalla Commissione impegna poi l’esecutivo a “stabilizzare all’attuale livello del 55 per cento le agevolazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico degli edifici, compresi quelli di edilizia residenziale pubblica”, estendendo le agevolazioni agli interventi per la messa in sicurezza degli edifici dal rischio sismico.
Intanto l’associazione dei produttori di fotovoltaico Anie/Gifi ha inviato al governo e alle Regioni le proposte migliorative da apportare al V Conto Energia.(Leggi su QualEnergia 
“Un V Conto Energia – dichiara Valerio Natalizia, Presidente GIFI-ANIE – con i contenuti così come riportati nella bozza del ministero dello Sviluppo Economico, in un settore che è già stato fortemente colpito da numerose e penalizzanti modifiche negli ultimi 18 mesi, ha effetti fortemente destabilizzanti per l’intero comparto, in quanto contiene provvedimenti decisamente restrittivi per lo sviluppo del mercato e senza aperture a soluzioni innovative già esistenti che contribuerebbero ad una migliore integrazione del fotovoltaico nel panorama energetico nazionale”.......

“Approvare senza modifiche il V Conto Energia – conclude Natalizia – significherebbe vanificare gli oltre 5,6 miliardi euro/anno già impegnati per i prossimi 20 anni mettendo in discussione la sopravvivenza delle aziende italiane.”
  
 Tratto da Borsa Italiana

Notizie Radiocor - Economia

Legambiente, Passera frena rinnovabili a favore fonti fossili  
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 26 apr - 
 "Il ministro Passera ha svelato le sue carte: frenare con ogni mezzo le rinnovabili per favorire le fonti fossili. Difficile comprenderne la logica ma e' evidentemente questo il piano di un ministro che si sta battendo per penalizzare le fonti rinnovabili, additandole come responsabili degli aumenti in bolletta, attraverso limiti annui agli investimenti, burocrazia e riduzione degli incentivi che aumentano le incertezze sulla realizzazione degli impianti, e con limiti perfino per gli impianti casalinghi". Cosi' Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, commenta le dichiarazioni del ministro.

______________________________
 Tratto da La Repubblica

Ser il corridore viene trattenuto…

Di Antonio Cianciullo


Gas e rinnovabili: saranno questi i vincitori della competizione sull’energia nei prossimi 20 anni.
Lo dice il ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera. Un’affermazione in linea con il rilancio del fotovoltaico appena deciso dal Giappone nel dopo Fukushima e nel 26° anniversario del disastro di Chernobyl (l’ultima centrale nucleare giapponese ancora in funzione sarà spenta il 5 maggio per completare una pausa di incerta durata).
Dopo aver inquadrato la prospettiva, Passera si preoccupa degli ostacoli che in Italia potrebbero rallentare il cammino di un sistema energetico efficiente. E lamenta il fatto che le autorizzazioni all’avvio delle trivelle “oggi richiedono passaggi autorizzativi lunghissimi e sono, per molti aspetti, più restrittive di quanto previsto dalle normative europee”.
Dunque per il gas si chiede la corsia privilegiata.  
E per l’altro vincitore, per le rinnovabili? A questa domanda rispondono i decreti firmati da Passera: più burocrazia, tempi più lunghi, costi aumentati anche per i piccoli impianti, premi per la rimozione dell’amianto non più automatici.
Se ci sono due possibili vincitori e uno viene trattenuto per la giacchetta…
_______________________

Forse ai nostri ministri  potrebbe essere utile guardare  la trasmissione  tratta dall' archivio di  Presa Diretta 2010 condotta da Riccardo Iacona

