Medico oncologo ed ematologo, membro di Isde
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30 luglio 2019
Alcuni articoli di Patrizia gentili da Il Fatto Quotidiano
Medico oncologo ed ematologo, membro di Isde
15 agosto 2018
Osservatoriodiritti: Inquinamento ambientale: ecco cosa succede alla nostra salute
Inquinamento ambientale: ecco cosa succede alla nostra salute
Maggiori probabilità di ammalarsi di tumore. Patologie di ogni tipo in aumento. E i più colpiti sono soprattutto i bambini. Ecco che cosa provocano i vari tipi di inquinamento sulla salute in Italia
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07 ottobre 2014
Spezia Polis -Porto Tolle e le altre: sappiamo bene cos'è nocivo, anche senza contare i morti
Tratto da SpeziaPolis
Porto Tolle e le altre: sappiamo bene cos'è
nocivo, anche senza contare i morti
Porto Tolle e le altre: la pubblica incolumità prima del business
"In caso di conflitto tra due beni di rango costituzionale quali l'iniziativa economica ed il diritto alla salute, deve necessariamente prevalere il secondo".
Così è scritto nella sentenza con cui sono stati condannati i vertici Enel - Francesco Tatò e Paolo Scaroni - per la mala-gestione della centrale a olio combustibile di Porto Tolle che ha causato un disastro ambientale doloso.
Contrariamente a quanto cercano di fare coloro che contestano la validità scientifica delle stime di patologie e morti aggiuntive (vedi qui) - causate dalle maggiori emissioni dovute a violazioni e deroghe delle norme ambientali - il tribunale di Rovigo ha ritenuto che"agli imputati è stato contestato di avere, mediante l'emissione di sostanze inquinanti, cagionato un pericolo per la pubblica incolumità, consistente nel pericolo di insorgenza o di aggravamento di malattie respiratorie e cardiovascolari nella popolazione pediatrica tra O e 14 anni, dal 1998 al luglio 2009; con l'aggravante, dal 1998 al 31.12.2002, che il disastro avvenne, essendosi verificato, per i bambini tra O e 14 anni residenti nei comuni di Porto Tolle, Rosolina, Taglio di Po, Porto Viro, Ariano nel Polesine, Loreo, Mesola, Corbola e Coro, un aumento dei ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie".
La valenza scientifica degli studi epidemiologici deve essere sufficientemente coerente e non smentita da studi che dimostrino il contrario. Quanto basta, dunque. Anche perchè, ed è ciò che più importa, finalmente si è riconosciuto che le evidenze scientifiche che testimoniano della nocività di alcune produzioni e di alcuni agenti inquinanti - queste sì riconosciute e sostenute dalla comunità scientifica internazionale - sono di per sè sufficienti ad attestare"in applicazione dei principi stabiliti dalla sentenza Franzese, una volta rapportate ad eventi collettivi, le inferenze epidemiologiche possono reputarsi accreditate da un'alta probabilità logica o da un'elevata credibilità razionale nella misura in cui sono congruenti con i dati analizzati e non vengono smentite da ipotesi alternative."
"un collegamento eziologico fra remissione delle sostanze inquinanti prodotte dalla CTE di Porto Tolte {ossidi di zolfo, ossidi di azoto, polveri, particolato, metalli tra cui il vanadio) ed il pericolo di insorgenza o di aggravamento di malattie respiratorie (meglio elencate nel capo di imputazione) e cardiovascolari nella popolazione dell'area circostante, ed in particolare in quella pediatrica".La consulenza citata nella sentenza, e che avvalora questa tesi, è del 2007 ed era stata redatta da Lorenzo Tomatis, noto epidemiologo e oncologo impegnato nella prevenzione primaria (vedi qui) della cui scuola fa parte Paolo Crosignani, epidemiologo e perito che ha contato gli eccessi di patologie e morti sia a Porto Tolle sia a Vado Ligure.
