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31 maggio 2007

2007 06 02 - RACCOLTA FIRME AL GABBIANO DI SAVONA

Il giorno 2 giugno saremo presenti al Gabbiano per raccogliere firme: vieni anche tu a firmare e porta o manda i tuoi amici!

2007 05 31 - oltre 5000 firme in meno di 1 mese

dal 2 maggio, sereata all'Aurora di Valleggia, sono state racciolte oltre 5000 firme: un traguardo considerevole. Però non ci fermiamo qui: continuiamo a raccogliere firme, e continuiamo a raccogliere collaboratori ed iscritti. Chi lo desidera è caldamente invitato a mettersi in contatto con noi, a far parte della nostra associazione.

2007 05 19 - Chi è Tirreno Power


La Storia
Tirreno Power S.p.A. nasce a seguito della riorganizzazione del mercato italiano dell’energia elettrica, avviata con il Decreto legislativo n. 79 del 16 marzo 1999, in attuazione della direttiva 96/92 CE.
Il 12 novembre 2002, la società consortile costituita al 50% da Energia Italiana S.p.A. e EblAcea S.p.A., ha ottenuto dall’Autorità per l’Energia e il Gas il diritto di acquistare la terza GenCo Enel, denominata Interpower S.p.A.
Nel gennaio 2003, Interpower S.p.A. diventa quindi Tirreno Power S.p.A.

2007 05 19 - Il sostegno del sindaco di Quiliano, Nicola Isetta

2007 05 28 - Centrali a Carbone + radioattive delle nucleari

non sapevamo:

che una centrale a carbone ha un impatto radioattivo per il territorio circostante superiore ad una centrale atomica (tra le altre fonti si cita il documento dell’esercito USA allegato e reperibile su:

http://www.cecer.army.mil/td/tips/browse/publications.cfm?action=find&pubcat=&pickoptioncategory=all&sortby=title&top=1&txt=security

e digitando su:

energy trends and their implications for u.s. army installations

non avevamo e non abbiamo tuttora notizia:

di rilevatori di radioattività nel territorio intorno alla centrale di Vado. Le centrali nucleari sono sistematicamente monitorate e non ci spieghiamo perché ciò non avvenga per la centrale a carbone che ha, secondo i documenti allegati, un maggiore impatto radioattivo.

non sapevamo:

che le enormi quantità di ceneri (quanto radioattive?) vengono usate nei cementifici per l’edilizia (200.000 tonnellate annue!)

2007 05 09 - I Medici contro la centrale di Vado

2007 05 04 - Registrazione Pubblica della Associazione

in questa data viene effettuata presso l'Agenzia delle Entrate di Savona l'Associazione di Volontariato "Uniti Per La Salute", gli organi direttivi, lo statuto.

I primi articoli dello statuto sono:

ASSOCIAZIONE “UNITI PER LA SALUTE”

STATUTO

Art. 1 - Costituzione
1. E costituita l'Associazione di volontariato denominata “UNITI PER LA SALUTE” che in seguito sarà denominata anche l'associazione. Tale associazione è costituita ai sensi della legge 266/91 e della legge regionale 15/92 e persegue il fine esclusivo della solidarietà sociale, umana, civile e culturale.
2. L'associazione ha sede in piazza della Chiesa 6 – Valleggia – comune di Quiliano.

Art. 2 -Principi
1. L'associazione è apartitica e si atterrà ai seguenti principi: assenza del fine di lucro, democraticità della struttura, elettività, gratuità delle cariche associative, gratuità delle prestazioni fornite dagli aderenti (salvo il rimborso delle spese anticipate dal socio in nome e per conto dell'associazione), i quali svolgono la propria attività in modo personale e spontaneo.
2. Ai sensi della suddetta democraticità della struttura, tutti gli organi sociali (consiglio direttivo, collegio dei revisori, ecc.) vengono eletti esclusivamente e liberamente dall'Assemblea ordinaria dei soci; le cariche all'interno dei suddetti organi sociali (presidente, vicepresidente, ecc.) vengono attribuite dal rispettivo organo.
3. La durata dell'associazione è illimitata.
4. Il Consiglio Direttivo può trasferire la sede nell'ambito della stessa città o di altre città, nonché istituire sedi e sezioni distaccate anche in altre città della Regione, senza necessità di una deliberazione dell'Assemblea.

Art. 3 - Scopi e finalità
1. L'associazione non ha fini di lucro, si avvale in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali volontarie gratuite dei propri aderenti e persegue fini di solidarietà sociale,civile e cultu¬rale come di seguito specificato:
Promuovere e sostenere iniziative, attività ed interventi compresa l’informazione finalizzati al miglioramento di vita e di salute dei cittadini del territorio comunale e provinciale connessi in modo specifico ai problemi di salvaguardia e tutela riferibili all’impatto ambientale delle attività del territorio ed in particolare della centrale termoelettrica di Vado Ligure-Quiliano.
Promuovere e sostenere iniziative sociali, culturali , sanitarie e scientifiche che vadano nella direzione di una maggiore consapevolezza della sensibilità ambientale, anche in collaborazione con altre associazioni o gruppi di cittadini che perseguano gli stessi obiettivi.
Sviluppare dibattiti, forme di impegno civile e confronti con le istituzioni connessi con gli obiettivi sopra elencati.

Art. 4 - Aderenti dell' associazione
\. Possono aderire all'organizzazione, oltre ai fondatori, tutti i cittadini che dichiarano di accettare lo statuto e le finalità educative e che si impegnano ad operare per il loro conseguimento. Gli aderenti hanno tutti parità di diritti e doveri e tanto agli aderenti donne quanto agli uomini sono garantite pari opportunità.
2. Il numero è illimitato.

(.....)