Sole Vento Alberi

  • Andato in onda:07/03/2010    .......... .Riportiamo solo alcune frasi e vi consigliamo la visione del video:
  •   IN ITALIA STIAMO PERDENDO UN'OCCASIONE VITALE PER IL NOSTRO PAESE.
  • IL MERCATO DELLE ENERGIE RINNOVABILI PUO' SOLO CRESCERE
  •   IN GERMANIA I POLITICI  HANNO CAPITO CHE LE ENERGIE RINNOVABILI SONO  IL FUTURO:NON SOLO DELLA GERMANIA MA DI TUTTA L'EUROPA. TUTTO NASCE CON LA LEGGE DELLE ENERGIE RINNOVABILI......
  • LA LEGGE DELLE ENERGIE RINNOVABILI HA PRODOTTO  IN GERMANIA IN MENO DI 10 ANNI PIU' DI 750.000 POSTI DI LAVORO ED E' UN VOLANO PER LA RICERCA
  •   LA SOLON  PRODUCE CELLE SOLARI  ....HA SCELTO UNO SLOGAN MOLTO AGGRESSIVO:NON LASCIAMO IL MONDO AGLI STUPIDI..... UN GIORNO VOGLIAMO POTER DIRE CHE QUANDO C'E' STATA LA RIVOLUZIONE ENERGETICA NOI C'ERAVAMO E ANZI SIAMO STATI NOI A DETERMINARLA     E QUESTA E' UNA CONQUISTA MERAVIGLIOSA......
  • GUARDATEVI IL VIDEO ...... PENSATE AL QUINTO CONTO ENERGIA  E AL DECRETO ATTUATIVO PER LE ALTRE RINNOVABILI E ALLA LUNGIMIRANZA TIPICAMENTE ITALIANA DEI NOSTRI MINISTRI  E....... TRAETE LE DOVUTE CONCLUSIONI .
  • VOGLIONO RIDIMENSIONARE UNO DEI POCHI SETTORI REALMENTE IN  POTENZIALE CRESCITA :L'ENERGIA PULITA . 
  • PER FARE GLI INTERESSI  DI CHI?
 Leggi anche

Modifiche al Quinto Conto Energia, gli 8 punti delle associazioni

04 maggio 2011

1)Quarto Conto Energia: firmato il decreto .2)Qualità dell’aria: la Regione Liguria aderisce al progetto Ue “Aera”

Quarto Conto Energia: decreto firmato. Il testo definitivo
Ecce decreto rinnovabili: Romani e Prestigiacomo depongono le armi sugli incentivi al fotovoltaico. Chi ha vinto?

La decisione - Il Consiglio dei Ministri ha approvato questa mattina il IV Conto Energia, previsto dal contestatissimo Decreto Romani "ammazza rinnovabili". Dopo settimane di litigi (e "incazzature") tra il ministro dell'ambiente, Stefania Prestigiacomo, e quello dello Sviluppo economico, Paolo Romani, alla fine è arrivata la decisione. Anche se il testo non mancherà di suscitare polemiche.

Cosa cambia - Il testo del decreto segue la bozza circolata ieri e conferma la sostanziale vittoria di Paolo Romani su alcuni degli aspetti più controversi degli incentivi alle rinnovabili. In particolare la data di entrata in vigore degli incentivi: al momento dell'allacciamento effettivo alla rete dell'impianto fotovoltaico e non alla consegna dell'autocertificazione di fine dei lavori, come voleva la Prestigiacomo e come suggeriva l'ultima delibera dell'Autorità per l'Energia.

Piccoli impianti, grandi impianti - Confermato anche il "taglio" dei piccoli impianti che godono di maggiori incentivi rispetto a quelli di grossa taglia a terra: sui tetti si può arrivare fino ad 1 MW mentre al suolo fino a 200 KW.
E' un compromesso tra le varie posizioni espresse dalle associazioni: il Gifi-Confindustria premeva per incentivare di più i piccoli impianti mentre le altre sigle chiedevano di non penalizzare troppo il fotovoltaico a terra. Apprezzato da tutti l'incentivo 5 cent per la rimozione dell'amianto dai tetti....

Su "AERA ALCOTRA.EUR " leggiamo :
Progetto AERA
Regione Liguria

.....Per q
uel che riguarda l’ O3, per l’intero territorio regionale nelle stazioni di tipo urbano o suburbano risultano superati i valori bersaglio per la protezione della salute e della vegetazione.

....l’industria dell’energia (centrali termoelettriche) è il settore che apporta maggiori emissioni di ossidi di zolfo (80%) e CO2 (55%) e significativi apporti alle emissioni di ossidi di azoto e PM10 ;

.....L’evoluzione complessiva del periodo 1995-2005 ha rilevato una diminuzione delle emissioni di tutti i parametri rilevati. Le aree delle due province liguri facenti parte dello spazio transfrontaliero ALCOTRA (Savona ed Imperia) con maggiori criticità dal punto di vista della qualità dell'aria sono situate nella Provincia di Savona in particolare nella zona costiera fra Savona e Vado e nell’entroterra della Val Bormida, dove le emissioni sono collegate sia al traffico che alle attività industriali.

Tratto da Ivg

Qualità dell’aria: la Regione Liguria aderisce a progetto Ue “Aera”.

.