Tomatis e le leggi scientifiche di copertura
Richiamando numerosi studi svolti a livello internazionale il dott. Tomatis aveva evidenziato che
"dagli anni '90 è emerso in modo incontrovertibile un ruolo causale dell'inquinamento atmosferico nell'aumento di frequenza di patologie cardio-circolatorie e respiratorie, sia acute che croniche. In particolare, determinante negli effetti negativi sulla salute è la parte più piccola del particolato atmosferico (e specialmente il PM10 e il PM2.5, ovvero le particelle di diametro inferiore ai 10 micron e ai 2,5 micron), derivante dalla condensazione nell'atmosfera di numerose sostanze generate dai processi di combustione, soprattutto di combustibili fossili (quale quella attuata nella CTE di Porto Tolle)."Tomatis già nel 2007 aveva confermato che "all'aumento dell'inquinamento, aumentano altresì le patologie respiratorie ed i decessi e ciò è assodato nella letteratura scientifica"
mentre un'altra consulenza (Di Marco e Maggiore) confermava che
"le particelle inferiori a 10 micron possono penetrare nell'organismo umano, assorbendo e portando con sé sostanze tossiche o cancerogene, così aggravando le malattie croniche come l'asma, la bronchite e l'enfisema, soprattutto nei soggetti più vulnerabili come gli anziani ed i bambini".E ancora l'Ing Arru, di Ispra, nel 2013 aggiunge agli effetti acuti gli effetti a lungo termine "osservabili dopo esposizioni di lunga durata ed a distanza di anni dall'inizio (aumento dell'incidenza di malattie respiratorie e cardiovascolari croniche, variazioni permanenti nella funzione respiratoria, tumore polmonare, mortalità respiratoria e cardiovascolare).
E ancora, dice
"il biossido di zolfo ha effetti sul metabolismo umano e, già a basse concentrazioni, è irritante per gli occhi, per la gola ed il tratto superiore delle vie respiratorie; a concentrazioni elevate, può dar luogo ad irritazioni delle mucose nasali, bronchiti e malattie polmonari; l'esposizione prolungata ad alcuni milligrammi al metro cubo di SO2 può indurre l'insorgere di faringiti, affaticamento e disturbi a carico dell'apparato sensorio. In presenza di nebbia, il biossido di zolfo, solubile in acqua, può penetrare più a fondo nell'apparato polmonare, inducendo patologie gravi quali la bronco costrizione, l'irritazione bronchiale e la bronchite acuta.Tutte queste valutazioni - considerate finalmente all'interno di un procedimento giudiziario, anche a prescindere dagli effetti puntuali dell'inquinamento nel contesto considerato - sono infine state accettate e sostenute anche ai livelli istituzionali più elevati. Alla fine del 2013 la IARC ha finalmente inserito lo smog tra le sostanze cancerogene certe e la UE ha infine accertato che prevenire le malattie - riducendo le emissioni inquinanti - è più economico che curarle. Che non è poco considerato che ogni anno circa 400.000 persone muoiono in Europa per l'inquinamento atmosferico (qui); che è tantissimo considerando che l'aumento delle patologie ambiente correlate - dei relativi costi - è proporzionale all'aumento dei profitti delle imprese che non fanno gli investimenti in MTD e manutenzioni (vedi qui).
Il monossido di azoto (NO) ha effetti dannosi sull'emoglobina; il biossido di azoto (NO2) è fortemente irritante per gli occhi, le mucose ed i polmoni; è responsabile di molteplici patologie dell'apparato respiratorie, quali bronchiti, allergie, irritazioni, edemi polmonari, soprattutto sui soggetti più esposti come i bambini e gli asmatici."
E comunque, oltre alle leggi scientifiche generali, ci sono poi circostanze di contesto che amplificano i danni causati dalle produzioni inquinanti:l'ubicazione in centro abitato (Vado Ligure e Spezia); la forza e direzione dei venti; l'inversione termica; barriere naturali che impediscono la dispersione degli inquinanti.
Tutte considerazioni che dovrebbero essere fatte in fase di autorizzazione iniziale e ri-considerate ad ogni rinnovo, chiedendo alle imprese di monitorare e ri-dimostrare la non-nocività dell'impianto e non - al contrario - pretendendo che i cittadini o i magistrati presentino il conto dei morti perchè si possa valutare se davvero è il caso di sospendere la produzione.
Peraltro, come previsto dalle stesse leggi vigenti citate nelle primissime pagine di ogni autorizzazione e disattese in quelle immeditamente successive (vedi qui).
