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31 maggio 2005

2009/05/31 "Eco balle di Paolo Rabitti"

Tratto da www.lafeltrinelli.it

Eco balle di Paolo Rabitti
Paolo Rabitti è ingegnere e urbanista. Docente universitario, ricercatore, consulente di diversi enti pubblici. Ma soprattutto, negli ultimi quindici anni, consulente tecnico delle Procure in alcuni dei più delicati casi del Paese, dal Petrolchimico di Marghera, per conto del pm Felice Casson, al processo Enel di Porto Tolle, dal Petrolchimico di Brindisi alla causa per l'inquinamento da Ddt del Lago Maggiore.
Le sue relazioni tecniche per la Procura di Napoli sono un fulcro dell'accusa nel processo al presidente della regione Campania e ai vertici dell'lmpregilo. Qui spiega le tare, i sotterfugi, perché gli impianti di trattamento rifiuti della Campania non hanno mai funzionato a dovere, i metodi usati per aggirare la legge. E i meccanismi che bloccano le soluzioni sul nascere, che hanno devastato l'immagine dell'Italia all'estero. E ancora chi ci guadagna. E perché. E come, forse, riuscire a uscirne. Un documento che inchioderà tutti alle proprie responsabilità. L'eccezionale testimonianza di un ingegnere che con le sue consulenze ha aiutato le Procure di mezza Italia a svelare i retroscena degli affari più loschi nello smaltimento dei rifiuti e nell'inquinamento ambientale.

29 maggio 2005

2010/05/30 EMEP:Osservatorio sugli inventari delle emissioni / TIRRENO POWER: LE RAGIONI DEL NO!!!!!!!!ALL'AMPLIAMENTO"

Ricordate il nostro post del 2009/03/08

" TIRRENO POWER: LE RAGIONI DEL NO!!!!! ALL'AMPLIAMENTO"


L'immagine mostra evidenti emissioni dalla ciminiera dei due gruppi funzionanti a carbone. Sicuramente suddette emissioni non sono un toccasana per la nostra salute. Come documentato da numerosi studi medici e dalla letteratura scientifica la combustione del carbone produce:oltre a co2,anidride solforosa,ossisi di azoto,ossido di carbonio ,le famigerate polveri sottili,idrocarburi incomposti e.........Sempre secondo la letteratura medica queste sostanze hanno effetti dannosi sulla salute ,provocando aumenti delle malattie respiratorie e del cancro.
Vi linkiamo l'articolo integrale del 2009 che è molto utile per avere un'immagine reale dell'inquinamento sul nostro territorio nel 2006 .Leggi tratto da Emep.Il sito è


Ritorniamo a parlare di " EMEP".
La Convenzione sul lungo raggio atmosferico transfrontaliero (LRTAP), firmato nel 1979, è uno degli strumenti centrali per la protezione del nostro ambiente.
Essa stabilisce un quadro generale per la cooperazione e le azioni finalizzate a ridurre l'impatto dell'inquinamento atmosferico per avviare un processo di negoziazione di azioni concrete per il controllo delle emissioni di inquinanti atmosferiche attraverso protocolli giuridicamente vincolanti.
In questo processo, l'obiettivo principale del programma EMEP è quello di fornire regolarmente i governi ,ai sensi della convenzione , informazioni scientifiche a sostegno per lo sviluppo e la valutazione dei protocolli internazionali sulla riduzione delle emissioni
Il programma si basa su tre elementi principali: (1) raccolta diemissione dei dati, (2) le misurazioni della qualità dell'aria e delle precipitazioni e (3) modellizzazione atmosferica di trasporto e deposizione di inquinamento di aria. Attraverso la combinazione di questi tre elementi, l'EMEP produce regolarmente relazioni sulle emissioni, le concentrazioni e le deposizioni di inquinanti atmosferici, la quantità e la rilevanza di flussi transfrontalieri e relativi ai superamenti dei carichi critici e livelli soglia.