Regione. Per migliorare la qualità dell’aria sulla frontiera italo-francese la Regione Liguria parteciperà al progetto europeo “Aera”. Lo ha spiegato l’assessore all’Ambiente della Regione Liguria Renata Briano per il primo convegno internazionale del progetto. L’UE investirà 3.300.724 euro fino al 2013, di cui 630.000 in Liguria, per uniformare la comunicazione e i sistemi di monitoraggio della qualità dell’aria in cinque Regioni italo- francesi: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Rhone Alpes e Provence Alpes Cote d’Azur.

“Gli obiettivi sono tre – ha sintetizzato Briano – pianificare in sinergia gli interventi tra Italia e Francia per il miglioramento della qualità dell’aria, condividere le buone pratiche e coinvolgere i cittadini comunicando in modo serio senza i soliti allarmismi i dati ottenuti”. I risultati attesi sono inoltre: un database comune delle emissioni nelle cinque Regioni, una rete di rilevamento armonizzata, un modello comune sulla dispersione degli inquinanti nel territorio e lo sviluppo di attività di educazione ambientale sul tema “qualità dell’aria”.


CONSIDERAZIONE DI UNITI PER LA SALUTE

Una giornata all'insegna delle buone pratiche e della partecipazione per presentare il progetto europeo e coinvolgere territorio ed enti nella programmazione.......


Se avesse voluto realmente migliorare la qualità dell'Aria sulla frontiera italo-francese(ed anche sul nostro territorio) la Regione Liguria avrebbe dovuto ,come era già stato precedentemente deliberato, non prendere neppure in considerazione l'eventuale potenziamento a carbone della centrale che aumenterà la quantità degli inquinanti dispersi nell'aria non solo sul nostro territorio ma anche trasfrontalieri ...

GLI EFFETTI DELLA COMBUSTIONE DEL CARBONE SONO INFATTI GLOBALIZZATI e vanno al di là dei nostri confini fisici.

Siamo contenti che

L’UE investirà

in LIGURIA

630.000 euro per

uniformare la comunicazione e i sistemi di monitoraggio

e speriamo vivamente che vadano a buon fine per avere finalmente un serio monitoraggio dell'aria che respiriamo

.

.


QUANTO SOPRA A PROPOSITO DI MONITORAGGI FUTURI MA ..........PER

I MONITORAGGI PRESENTI?

Sempre per la misurazione degli inquinanti su Ambiente in Liguria ed in particolare a proposito dell' OZONO
A QUILIANO sicuramente una delle succitate postazioni " con maggiori criticità dal punto di vista della qualità dell'aria situata nella Provincia di Savona in particolare nella zona costiera fra Savona e Vado" avremmo da fare una ulteriore precisazione.

Ricordate la tabella pubblicata ieri relativa al 2 maggio :
abbiamo avuto per l' ozono parecchi valori al disopra di 120 mg/m3 nelle ore più calde della giornata.......(E siamo solo ai primi di maggio!!!!!!)

02/05/2011 08:0009:00
108SiNo
02/05/2011 09:0010:00112SiNo
02/05/2011 10:0011:00118SiNo
02/05/2011 11:0012:00124SiNo
02/05/2011 12:0013:00124SiNo
02/05/2011 13:0014:00122SiNo
02/05/2011 14:0015:00122SiNo
02/05/2011 15:0016:00126SiNo
02/05/2011 16:0017:00122SiNo
02/05/2011 17:0018:00112SiNo

Ebbene il giorno dopo sempre su Ambiente in Liguria sempre relativamente all' Ozono e sempre nelle ore più problematiche per i valori dell' ozono , abbiamo un BUCO:

NESSUN VALORE NELL'INTERVALLO TRA LE ORE 10 E LE ORE 17.
BUCO anche per l' Ossido di azoto sempre il giorno 3 maggio a Quiliano dalle ore 9 alle ore 13
COME MAI?QUALCUNO PUO' AIUTARCI E DARCI UNA RISPOSTA?
NON VOGLIAMO ESSERE MALIZIOSI .........MA
SI SONO FORSE ROTTE MOMENTANEAMENTE LA CENTRALINE?PROPRIO NELLE ORE PIU' CALDE ...QUANDO IL VALORE DELL'OZONO TENDE A SALIRE A CAUSA DELL'IRRAGGIAMENTO SOLARE ......
ATTENDIAMO CHIARIMENTI......DA CHI E' PREPOSTO ALLA TUTELA DELLA NOSTRA SALUTE
ECCO L'INTERVALLO tra le 10 e le 17 CON l' evidente BUCO DI VALORI per l' OZONO.
03/05/2011 09:00 03/05/2011 10:00 96Si
No