2007 05 02 - 600 persone all'SMS Aurora di Valleggia per la prima serata di UnitiPerLaSalute


Inaspettatamente si è raccolta una folla superiore ad ogni previsione per ascoltare le motivazioni della costituzione dell'associazione e la prima relazione importante "Una Proposta Indecente" presentata dal dott. Paolo Franceschi, pneumologo della ASL di Savona.
L'associazione ha anche presentato il testo della petizione da inviare alle istituzioni, con le firme dei cittadini.
Durante la serata sono state raccolte oltre 600 firme.

2007 03 23 - nascita del comitato spontaneo "Uniti Per La Salute"

un gruppo di volontari si è riunito per la prima volta per discutere sulla richiesta di ampliamento della centrale "Tirreno Power" di Quiliano-Vado di un ulteriore gruppo a carbone della potenza di 460 Mw: il gruppo ha convenuto di svolgere una funzione di approfondimento conoscitivo dello stato attuale e futuro rispetto allo stato dell'ambiente e delle implicazioni sanitarie correlate alla presenza della centrale ed inoltre analizzare l'impatto di un suo eventuale ampliamento.
Si è deciso di:
- costituirsi come associazione
- collaborare in stretto contatto con le istituzioni e la popolazione
- organizzare una serata di informazione

03 maggio 2007

Ma se alla rabbia del momento si aggiunge la nostra razionalità forse non tutto è perduto.
Tutti assieme pretendiamo dalle nostre amministrazioni che siano finalmente in prima linea per evitare il potenziamento e che vi mettano tutta la determinazione e lucidità necessarie perchè la posta in gioco è alta: la tutela del nostro bene più prezioso il futuro dei nostri figli e di un sano ambiente di vita.
Saremo al loro fianco, con tutte le nostre forze , solo se faranno qualcosa di concreto .Noi comunque andremo avanti .Ma soppratutto tutti noi dovremmo passarci la voce e trasmettere il messaggio che
L' AMPLIAMENTO NON PUO' E NON DEVE PASSARE PERCHE' I CITTADINI NON LO VOGLIONO .

Ricordiamoci poi che IL PROBLEMA DEGLI INQUINANTI NON RIGUARDA SOLO QUILIANO E VADO MA SICURAMENTE SAVONA LE ALBISSOLE ,BERGEGGI ,SPOTORNO NOLI, E LA VAL BORMIDA.......
Siamo tutti sulla stessa barca sta a noi remare tutti nella stessa direzione
Ci stiamo organizzando ,sicuramente coordinandoci con altre realtà associative sul territorio, per cercare di fare fronte comune contro il potenziamento ed abbiamo bisogno di tutti voi .Vi faremo sapere al più presto le idee scaturite.

Comunicato Stampa del Dottor Paolo Franceschi


Quando la spudoratezza non ha limiti.

Gli amministratori di Vado, Quiliano e Regione, con il loro comportamento assai discutibile, hanno preparato il terreno affinchè si potesse realizzare l’ autorizzazione all’ ampliamento della centrale a carbone di Vado Ligure.
Mi stupisce assai che gli stessi, oggi, preannuncino una strenua opposizione ad un progetto che hanno favorito in ogni maniera, anzi direi che provo vergogna per loro; ma so anche che questa vergogna domani si sarà già tramutata in rabbia.
Hanno dimostrato ancora una volta che il denaro domina il mondo, lo rende schiavo, sottomette alle sue leggi la salute ed il benessere delle popolazioni, il futuro dei bambini, il diritto di vivere in un mondo dove l’ aria sia respirabile, per gli affari e i guadagni, enormi, di pochi.
Le osservazioni contrarie presentate dai Comuni di Vado e Quiliano erano molto deboli, di facciata, quelle della Regione sembravano un vademecum su come ottenere un parere favorevole riproponendo il progetto presentato purchè si apportassero piccole variazioni del tutto insignificanti, premettendo che si concordava sostanzialmente con il progetto dal punto di vista dei dati riportati di sostenibilità ambientale e sanitaria.
Io ho più volte sostenuto pubblicamente che il progetto in questione nascondeva falsità macroscopiche e pericolosissime, che sarebbe stato facile smascherare con un azione più decisa, ma rimasi inascoltato dalle istituzioni, spesso con l’ obiettivo di mettere in dubbio la correttezza dei miei studi e dei dati che dimostravo, come avvenne a Valleggia in occasione di un incontro con la popolazione, in cui un assessore regionale disse di non concordare proprio su quei dati che costituiscono il tallone d’ Achille del progetto oggi approvato, mentre questo signore avrebbe fatto meglio ad ascoltare, approfondire, cercare di capire e farne tesoro.
La giunta comunale di Quiliano, alla mia consulenza, che smascherava le debolezze del progetto, rendendolo veramente impresentabile agli occhi di qualunque commissione tecnica, preferì una consulenza di tre paginette che tacevano i problemi di fondo. (Chi fosse interessato può rifarsi alla mia consulenza che fu fatta propria dal Sindaco Marengo del Comune di Spotorno, purtroppo estraneo per competenza territoriale ad esprimere giudizi di rilevanza politico-amministrativa ma unico ad avere il coraggio di rivolgersi ad un tecnico indipendente).
Infine gli studi di IST Genova e ARPAL realizzati dalla amministrazione regionale hanno contribuito a diffondere una falsa sensazione di tranquillità sulle condizioni sanitarie ed ambientali della nostra provincia, pretendendo di dimostrare fatti che per la loro natura quegli studi non potevano assolutamente fare.
Una opposizione così morbida al progetto di ampliamento di fatto equivaleva ad un consenso, e oggi, con sommo dispiacere, ne vediamo i risultati.

Vergogna!

Dottor Paolo Franceschi
Medico Chirurgo
Specialista Pneumologo, Savona