Eccovi l'aggiornamento

Vi riproponiamo ora i valori relativi al 2006 con affiancati i valori del 2010

Nell' Immagine 1 relativa al 2006 avevamo
In questa immagine di google map inerente
NOX Ossidi d'azoto avevamo un valore molto alto il terzo in valore assoluto 7544,03 Mg cellula rossa maggiore del 80%.
Il più alto a livello italiano era 8791,41Mg
Noi siamo ,il quadratino rosso
la cellula 73/34
Per quanto riguarda il valore relativo al 2010 sempre sul sito
Emep,troviamo il valore di 7650 Mg,
il valore massimo si ha a Civitavecchia
Cell: 81/34 (IT)
Highest emission value: 15428.87 Mg
Immagine 2
L'Immagine 2 è sempre relativa al 2006
In questa immagine avevamo mo naturalmente
ancora un valore rosso.
Le emissioni sono relative a NH3 ammoniaca. Anche qui avevamo nel 2006 un valore maggiore del l'80% : un valore di ammoniaca di 17,7 Mg,il secondo più alto a livello nazionale .
Guardiamo ora il valore relativo al 2010
Il valore relativo alla nostra cellula
Cell: 73/34 (IT) è
Emission value: 103.32 Mg
Questa volta il valore è giallo perchè la cellula Cell: 81/34 (Civitavecchia vedi centrale a "carbone pulito".......) ha "Highest emission value: 208.39 Mg
e ci ha superati però il nostro valore è comunque notevolmente incrementato da 17,7 Mg a 103,32 . (Collegamento al sito rel. anno 2010)
Immagine 3
Immagine 3
La terza mappa si riferisce
a CO .Emissioni di ossido di carbonio .Anche qui avevamo nel 2006 cellula rossa con emissioni pari a 3100,41 Mg
Cosa troviamo nel 2010 ?
Il valore di CO relativo al 2010 è 3356,75 Mg leggermente incrementato.
Anche in questo caso il massimo valore si ha a Civitavecchia
Collegamento al sito relativo all 'anno 2010




Immagine 4
Immagine 4

Per quanto riguarda l'
NMVOC dicansi composti organici volatili avevamo una casella gialla con valori quindi tra il 40% e il 60% Sempre per le emissioni del 2006 avevamo un valore di 495,27 Mg
mentre
per il 2010 abbiamo invece 472,26 Mg
una leggera diminuzione
il valore massimo lo troviamo sempre a Civitavecchia
Cell: 81/34 (IT)

Immagine 5
Immagine 5

Per quanto riguardava gli SOX ossidi di zolfo avevamo una cella verde minore quindi del 40% ma comunque con un valore molto elevato di inquinanti 6205,69 Mg.
Il valore relativo al 2010 è finalmente minore 2268,69





Per trovare questi valori abbiamo cliccato su
Nazione Italia
Anno 2006 e anno 2010
S1-combustione di energia e delle industrie di trasformazione
Parliamo infine ... delle PM 2,5

Andando a riverificare i valori ci siamo accorti che avevamo tralasciato "le famigerate Pm 2,5 "che lo scorso anno non avevamo preso in considerazione e sul nostro territorio non risultano ad oggi (secondo noi ma non solo ......secondo noi),adeguatamente misurate.
Ecco i valori delle PM 2,5 relativi al 2006
avevamo cellula rossa con valore Cell: 73/34 (IT)
Emission value: 55.29 Mg

Ed ora il valore relativo al 2010 abbiamo cellula gialla poichè siamo stati superati da CIVITAVECCHIA Cell: 81/34 (IT)
Highest emission value: 526.67 Mg

ma il nostro valore relativo al 2010 è comunque decisamente aumentato
Cell: 73/34 (IT)
Emission value: 261.14 Mg
avevamo 55.29 Mg nel 2006 ed ora nel 2010 abbiamo 261.14 Mg

Considerazioni di" Uniti per la Salute"

In conclusione ecco perchè ogni volta che aggiungiamo un tassello alle nostre conoscenze la nostra preoccupazione aumenta e ,come cittadini e genitori garanti della salute dei nostri figli,riteniamo sempre più indispensabile che sia finalmente monitorata la situazione effettiva presente ,prima di eventuali ulteriori ipoteche sul futuro del nostro territorio e sulla salute dei cittadini gravitanti intorno ad impianti così inquinanti.


