Tratto da Ecologiae
Global Warming, ora si conosce il vero responsabile:l' UOMO
Sembra essere confermata la certezza che sia l’uomo il maggiore responsabile del Global Warming, il surriscaldamento terrestre che sta alterando il clima e la biodiversità, mettendo in pericolo l’esistenza di animali, piante e dell’uomo stesso. E’ quanto emerge da uno studio effettuato da un gruppo di scienziati, i cui dati saranno pubblicati in modo dettagliato solo nel prossimo rapporto sul clima delle Nazioni Unite.
Se le emissioni inquinanti e il rilascio nell’atmosfera di CO2 e gas serra continueranno con questo ritmo, iniziato a partire dalla seconda Rivoluzione Industriale e aumentato in modo vertiginoso negli ultimi decenni, entro la fine del secolo i livelli dei mari potrebbero aumentare di oltre un metro, causando tutti gli effetti già da tempo ipotizzati da studiosi ed esperti.
E la causa di tutto sembra essere proprio l’uomo. E’ questo in sintesi quanto emerge da un recente studio realizzato da un gruppo intergovernativo di oltre cento scienziati che per la prima volta trova la relazione, da sempre sospettata, tra l’attività umana e il Global Warming. Come si legge nella sintesi della relazione del progetto
Lo studio è tra i più autorevoli in fatto di cambiamenti climatici e di Global Warming, essendo stato realizzato dai massimi esperti del settore che, ricordiamo, nel 2007 hanno vinto il Premio Nobel per la pace, assieme ad Al Gore.E’ estremamente probabile che l’influenza umana sul clima ha determinato oltre la metà dell’aumento rilevato della temperatura terrestre media tra il 1951 e il 2010.
Gli scettici, o forse gli ottimisti, cercano di non dare ad esso troppa importanza, in quanto i dati emersi smentiscono gli studi effettuati finora, più rosei e meno allarmanti, ma il rapporto parla chiaro ed è il primo a provare che almeno il 95% delle cause del surriscaldamento terrestre è dovuto alle attività umane.
[Fonte: The New York Times]
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Tratto da QualEnergia
Il pendolo delle rinnovabili
Il panorama elettrico del nostro Paese è caratterizzato da una domanda in forte calo, centrali termoelettriche in eccesso e rinnovabili cresciute oltre ogni previsione.
Le fonti
rinnovabili impongono quindi un nuovo panorama nella produzione
elettrica nazionale. La sfida sempre più forte alle compagnie
elettriche. L’editoriale di Gianni Silvestrini per la rivista bimestrale
QualEnergia .
22 agosto 2013
I giochi si fanno seri. La radicale transizione energetica in atto in Italia e in altri Paesi va governata con intelligenza.
Ma per capire le prossime evoluzioni è utile un cenno storico ...
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