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16 febbraio 2022

Comunicato del 15 febbraio 2022 di Uniti per la Salute

 Uniti Per La Salute ODV

Associazione di Volontariato

15.02.2022



Il legale di Uniti per la Salute  al consulente della difesa Loppi: lei critica i risultati delle indagini epidemiologiche dell'accusa ma le faccio notare che complessivamente sei autonome linee di indagine  convergono nei medesimi risultati. Il consulente della difesa ha risposto: mi ero posto anch'io questa domanda...

Come ribadito nei precedenti comunicati, la nostra associazione da ormai 15 anni persegue con  impegno, serietà e senza posizioni ideologiche  la finalità di tutela della salute nel nostro territorio e per  questo riteniamo  naturale  e legittimo che le difese dei 26 imputati si adoperino per tentare di smantellare le accuse.
Nella udienza di oggi è stata la volta del consulente dell'azienda  Stefano  Loppi che ha concluso la sua esposizione iniziata nella scorsa udienza, incentrata prevalentemente  sulle presunte criticità dello studio sui licheni dei consulenti tecnici del Pubblico Ministero.
Ricordiamo che in una precedente udienza, il Consulente del PM dott Scarselli aveva evidenziato come tra la prima indagine fatta a centrale funzionante e la seconda dopo quattro anni dalla chiusura  emergessero notevoli e significativi miglioramenti nella flora lichenica (come noto indice della salute ambientale di un territorio).
Del resto già l'indagine sull'ambiente lichenico  eseguita per conto della stessa azienda proprietaria della centrale da “Strategie ambientali” con la centrale a carbone in funzione aveva evidenziato forti criticità .Si cita la puntuale nota dell’illustre prof Tamino dell’università di Padova su questo biomonitoraggio che parla di “ un forte inquinamento antropico della zona, causato, se non esclusivamente, sicuramente in parte rilevante dalla centrale di Vado Ligure”. Si precisa che la nota completa si può trovare sul sito del Ministero dell'Ambiente.

Durante la sua esposizione il Consulente delle difese ha espresso dubbi sulla qualità delle indagini del Consulenti del PM “ le mappe prodotte risultano estremamente carenti dal punto di vista teorico e concettuale. Eppure tali mappe, della cui qualità ed incertezza e dunque affidabilità nulla è dato sapere, costituiranno al base per l'indagine epidemiologica” Peraltro, lo studio Cesi 2012, assunto dal consulente delle difese quale studio modello, presenta le medesime, presunte, problematiche metodologiche che il CT delle difese aveva rilevato nei confronti dello studio Scarselli.
In sede di controesame il nostro legale  ha evidenziato come l'indagine epidemiologica si sia basata anche sui modelli di ricaduta forniti  dal dipartimento di Fisica dell’Atmosfera dell’Università di Genova che , guarda caso, coincidevano con  le mappe degli studi del dott Scarselli (consulente del PM) . E, guarda caso, proprio in quelle aree nell'indagine epidemiologica ordinata dalla Procura della Repubblica, le tipologie dei problemi di salute riscontrati erano compatibili con le emissioni di una centrale a carbone. E guarda ancora il caso, lo studio di coorte effettuato cal CNR (massimo ente di ricerca italiano) ha di fatto confermato,sottolineando  anzi che che nei 12 comuni considerati, nelle aree a maggiore esposizione a inquinanti sono stati riscontrati eccessi di mortalità per tutte le cause (sia uomini che donne) del 49%, con punte del 90% per malattie dell’apparato respiratorio negli uomini. In definitiva, complessivamente sei autonome linee di indagine che convergono nei medesimi risultati.
A questa contestazione il Consulente delle difese  non ha saputo fornire a nostro avviso una risposta esaustiva sul piano scientifico ammettendo che egli stesso si era posto la medesima domanda.