Le mappe sopra esposte ne sono la prova evidente.

Eravamo già nel 2006, prima dell'avvio del nuovo gruppo a metano ,in posizione assai problematica per quanto riguarda gli inquinanti NOX ossidi azoto, NH3 ammoniaca, CO ossido di carbonio , NMVOC composti organici volatili e SOX ossidi di zolfo........
E' per noi di grande preoccupazione " il conoscere " come siamo posizionati adesso nel 2010 dopo l'avvio del turbogas e l'inevitabile invecchiamento dei due gruppi a carbone non adeguati ,nella configurazione attuale , alle miglior tecnologie disponibili.

Inoltre ci crea parecchio turbamento il vedere quello che è successo a Civitavecchia con la messa in funzione del nuovo gruppo a "carbone pulito....".talmente pulito che le emissioni sono ulteriormente schizzate in alto .
Aumentando la quantità di carbone bruciato aumenta inevitabilmente la mole degli inquinanti. CIVITAVECCHIA DOCET ......

E le pm 2,5 ...... nel 2010 sul nostro territorio ,con il nuovo gruppo turbogas avviato, sono ,dai dati su riportati, aumentate con tutte le inevitabili problematiche (che gli studi medici internazionali ,hanno messo in luce)connesse per la salute dei cittadini.
Ed è ora più che mai indispensabile che la salute dei cittadini sia adeguatamente salvaguardata e tutelata .
Neppure, la seppur grave crisi economica, può essere un alibi per portare avanti posizioni di evidente forzatura sugli equilibri del nostro territorio già penalizzato
da decine di anni di combustione del carbone.
La miglior cura delle malattie è ,come molto saggiamente diceva" l'Esimio e Lungimirante Professor Tomatis Presidente dell'ISDE" nella prevenzione, nel far in modo che diminuiscano le cause che le generano

.....E la prevenzione non la si ottiene certo con un nuovo gruppo a carbone!!!!!!!!

Vorremmo terminare con un' immagine più eloquente di molte parole.......
"OCCHIO ALLA CARTINA DELLA LIGURIA ".


E' tratta da "Piano di risanamento e tutela della qualità dell'aria 2006" della Regione Liguria.
Non abbiamo altri commenti da fare se non l'invito ad osservarla molto molto attentamente.
A pag 126 del medesimo documento la Regione Liguria ci informa che" la combustione nell'industria dell'energia e quindi la centrale termoelettrica è la prioritaria responsabile delle emissioni di NOX
(68,3%) PM10(34,9%) SOX(89,7%)e di COv(37,9%)"


14 maggio 2005

2009/05/14"Buone in pratica! La relazione di Patrizia Gentilini alla Conferenza ISDE"

Tratto da Blogolandia

Buone in pratica! La relazione di Patrizia Gentilini alla Conferenza ISDE

Relazione tenuta alla Conferenza Programmatica ISDE Italia
3/5 aprile Salsomaggiore (Pr)

Patrizia Gentilini

“Parlare di “Buone Pratiche” mi riporta immediatamente alla mente i tempi dei “fioretti”, ovvero di quelle buone intenzioni che, in una infanzia ormai lontana, costellavano alcuni periodi specifici dell’anno: la Quaresima, l’attesa del Natale, l’avvicinarsi di qualche ricorrenza…. momenti in cui era raccomandabile e presumibilmente vantaggioso essere- o quanto meno apparire- più buoni e virtuosi.

Così ,parlare di “Buone Pratiche”, se da un lato ha il buon sapore delle cose antiche, dall’altro mi è sempre apparso qualcosa di posticcio, fatto tanto per fare, uno dei tanti fiori all’ occhiello che ogni tanto fa comodo indossare.

Questa sensazione è, a mio avviso, ancor più vera, se riferito alle Pubbliche Amministrazioni che, specie in periodo pre-elettorale, si fregiano di praticare comportamenti virtuosi per promuovere la propria immagine e guadagnarsi magari qualche merito.