Nel dubbio, vale sempre l'applicazione del principio di precauzione.
05 ottobre 2011
1)Bambini (+tutti noi) e inquinamento ambientale 2)Inquinamento ambientale, salute umana e alimentazione Congresso internazionale all’Università di Siena
Bambini (+tutti noi) e inquinamento ambientale
Stop alle sostanze neurotossiche nell´infanzia
“Difficilmente le nuove generazioni ci perdoneranno per questo suicidio ambientale” (Prof. Lorenzo Tomatis, 1929-2007)Oggi i bambini sono sottoposti al rischio dell’esposizione a più di 15 mila sostanze chimiche sintetiche, senza contare l’inquinamento dell’aria, il traffico, la contaminazione di acqua e cibo, le radiazioni (RF e EMF, radiofrequenze e campi elettromagnetici) e altre fonti sulle quali vi è ancora “dibattito”.

Non c´era una volta…
Se vuoi saperne di più leggi tutto su:
"Lettere dalla GERMANIA":
prima e seconda parte
Ne riportiamo le conclusioni:
Consapevolezza, lotta, speranza....
.....Nelle battaglie individuali quotidiane, questa della salute, per noi stessi e per le generazioni future, sarebbe da mettere in cima alla lista delle prioritá attraverso un modus operandi e vivendi, tradizionale e moderno allo stesso tempo.
Se siamo a questo punto di una degenerazione morale, ambientale e politica é dipeso da ciascuno di noi come attore, maggiore o minore, del sistema programmato ai piani alti (come sempre nei secoli).
Inquinamento ambientale, salute umana e alimentazione Congresso internazionale all’Università di Siena
Il convegno internazionale è organizzato dall’Ateneo senese in collaborazione con l’Università di Ferrara e il Ministero dell’Ambiente.
“Negli ultimi decenni, l’industrializzazione e la modernizzazione dello stile di vita hanno aumentato le specie e la quantità di agenti xenobiotici ai quali gli organismi viventi sono giornalmente esposti” – spiegano gli organizzatori del convegno, Concetta Gardi e Mario Comporti, docenti dell’Università di Siena, e Giuseppe Valacchi, professore dell’Università di Ferrara.
Facendo riferimento alle diverse fonti di inquinamento (fisico, chimico ed alimentare) e le malattie ad esse associate (COPD, tumore, sindrome metabolica, dermatiti etc) le tematiche saranno affrontate e discusse da un punto di vista biochimico, molecolare, clinico ed epidemiologico, per dare una visione completa della problematica, con i maggiori esponenti scientifici nel campo.
Il programma completo del congresso è on line all’indirizzo: http://www.oxyclubcalifornia.org/Siena2011/siena11.php.
La Cina irrigidisce i limiti di PM2.5
Pechino decide di irrigidire i livelli di PM2.5 permessi. Pericoloso inquinante, il particolato fine è presente in alta percentuale nell’aria del nord industriale della Cina(Rinnovabili.it) – La Cina inasprirà gli standard relativi all’inquinamento dell’aria concentrandosi anche su monitoraggi costanti che valuteranno attentamente i livelli delle sostanze dannose. In particolare verrà messo sotto indagine il PM2.5 (particolato fine), un fattore responsabile di malattie polmonari, attacchi cardiaci e della fastidiosa foschia atmosferica, che verrà aggiunto ad una lista di indicatori di qualità dell’aria non appena verrà compilata la revisione delle norme nazionali in fatto di smog.

26 marzo 2010
2010703/26 PATRIZIA GENTILINI :I tumori e Berlusconi. Qualche domanda per il premier
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Caro presidente Berlusconi, forse Lei, come tanti del resto, non ha ben chiaro il fatto che il cancro di cui indiscutibilmente si guarisce e che quindi nel 100% dei casi è sconfitto, è quello che NON è venuto! Questo è anche il cancro che ci risparmia il maggior peso di sofferenze personali, che anche Lei certamente ha provato essendone stato colpito, ma anche di di costi per la collettività. Se Lei, o chiunque altro decisore politico, desse finalmente ascolto a ciò che medici e ricercatori indipendenti da decenni affermano, in primis Lorenzo Tomatis, e finalmente si adottassero serie misure di prevenzione primaria, ovvero riduzione della esposizione delle popolazioni ai cancerogeni presenti ormai stabilmente non solo nel nostro habitat ma nel nostro stesso corpo e trasmessi dalla madre al feto, moltissimi tumori sarebbero evitati e quindi Lei (o chi per Lei) potrebbe davvero dire di avere contribuito a sconfiggere il cancro.
