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15 aprile 2022

UNITI PER LA SALUTE ODV AUGURA UNA SERENA PASQUA 2022


BUONA PASQUA 2022
DA UNITI PER LA SALUTE ODV

Buona Pasqua, con l'augurio che questa Giorno
possa rinnovare in tutti noi la fiducia 
e la speranza.
“Auguri di buona Pasqua a tutti quelli che sperano in un mondo migliore e...  si prodigano  per realizzarlo.
Buona Pasqua a coloro che ,come noi, continuano a ritenere che le istanze dei cittadini dovrebbero avere una grande importanza nelle scelte sui territori e sull'ambiente e che la tutela della salute sia fondamentale.
Buona Pasqua a chi da anni collabora con noi.
Buona Pasqua ai molti nostri amici speciali
Buona Pasqua a tutti i lettori del nostro blog 
                      ed agli amici di Facebook
Auspichiamo che questa Pasqua porti a tutti
serenità  e...speranza nel futuro.



UNITI PER LA SALUTE ODV 
AUGURA UNA SERENA PASQUA 
A TUTTI

12 aprile 2022

Uniti per la Salute: "Per la difesa oltre un milione di tonnellate di carbone l'anno non influivano sulla qualità dell'aria"

 Tratto da Savona News 

Processo Tirreno Power, Uniti per la Salute: "Per la difesa oltre un milione di tonnellate di carbone l'anno non influivano sulla qualità dell'aria"


Ascoltato ancora il consulente della difesa e, per le parti civili, il legale di Wwf


Nuova giornata di udienze per il processo per "disastro sanitario e ambientale" in cui è coinvolta Tirreno Power e 26 tra suoi dirigenti e amministratori.

"E' stato ancora una volta ascoltato il consulente delle difese, ing. Giovanni Micheloni, che ha così terminato la sua lunghissima esposizione nella quale, nel corso di ben tre udienze, si è diffuso nella trattazione di diversi e svariati argomenti dalla meteorologia alla sanità pubblica, dalla chimica dei metalli alla fisica dell'atmosfera all'epidemiologia" scrive in una nota l'associazione Uniti per la Salute.

"Così continua la teoria dei numerosi consulenti delle difese che cercano di contestare l'impianto accusatorio fondato sulle perizie scientifiche dei consulenti della pubblica accusa e autorevolmente avvalorato dall'importante studio di coorte del CNR" scrivono ancora.

"Dopo l'esposizione del consulente della difesa - racconta la nota - c'è stato il controesame del Pubblico Ministero che entrando nel vivo degli argomenti esposti dal consulente della difesa ne ha significativamente contestato diversi aspetti. Quindi per le parti civili l'avvocato Marco Casellato, legale di WWF".

"Per parte nostra - continuano quindi dall'associazione - nella lunga esposizione del consulente ing. Micheloni abbiamo anche dovuto ascoltare che secondo le sue teorie, le emissioni della centrale (ricordiamo ben oltre un milione di tonnellate di carbone bruciate all'anno) non avrebbero influito sulla qualità dell'aria".

"Va bene che di questi tempi si sente dire di tutto e su tutto, ma questa affermazione ha dolorosamente colpito la nostra sensibilità e a nostro parere anche un elementare senso logico - attaccano da Uniti per la Salute - D'altronde, dopo aver distribuito 'patenti' di inattendibilità ai consulenti epidemiologi della Procura e agli studiosi del CNR, l'Ingegnere Micheloni (se non erriamo laureato in ingegneria civile ergotecnica) ha infine ammesso di non avere al proprio attivo neppure uno studio o una pubblicazione in materia di epidemiologia".

"Ribadiamo quindi il nostro interesse diretto alla vicenda processuale che tocca sul vivo la sensibilità e le preoccupazioni di una intera comunità" conclude la nota.

06 aprile 2022

Appello di Isde: «Non vengano innalzati i limiti elettromagnetici»

 Tratto da Il cambiamento 

L'appello di Isde: «Non vengano innalzati i limiti elettromagnetici»

«Chiediamo con forza alla Commissione Industria

 del Senato e a tutti i Parlamentari di dare voce 

alla ricerca e alla scienza, e non alle ragioni del

 potere economico, 

L'appello di Isde: «Non vengano innalzati i limiti elettromagnetici»

mettendo al primo posto la salute dei cittadini: i 

limiti elettromagnetici non vanno alzati»: questo l'appello lanciato da Isde, Associazione Medici per l'Ambiente.

L'appello di Isde: «Non vengano innalzati i limiti elettromagnetici»

«Chiediamo con forza alla Commissione Industria del Senato e a tutti i Parlamentari di dare voce alla ricerca e alla scienza, e non alle ragioni del potere economico, mettendo al primo posto la salute dei cittadini: i limiti elettromagnetici non vanno alzati»: questo l'appello lanciato da Isde, Associazione Medici per l'Ambiente.