A nostro parere quindi, le sei autorevoli conferme succitate, peraltro già esposte in aula dagli autori, depongono in modo assolutamente inconfutabile  sulla qualità e attendibilità dello studio sui licheni della Pubblica Accusa.

 

UPLS

09 febbraio 2022

RAINEWS La tutela dell'Ambiente entra in Costituzione, c'è il sì definitivo della Camera

 Tratto da Rainews

Montecitorio

La tutela dell'Ambiente entra in Costituzione, c'è il sì definitivo della Camera

Passa la proposta di legge che modifica in tal senso gli articoli 9 e 41 della Carta. Il Senato aveva approvato con la maggioranza dei due terzi lo scorso 3 novembre, di conseguenza entra subito in vigore e non è sottoponibile a referendum


L'Aula della Camera ha definitivamente approvato la proposta di legge costituzionale con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti. L'articolo 9 afferma il valore primario di tutelare la casa in cui viviamo, sancisce il diritto a un ambiente salubre; l'articolo 41 ci dice che l'iniziativa privata economica resta libera, ma non deve danneggiare e non deve essere a detrimento della salute e dell'ambiente da Rainews

La tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi entra in Costituzione. L'Aula della Camera ha definitivamente approvato la proposta di legge costituzionale che modifica in tal senso due articoli della Carta, il 9 e il 41.  Il testo, alla seconda lettura alla Camera, è passato a Montecitorio con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti. Il Senato lo aveva approvato con la maggioranza dei due terzi lo scorso 3 novembre. Di conseguenza, entra subito in vigore e non è sottoponibile a referendum.

Cingolani: "E' una giornata epocale"

"Credo che oggi sia una giornata epocale, ne sono molto contento come cittadino …. Ma come Governo aggiungo che stiamo facendo uno sforzo enorme sul Pnrr, la transizione ecologica è un po' questo: riuscire a fare una grande trasformazione che deceleri il riscaldamento, che freni certi eventi avversi a livello meteorologico, mantenendo la sostenibilità sociale". Così il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, a pochi minuti dal voto di Montecitorio. "E' una sfida nella sfida - ha osservato incontrando la stampa alla Camera - ma tutte queste cose, però, sono previste dalla Costituzione: il lavoro, la società, i diritti delle nuove generazioni e l'ambiente. E questo ci dovrebbe anche concettualmente facilitare molto il lavoro".

"Ho sostenuto con grande convinzione questa conquista - ha affermato - ma devo dare atto che è il frutto di un lavoro che viene da lontano e ringrazio il Parlamento". Cingolani ha peraltro puntualizzato: "Il Governo crede assolutamente in questo cambiamento".  Guardando alle modifiche introdotte alla Costituzione, agli articoli 9 e 41, ha osservato: "L'articolo 9 afferma il valore primario di tutelare la casa in cui viviamo, sancisce il diritto a un ambiente salubre. Molti Paesi del mondo hanno già fatto questa operazione e si tratta di un passaggio assolutamente necessario per un Paese come l'Italia che comunque sta guidando la trasformazione verso la sostenibilità. Ora aggiungiamo ambiente, biodiversità, ecosistema per le future generazioni, e la tutela degli animali. Mentre l'articolo 41 ci dice che l'iniziativa privata economica resta libera, ma è scritto 'nero su bianco' sulla Costituzione che non deve danneggiare e non deve essere a detrimento della salute e dell'ambiente".

Orlando: poche lettere cambiano la gerarchia dei beni da tutelare

"La tutela dell'ambiente diventa principio costituzionale. La difesa del pianeta diventa la premessa alla piena realizzazione della persona. L'uomo, anche nella nostra Carta, riconosce che sono necessari limiti alla propria azione, pena la catastrofe. Poche lettere cambiano la gerarchia dei beni da tutelare. Un fatto importante, molto importante. Non un vincolo ma una condizione ed insieme un obbiettivo per la vita sociale ed economica". Così Andrea Orlando, ministro del Lavoro, commenta sui social l'ok definitivo alla riforma della Costituzione.

