
SALUTE PUBBLICA. EMISSIONI INDUSTRIALI: LA POLITICA DEVE INVERTIRE LA ROTTA
Il tema della salvaguardia dell'ambiente e della salute a Brindisi è arrivato al redde rationem.
A dicembre si sono conclusi i lavori di un tavolo tecnico convocato dal
Sindaco, dal Presidente del Consiglio Comunale e dal consigliere
Salvatore Brigante.
Il tavolo tecnico ha steso una relazione con analisi e proposte. Tra queste tre fondamentali:
1) non si può continuare a vivere su un sito gravemente inquinato, bisogna avviare le bonifiche;
2) si devono ridurre le emissioni complessive delle attività industriali;
3) non si può continuare a fare a meno del monitoraggio in continuo ai camini.
A fine dicembre ed all’inizio del nuovo anno, sono stati pubblicati
due studi su riviste scientifiche internazionali che riguardano
Brindisi.
Il primo, realizzato da ricercatori del CNR di Lecce e Pisa e della
locale ASL, analizza le malformazioni congenite nel capoluogo che
risultano, dal 2000 al 2010 più alte del 17% della media europea mentre
quelle cardiache più elevate di circa il 49%.
Il secondo, relativo al periodo 2001-2007 rileva eccessi di ricoveri
per malattie cerebrovascolari, cardiache e respiratorie quando aumenta
la concentrazione di specifici inquinanti atmosferici (pur nel rispetto
dei limiti di legge). La ricerca, anch’essa condotta da ricercatori del
CNR di Lecce e Pisa, mostra anche una associazione più forte nei giorni
in cui i venti tengono l'abitato sottovento rispetto all'area
industriale.
Cos'altro si deve aspettare per concordare un piano di progressiva
riduzione delle emissioni industriali in atmosfera?
E' di questi giorni
la notizia che si intende riattivare la Piattaforma di trattamento di
rifiuti pericolosi con inceneritore di rifiuti industriali e ospedalieri
(35.000 T/annue, energia prodotta 1,4MW). Un impianto che ha già
operato fino al 2007 e che vedrà convergere a Brindisi rifiuti di quella
tipologia da tutta Italia.
Come si possono autorizzare altri impianti senza valutare lo stato
attuale dei suoli e delle popolazioni circostanti? La ricerca di
diossine e metalli pesanti intorno ad un inceneritore industriale è
d'obbligo. Così come quella di alcune malattie tipiche di quegli
impianti nei quartieri più vicini.
Una mappatura della salute dovrebbe essere fatta prima di ogni
ulteriore concessione......
E' tempo che alle parole seguano i fatti.
Ass. Salute Pubblica
Brindisi, 30/1/2013