«Sono stati presentati alla X Commissione Industria del Senato una serie di emendamenti al DDL “Concorrenza” (A.S. 2469) che riguardano, fra le varie cose, i limiti di esposizione della popolazione, con proposte di innalzamento fino a 61 V/m contro l’attuale valore di attenzione di 6 V/m; la soppressione del criterio della minimizzazione tra gli strumenti a disposizione dei Comuni e la eliminazione del concetto di siti sensibili - scrive Isde in una nota - Lo studio del Politecnico di Milano, realizzato per conto di Assotelecomunicazioni, ha stimato, in presenza degli attuali limiti, la necessità di 27.900 interventi aggiuntivi, sia in termini di reingegnerizzazione di siti esistenti, sia di siti nuovi, con un esborso incrementale per questo motivo di circa 4 miliardi di euro a carico degli operatori radiomobili».

«Nessuna ragione tecnica o economica può giustificare un rischio di salute per la popolazione e la biodiversità - prosegue l'associazione - Innalzare il limite portandolo a 61 V/m, significa ignorare le ragioni sanitarie che dimostrano la presenza di effetti biologici non termici, anche molto gravi, fino a forme tumorali, causati dalle frequenze già in uso. Evidenze che fotografa anche l’ultima ricerca Health impact of 5G dell’Istituto Ramazzini pubblicata dal Servizio di Ricerca del Parlamento Europeo. Per questo chiediamo con forza alla Commissione Industria del Senato e ai parlamentari tutti di dare voce alla ricerca e alla scienza, e non alle ragioni del potere economico, mettendo al primo posto la salute dei cittadini».

Comunicato di UNITI PER LA SALUTE ODV del 5 Aprile 2022

 Uniti Per La Salute ODV

Associazione di Volontariato

05.04.2022

 

Sorprendente e paradossale la tesi del consulente della difesa: una delle più grandi centrali a carbone del Paese non avrebbe influito sulla qualità dell'aria

 

Oggi nell'aula magna del tribunale di Savona e stato ascoltato il consulente delle difese ing. Giovanni Micheloni che ha continuato la sua esposizione iniziata nella scorsa udienza e che terminerà presumibilmente nella prossima: una lunghissima esposizione che ha spaziato dai problemi sanitari alla fisica dell'atmosfera, dall'epidemiologia all'impiantistica, nell'intento (a nostro avviso, andato a vuoto) di smontare le gravi accuse di disastro ambientale e sanitario a carico di 26 funzionari e dirigenti della centrale termoelettrica di Vado Quiliano. Il tentativo del consulente di dimostrare con le sue tesi di come la centrale non avrebbe influito sulla qualità dell'aria esprime un punto di vista piuttosto singolare visto che siamo in presenza di una delle più grandi centrali a carbone d'Italia, che ha funzionato sino al 2014 con tecnologie obsolete.

 

Bisognerebbe a questo punto ricordare le mappe di ricaduta degli inquinanti forniti dal dipartimento di Fisica dell’Atmosfera dell’Università di Genova che coincidono con le mappe degli studi del consulente del PM ( proprio in quelle aree nell'indagine epidemiologica ordinata dalla Procura della Repubblica, le tipologie dei problemi di salute riscontrati sono compatibili con le emissioni di una centrale a carbone) e le evidenze emerse nelle indagini di biomonitoraggio lichenico che restituiscono un quadro significativo sull'inquinamento del territorio.Si ricorda che un altro consulente sempre delle difese, il prof. Loppi, ha ammesso che il biomonitoraggio lichenico è stata una scelta ragionevole e giustificata.

 

Riteniamo in ogni caso le tesi esposte dal consulente della difesa non scalfiscanominimamente quanto emerso finora nel processo, cioè le importanti perizie dei consulenti del PM e lo studio di coorte effettuato dal CNR (massimo ente di ricerca italiano che ne ha anche ottenuto la dignità di pubblicazione su prestigiosa rivista scientifica internazionale) che le ha di fatto confermate, sottolineando anzi che che nei 12 comuni considerati, nelle aree a maggiore esposizione a inquinanti sono stati riscontrati eccessi di mortalità per tutte le cause (sia uomini che donne) del 49%, con punte del 90% per malattie dell’apparato respiratorio negli uomini. .

 

Da parte nostra di semplici cittadini ci limitiamo a considerare alcuni dati :

 

-lo stesso consulente Micheloni ha ammesso valori nelle concentrazioni di Biossido di zolfo emesse al camino di 350-400 mg /Nm3 (quando ricordiamo che il limite massimo previsto dal BREF europeo del 2006 era di 200, essendo il range consentito dalle migliori tecniche disponibili 20-200).

 

- ci risulta anche anche che oltre a SO2 , NO2, CO, CO2 la combustione del carbone emette sostanze quali mercurio, arsenico, nichel, cadmio, piombo, cromo ecc.

 

- quanto alle polveri sottili, ricordiamo che il prof. Gilli, altro consulente delle difese, ha riconosciuto in udienza precedente, la rilevante maggiore pericolosità del particolato PM 2,5 proveniente da centrali a carbone rispetto alle polveri sottili provenienti da altre fonti (combustione delle biomasse, traffico stradale ecc.) su cui il consulente Micheloni ha ripetutamente, e del tutto impropriamente, richiamato l'attenzione.

 

Da quanto ci risulta si era in presenza di un utilizzo di carbone vicino alle 4.000 tonnellate giornaliere che corrisponderebbero a ben 4 treni merci da 1000 tonnellate ciascuno di carbone bruciato ogni giorno in pieno centro abitato. Riteniamo si possa infatti considerare centro abitato una larga fascia di costa e relativo entroterra dove noi viviamo e respiriamo.