03/05/2011 16:00 03/05/2011 17:00119SiNo
03/05/2011 17:00 03/05/2011 18:00122SiNo
03/05/2011 18:00 03/05/2011 19:00115SiNo
03/05/2011 19:00 03/05/2011 20:00109SiNo
_________________________

Tratto da Strilli.it
Saline Joniche (RC): continuano le attività del fronte del ''No'' alla Centrale

Continua l’impegno delle Associazioni dell’Area grecanica per dire NO alla costruzione della centrale a carbone.
....Intanto, la Pro Loco di Saline ha quasi terminato il suo viaggio itinerante nelle città italiane dove le centrali a carbone sono purtroppo già realtà. Dopo l’ultima tappa a Vado Ligure, sarà realizzato e presentato al pubblico un dvd che raccoglie le testimonianze degli abitanti, dei comitati e della associazioni che vivono quotidianamente le conseguenze legate alla vicinanza di centrali funzionanti col pericolosissimo combustibile fossile.
Presente alla riunione anche Flavio Stasi del Coordinamento Nazionale No Carbone e della Rete per la Difesa del territorio “Franco Nisticò” che ha esternato la necessità di collaborare e fare rete con le altre associazioni italiane e internazionali per mettere insieme esperienze. Con Stasi è stato possibile confrontarsi sulla situazione che vive la città di Rossano (CS), dove si vorrebbe riconvertire a carbone una centrale Enel. Decisa dall’assemblea, inoltre l’attivazione di un sito internet realizzato dal Coordinamento per informare sulle conseguenze del carbone. Nel frattempo prosegue l’impegno per far valere le ragioni del No al carbone, con altre azioni che saranno stabilite nei prossimi giorni.

22 aprile 2011

.......La Regione piange per i tagli alle rinnovabili mentre sostiene (o non rifiuta) il carbone?

Tratto da Savona News

Con che diritto la Regione piange per i tagli alle rinnovabili mentre sostiene (o non rifiuta) il carbone?

“Si sta azzoppando un settore in sviluppo, con grandi potenzialità di crescita, per i ritardi che l’Italia ha rispetto a tanti paesi europei e, da questo punto di vista, credo che siano giuste le preoccupazioni dei lavoratori del settore che ieri hanno scioperato e manifestato a Roma” ha dichiarato l'assessore Guccinelli, annunciando nientemeno che gli "stati generali dell'economia verde", trascurando gli "stati particolari di quella nera"

Così il comunicato della Regione:

REGIONE LIGURIA, ENERGIE RINNOVABILI, ASSESSORE GUCCINELLI:” AI PRIMI DI MAGGIO STATI GENERALI DELL’ECONOMIA VERDE. DECRETO DEL GOVERNO POCO CHIARO E PENALIZZANTE”.


GENOVA. Stati generali dell’economia verde in Liguria per affrontare il tema degli incentivi alle aziende produttrici di energie rinnovabili. Si svolgeranno martedì 10 maggio per volontà dell’assessore regionale allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli che in quell’occasione presenterà le proposte della Regione Liguria in tema di semplificazione, incentivi e credito alle imprese. E’ questa la risposta della Liguria al nuovo decreto sulle energie rinnovabili presentato dal Governo su cui, nonostante le modifiche, le Regioni italiane esprimono un giudizio fortemente critico.

“Da un primo esame – spiega l’assessore Guccinelli - emergono ancora fortissimi limiti che rischiano, come hanno affermato in queste prime ore associazioni di categoria e di impresa, di assestare un duro colpo a un settore, quello della green economy, in forte sviluppo in termini produttivi e occupazionali”.

“Al momento – continua Guccinelli - non si capisce quali siano gli indirizzi di politica energetica del nostro governo. Nello stesso giorno, infatti, in cui si dice giustamente stop al nucleare, si emana un decreto che continua a penalizzare tutto il settore del fotovoltaico”.

Nel merito del provvedimento emergono, secondo Guccinelli, una serie di criticità e, in modo particolare, “una riduzione troppo veloce della politica degli incentivi, con cadenze addirittura mensili che di fatto impediscono la realizzazione di piani di investimento, nessuna salvaguardia della produzione del made in Italy e l’inserimento di tetti rigidi che non danno certezze agli investitori”.