Tanto per rimanere nel paragone floreale le Buone Pratiche, in questo caso, appaiono come discrete gardenie all’occhiello, ma, ancor più spesso, somigliano a ghirlande di vistosi girasoli… quasi a nascondere le toppe del vestito per fare dimenticare agli sventurati cittadini le troppe marachelle combinate. Fortunatamente però non sempre le cose stanno in questo modo e le Buone Pratiche possono anche essere non estemporanei abbellimenti di un vestito ormai irrimediabilmente fuori moda, ma i piccoli frutti di una pianta dimenticata ma che lentamente sta radicandosi.

Questa pianta che sta sempre più fortunatamente “infestando ” il nostro tempo trova le proprie radici in una visione del mondo che è antitetica a quella che fino ad ora è andata per la maggiore, ovvero la filosofia della crescita senza limiti e di un PIL senza confini.

Questa innovativa filosofia della decrescita e del BIL ( Benessere Interno Lordo), al posto del PIL (Prodotto Interno Lordo) si trova, a mio avviso, magistralmente espressa nel bellissimo discorso di Robert Kennedy del 18 marzo 1968 che di seguito riporto:

“Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jpnes, nè i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo. Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.

Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.

Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi.

Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani.

Orbene filosofia del BIL l’ho trovata pienamente espressa nell’Associazione dei Comuni Virtuosi che ho avuto la fortuna di conoscere da vicino per aver partecipato al loro convegno il 14 febbraio 2009 a Melpignano.

Questa esperienza è stata senza dubbio per me un “fulmine a ciel sereno”, direi un innamoramento a prima vista e forse non poteva essere altrimenti, visto la data!

Ma perché tanta simpatia e tanto entusiasmo ha suscitato in me questo incontro? Perché di norma sono chiamata da comitati, associazioni, cittadini che si contrappongono alle proprie amministrazioni, viceversa conoscere realtà in cui si è creato un feeling quasi perfetto fra cittadini ed amministratori mi ha aperto il cuore: il sodalizio che si crea vincente e la “ barchetta del Buon Governo” , anche se fragile, di certo arriva in porto.se tutti remano nella stessa direzione.

Questa Associazione è fatta da Comuni piccoli ma decisi, che hanno imboccato la strada a senso unico del BIL e gli amministratori che governano con fantasia, impegno ed ingegno stanno inaugurando una nuova fase della Politica, fatta di Buon Senso e Buone Pratiche, ovvero di scelte virtuose compiute all’ insegna della decrescita, dell’ equilibrio, della speranza, del futuro.

In questo ambito quindi le Buone Pratiche sono passi che – anche se piccoli- vanno in una direzione ben chiara e precisa : quella di concretizzare il motto:

”un altro modo è possibile”…

Le “Buone Pratiche” non sono quindi più azioni isolate, singole, volte a porre rimedio a “macchia di leopardo” ai problemi del nostro tempo, senza volere però incidere sul modello di fondo che governa il sistema, ma, viceversa, azioni coordinate e ad ampio raggio, legate dal filo rosso della filosofia del BIL e che coniugano i vari aspetti del nostro vivere, dal risparmio energetico ai trasporti, dalla mobilità ai rifiuti.

E’ ormai chiaro, almeno per me, che non ci può essere una azione virtuosa in un campo e non in un altro, e se non c’è una visione d’insieme ed obiettivi comuni. Inoltre solo se il Comune dà per primo il buon esempio, agendo proprio sulla “macchina comunale”, potrà sperare di acquisire autorevolezza, fiducia, consenso fra i suoi cittadini ed ottenere da loro quella collaborazione e quei cambiamenti indispensabili se davvero si vuol cambiare rotta.

Il bello è che avviarsi sulla strada del BIL non solo è possibile, ma è anche economicamente conveniente, socialmente utile, personalmente divertente…

Le esperienze concrete ed i progetti realizzati sono già tanti e nel sito sinteticamente riportate.