Wwf: primo importantissimo passo

"Il WWF accoglie con estrema soddisfazione la notizia della votazione favorevole della Camera sulla riforma degli articoli 9 e 41 della Costituzione che ritiene debbano essere il presupposto di un intervento organico per adeguare strumenti normativi vigenti a tutela della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali.  Da oggi, con la modifica all'art. 9 della Costituzione, la tutela dell'ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali "anche nell'interesse delle future generazioni" entrano di diritto tra i principi fondamentali della nostra Repubblica. E' quanto si legge in una nota del Wwf.

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01 febbraio 2022

COMUNICATO DI UNITI PER LA SALUTE 1 FEBBRAIO 2022

                       Uniti Per La Salute ODV

Associazione di Volontariato
01.02.2022
Con veramente molta apprensione stiamo seguendo il processo per disastro ambientale e sanitario relativo alla centrale di Vado Ligure nel contesto del quale abbiamo ascoltato le vive  e dirette testimonianze non solo dai qualificati consulenti della Procura, ma anche da scienziati di enti prestigiosi e indipendenti come il CNR, esiti di approfonditi studi  dove si è evidenziato che nei 12 comuni considerati, nelle aree a maggiore esposizione a inquinanti sono stati riscontrati eccessi di mortalità per tutte le cause (sia uomini che donne) del 49%, con punte del 90% per malattie dell’apparato respiratorio negli uomini. 

Come ben noto e crediamo riconosciuto, la nostra associazione da ormai 15 anni persegue con  impegno, serietà e senza posizioni ideologiche  la finalità di tutela della salute nel nostro territorio e per  questo riteniamo assolutamente logico  e legittimo che le difese dei 26 imputati si adoperino per tentare di smantellare le accuse.
Tuttavia di fronte alle affermazioni apparse sui media odierni, ci sembra doveroso, dare una informazione ai cittadini sempre nello spirito di una seria e ponderata valutazione.
Per quanto riguarda l'udienza  odierna, in tribunale abbiamo ascoltato dal consulente delle difese obiezioni alle metodologie utilizzate dai CTP del Pubblico Ministero  relative ai modelli diffusionali delle emissioni della centrale Tirreno Power e delle aree di ricaduta degli inquinanti. 
Tutte queste obiezioni  a nostro avviso sono apparse francamente generiche e obiettivamente inconsistenti. 
Basti quanto emerso nel controesame del Pubblico Ministero in cui si è ammesso come l'oscuro modello di diffusione delle emissioni proposto dal consulente delle difese non è affatto preferibile a quello invece utilizzato dai CTU del PM, che è stato elaborato dal Dipartimento di Fisica dell’Atmosfera dell’Università di Genova.
Sempre il consulente della difesa ha poi indicato come possibile fonte emissiva alternativa (alla centrale) quella del porto, senza considerare che i CTU dell'accusa hanno svolto uno specifico approfondimento sul tema.

Ma soprattutto è opportuno evidenziare che lo stesso consulente della difesa, dopo aver disquisito per oltre un'ora di "logica generale" delle mappe di esposizione in funzione dell'epidemiologia  e di presunta inidoneità dei modelli ambientali applicati dai CTU del PM all'indagine epidemiologica, ha ammesso di non avere al suo attivo neppure uno studio di modellistica ambientale applicata all’epidemiologia, cioè proprio il tema di cui ha trattato nella sua audizione di oggi.
L'udienza è poi proseguita con  altro consulente delle difese che  ultimerà la sua esposizione, dedicata ai licheni, nella prossima sessione del 15 febbraio.
Ritenendolo un nostro preciso dovere nei confronti dei cittadini, continueremo a seguire con impegno le varie fasi del processo in corso per offrire la più adeguata informazione pubblica.

                   UNITI PER LA SALUTE ODV