Ma come fare in concreto? Qualche consiglio potrà aiutarla.
Ecco dunque qualche suggerimento in proposito.
1) Sono oltre 50 i siti gravemente inquinati nel nostro Paese ed in attesa di bonifiche che non arrivano mai. Perchè non investire i tanti soldi raccolti dalle varie campagne contro il cancro in questo?
2) Lei sa che oltre 1.200.000 cittadini italiani hanno bevuto nel 2008 acqua contaminata da arsenico oltre il limite di legge di 10 microgrammi/litro grazie a deroghe? L’arsenico è un cancerogeno certo per l’uomo e non è che alzando con deroghe i limiti di legge la sua cancerogenicità diminuisce.
3) Lei sa che i controlli per diossine che escono dagli inceneritori vengono - per legge - eseguiti in regime di autocontrollo 3 volte all’anno per complessive 24 ore su 8.000 ore di funzionamento?
4) Lei sa che contro un limite per le diossine che l’Oms raccomanda per gli adulti di 2pg/kg un bambino di Brescia, residente nel sito contaminato della Caffaro ne ha assunto 1200 pg/kg/die con il latte materno, a Taranto 400 pg e in Toscana, in prossimità di un inceneritore circa 80?
5) Perché non si impegna a togliere gli assurdi incentivi alla combustione dei rifiuti (prassi già stigmatizzata dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici), che droga pesantemente il mercato ed impedisce il decollo di una corretta filiera di trattamento?
6) Sa che i rifiuti possono essere gestiti innanzitutto riducendoli e poi differenziandoli per riciclarli e recuperare materia senza alcun bisogno di ricorrere a processi di combustione nè a discariche, con creazione di posti di lavoro e benefici per la comunità tutta?
7) Sa che in Svezia, dove 30 anni fa sono stati vietati alcuni pesticidi, si registra una riduzione dell’incidenza dei linfomi?
8) E' a conoscenza del fatto che in Italia da 0 a 14 anni i linfomi crescono del 4.6% annuo vs una media europea dello 0.9% e che nel 2007 sono state distribuite sul suolo agricolo italiano 1534000 tonnellate di fitofarmaci?
9) Sa che il 57.3% dei 1123 campioni delle acque italiane è contaminato da pesticidi e che nel 36.6% dei casi si superano i limiti di legge?
10) è a conoscenza del fatto che i processi produttivi ed industriali possono essere riconvertiti in cicli chiusi in modo da ridurre drasticamente i quintali di cancerogeni che ogni anno riversiamo - a norma di legge - in aria ed acqua e di cui forse le sfugge l’entità?
Le riportiamo sotto una tabellina riassuntiva fatta con i dati ufficiali (fonte: http://www.eper.sinanet.apat.it/site/itIT/Registro_INES/Ricerca_per_inquinante/RicercaInquinanti.html) su alcuni degli inquinanti immessi “a norma di legge” in aria ed acqua in Italia nel 2005:
• Arsenico (As) e composti = 8.016,6 Kg
• Cadmio (Cd) e composti = 3.033,0 Kg
• Cromo (Cr) e composti = 140.026,6 Kg
• Nichel (Ni) e composti = 80.613,1 Kg
• Benzene, toluene, etilbenzene, xileni =715.567,4 Kg
• Mercurio (Hg) e composti = 3.887,1 Kg
• Piombo (Pb) e composti = 114.967,1
• Diossine (PCDD) + furani (PCDF) = 103,0 g\a
La lista è lunga, credo infinita, ma ci fermiamo qui.
L’articolo 32 della Costituzione - ancora in essere - riconosce la Salute come un diritto individuale ed un bene per la collettività.
Dando ascolto alle nostre voci Lei, presidente Berlusconi, farebbe il più grande regalo, ben più della sua eredità, ai sui figli e ai suoi nipoti.