“Si sta azzoppando – conclude l’assessoreun settore in sviluppo, con grandi potenzialità di crescita, per i ritardi che l’Italia ha rispetto a tanti paesi europei e, da questo punto di vista, credo che siano giuste le preoccupazioni dei lavoratori del settore che ieri hanno scioperato e manifestato a Roma”.

Tratto da Savona news

Il caso Tirreno Power di Vado Ligure torna in consiglio regionale

La nuova unità a carbone prevista nell’impianto sarà trattato tra giovedì e venerdì prossimi

Tirreno Power di Vado Ligure ancora al centro dei temi da trattare nel calendario del Consiglio regionale–Assemblea legislativa della Liguria.

Tratto da Savona news

400%Sorgenia quadruplica il margine operativo lordo. Ma guai ad andare a gas a Vado Ligure


+400%
Rispetto al primo quadrimentre dello scorso anno Sorgenia Spa (gruppo Cir - De Benedetti) ha fatto sapere di aver QUADRUPLICATO il cosiddetto "EBITDA" (adjusted gross operating margin)

Un + 400% generato soprattutto (lo rende noto "Staffetta Quotidiana", autorevolissimo giornale di settore) dall'entrata in esercizio della centrale lombarda di Lodi - Turano Bertonico, 800 Megawatt dichiarati (poco più dei 720 MW a METANO già presenti a Vado Ligure) costruita manco a dirlo da Ansaldo Energia (Fonte: Sorgenia.it)

Non come il solare l'eolico o l'idroelettrico, ma (seriamente e relativamente) è talmente pulita che - proprio come qui - l'esercente pubblica persino on line i dati delle emissioni inquinanti sul proprio sito.

Falso? Prego.

Come funziona l'ultimissima centrale di Sorgenia? Come tutte le sue altre, ovviamente a metano, tutta a metano, solo a metano (che se no col cavolo che gliela approvavano / facevano aprire in Lombardia)

Qui è diverso.

Sorgenia in Valbormida regala il solare con l'operazione "O sole mio", ma intanto a Vado Ligure sostiene il carbone, che conviene (a loro). Lo fa attraverso le formidabili dichiarazioni del suo general manager Riccardo Bani, accuratamente riportate da organi di diffusione sponsorizzati dalla stessa Tirreno Power, come già abbiamo avuto modo di trattare (vedi notizie correlate)


Non si capisce - o forse sin troppo bene - come si possa da un lato QUADRUPLICARE i margini, dall'altra trovar l'ardire di coinvolgere i sindacati nel vecchio ma sempre efficace
"ricatto occupazionale", minacciando di ridurre l'organico qualora non si prosegua con un progetto a carbone giudicato insostenibile da tutte le forze politiche tranne 1/2 IdV, PD e PdL.

Ah, già, certo. Non è vero, ci diranno gli analisti finanziari: a Vado sul citofono c'è scritto Tirreno Power e non Sorgenia.

Questo l'impianto di Lodi (ribadiamo)

Questo (qui sotto) quello di Vado Ligure - Quiliano (con i gruppi a carbone opportunamente spenti

Alleghiamo per chi vuole anche i dati sulle emissioni della centrale di Lodi pubblicate sul sito Sorgenia.it

Se qualcuno poi volesse fare un piccolo paragone pro-salute. Carte alla mano, si intende.

Grazie.


Tratto da Diritto di Critica.Com

Decreto Rinnovabili: fotovoltaico a rischio, ognuno tifa per sè

Romanfotovoltaico ok 300x224 Decreto Rinnovabili: fotovoltaico a rischio, ognuno tifa per sèi presenta la bozza deldecreto Incentivi per le rinnovabili, fissando un tetto di 7 milioni di euro l'anno per gli aiuti al fotovoltaico. Troppo poco secondo le imprese del settore: troppo, dal punto di vista di Confindustria. Di mezzo i lavoratori, soprattutto delle Pmi, già oggi ad un passo dal licenziamento.
Aldilà dell'economia di salotto, però, c'è la realtà quotidiana di chi in questo settore lavora e vive. Ieri centinaia di manifestanti sono scesi a Roma, in piazza di Montecitorio, per protestarecontro il decreto, che per loro significa licenziamenti e cassa integrazione.
Le regioni si sono prese una settimana di tempo: giovedì prossimo se ne discuterà nella conferenza unificata Stato-Regioni, e si preannuncia un dibattito rovente.
Ad onor del vero, il peso delle rinnovabili nelle bollette delle famiglie italiane è di 2,5 euro: è troppo, considerando che sono l'unica alternativa ai combustibili fossili (che non abbiamo e dobbiamo importare a prezzi record)?