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Comunicato del 14 Dicembre 2021 di Uniti per la Salute ODV
Nell’ udienza odierna nel processo per disastro colposo sono stati ascoltati due consulenti per le parti civili.
Il prof Emilio Gianicolo attualmente docente presso l’università di Mainz (Facoltà di Medicina e nell’ambito del Master Internazionale di Epidemiologia), consulente per WWF e Uniti per la Salute ODV , nella sua relazione depositata e illustrata in aula ha innanzitutto evidenziato gli studi sugli effetti sanitari dovuti all’inquinamento atmosferico, in particolare alla combustione di materiali fossili e di carbone.Inoltre avendo a disposizione due indagini condotte sul campo, si possa ritenere che i risultati che esse esprimono rappresentano una forte evidenza di danno alla salute delle popolazioni più esposte, tanto in termini di ricoveri quanto in termini di decessi per patologie correlate.
L’ing. Fabio Ferranti dell’Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale nella sua relazione depositata e illustrata ha evidenziato come nelle attività di controllo sia emersa una generale sottovalutazione da parte del gestore degli obblighi connessi al rispetto dell’autorizzazione.
Inoltre si è soffermato sul sistema di monitoraggio delle emissioni illustrandone le funzionalità, le caratteristiche e criticità sottolineando che la particolare attenzione per la taratura del sistema di monitoraggio risultava quanto mai necessaria per la centrale in esame, considerandone la portata e il profilo emissivo definito rilevante rispetto alle altre centrali termoelettriche soprattutto per gli ossidi di zolfo , valore più elevato rispetto agli altri impianti .
E’ stato sottolineato l’impatto del deposito di carbone scoperto ( 42.000 m2 con capacità di 300000 m3) e gli impatti potenzialmente nocivi sulla salute delle persone residenti nell’area limitrofa alla centrale e all’ambiente circostante.
Uniti per la Salute ODV
Tratto da Ivg
Questa mattina in aula la consulenza dell'epidemiologo Emilio Gianicolo
Savona. “Miglioramento della qualità dell’aria tra il 2012 e il 2005. Riduzione significativa dei ricoveri ospedalieri per malattie cardiovascolari e infarti del miocardio. Il rischio di malattia ischemica è 5 volte maggiore in seguito a esposizione a emissioni della centrale a carbonerispetto all’atmosfera inquinata da altre fonti”.
E’ quanto riferito in aula durante la presentazione della prima parte della relazione dell’epidemiologo Emilio Gianicolo, docente all’università di Mainz, esposta questa mattina in aula nell’ambito del processo a carico di Tirreno Power per il quale sono imputati 26 persone, tra vertici e dirigenti dell’azienda, rinviati a giudizio per disastro ambientale e sanitario colposo.
Prima di presentare e analizzare i punti di forza e di debolezza degli studi presenti in letteratura relativi alla zona di Vado Ligure il consulente chiamato in aula oggi ricorda i giorni del “grande smog” di Londra nel 1952 quando ci fu un incremento delle concentrazioni di anidride solforosa nell’atmosfera con conseguenze sulla salute. “Le fonti di inquinamento – precisa – sono il traffico autoveicolare, i combustibili fossili e la combustione di gas naturale.
Si differenzia tra effetti a breve termine (a distanza da pochi giorni dal picco di inquinamento) e a lungo termine (dopo anni dall’inizio dell’esposizione stessa). “In alcuni casi gli effetti si sovrappongono e in altri differiscono: “Per quanto riguarda il breve periodo – spiega il consulente – si verifica l’insorgenza o l’aggravamento di sintomi respiratori come l’asma, sul lungo si riscontrano sintomi respiratori cronici come la bronchite cronica”.
Il consulente pone l’attenzione anche sulla mortalità: “L’esposizione a inquinamento per tanto tempo determina un’accelerata della probabilità di decesso e del ricovero, viene anticipata l’età degli eventi stessi”.
Secondo lo studio Crosignani-Franceschi condotto per la Procura l’aumento dei ricoveri è del 48% per malattie respiratorie. Sopra i 15 anni la mortalità per malattie respiratorie è aumentata del 32% e per quelle cardiovascolari del 15%.
Il Cnr ha poi fatto un altro studio suddiviso per sesso. L’aumento della mortalità generale è stimato al 49%. Nel dettaglio per tumore è del 59% per gli uomini e del 30% per le donne; sistema respiratorio rispettivamente del 39% e 59%.
“A Vado Ligure gli studi hanno mostrato che l’inquinamento abbia provocato i danni alla salute in termini di decessi e di ricoveri”, ha concluso il consulente.
Tratto da Uomini liberi
Oggi importante udienza del processo Tirreno Power con i Consulenti delle parti civili (ovvero delle associazioni di cittadini):