Per concludere, fra le altre Buone Pratiche, vorrei dare un consiglio ai Comuni Virtuosi: ricordando il detto “uomo avvisato mezzo salvato”, credo che un Comune virtuoso non possa trascurare di fornire ai propri cittadini una adeguata informazione, intendo ovviamente una informazione che vada nella direzione di svegliare le coscienze e non di “distrarle” ulteriormente, una informazione indipendente e scientificamente corretta, merce ormai sempre più rara nel nostro paese. Qualche esempio potrà aiutare.

E’ inverosimile ad es. che si parli- come è stato fatto nel corso di un telegiornale serale nel marzo scorso - del rischio infettivo del telefonino e non dei rischi ben più gravi, ormai riconosciuti dalla letteratura scientifica indipendente, quali l’incremento del rischio di tumori cerebrali e neurinoma; è indispensabile ed urgente fornire ai genitori, agli insegnanti e a tutti i cittadini adeguate informazioni circa l’utilizzo di cordless, telefonini ecc. specie per l’ uso che ne fanno bambini ed adolescenti.

Un altro esempio riguarda l’uso dei pesticidi che in Italia continua inesorabilmente a crescere: da dati ufficiali ISTAT del 12/02/2009 risulta che dal 2006 al 2007 l’incremento è stato del 3% e per ogni ettaro vengono distribuite 5.6 Kg di sostanze chimiche.

Pochi sanno che in Svezia, dove dagli anni 70 è stato drasticamente ridotto l’uso di erbicidi /pesticidi, si sta registrando- in controtendenza con quanto si verifica negli altri paesi “sviluppati” una diminuzione nell’ incidenza di linfomi Non Hodgkin ed in un recente articolo a questo proposito Lennart Hardell ( “Pesticides, soft tissue sarcomas, and Non Hodgkin Lymphoma – historical aspects on the precautionary principle in cancer prevention” Acta Oncologica 2008; 47: 347-54) attribuisce proprio alle misure a suo tempo adottate di Prevenzione Primaria questo miglioramento nella salute della popolazione.

La Prevenzione Primaria, ovvero l’adottare misure di protezione della salute pubblica attraverso l’ eliminazione o quanto meno la riduzione ad esposizioni tossiche e nocive è vincente e non più rinviabile.

Conoscenza scientifica indipendente ed informazione corretta sono le “gambe” su cui cammina la Prevenzione Primaria. Dobbiamo con decisione ed a tutti i livelli diffondere una cultura di maggior rispetto e tutela della nostra “casa comune”. In questo campo siamo ancora terribilmente arretrati: i delitti contro l’ambiente non vengono percepiti come tali e tanto meno adeguatamente puniti; si stigmatizza - giustamente – chi sporca per terra ma non lo si fa parimenti con chi getta veleni invisibili persistenti ( magari a “norma di legge”), bioaccumulabili, tossici e cancerogeni nell’aria, nell’acqua, nella terra…. veleni che poi ci ritroviamo nel piatto, nel bicchiere, nei polmoni e nel latte che le mamme danno ai loro bambini.

La Prevenzione Primaria non ha “controindicazioni” se non per le tasche di chi teme di vedere calare i propri profitti, la Prevenzione Primaria è quanto di più democratico esista perché protegge tutti: giovani e vecchi, ricchi e poveri, protegge i cittadini di oggi e quelli di domani, non è un aggravio per l’economia, anzi si calcola che per ogni Euro investito per ridurre l’ inquinamento ci siano 10 Euro risparmiati…

Informazione “di qualità” e Prevenzione Primaria non possono mancare nella “bisaccia” dei Comuni Virtuosi e Lorenzo Tomatis, che per tutta la vita ha contrastato un un miope e avido consumismo che ignora ogni responsabilità nei confronti delle generazioni future e che ha portato a un orrendo stravolgimento dei rapporti con il resto del vivente” e che ha instacabilmente affermato la priorità della salute e della vita, non può non essere un punto di riferimento per chi segue la strada del BIL o, meglio ancora, il “Santo Patrono” dei Comuni Virtuosi.