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31 agosto 2023

Marco Grondacci : Incidente al rigassificatore di Panigaglia: quante emissioni di gas dall’impianto con quali rischi?

Tratto da Note di Grondacci 

Incidente al rigassificatore di Panigaglia: quante emissioni di gas dall’impianto con quali rischi? 

L’incidente al rigassificatore con la fiammata vista in tutto il golfo di Spezia hanno sollevato il tema delle emissioni fuggitive di metano dall’impianto perché dalla combinazione tra queste emissioni e un fulmine particolarmente potente che si è sprigionata la fiamma.

Il punto critico al di là della capacità dei tecnici di GNL Italia che nessuno vuole mettere in discussione è proprio che non sono chiare le quantità di emissioni anomale di gas da impianti come quello in discussione come pure più in generale dal ciclo del rigassificatore sia quelli a terra e tanto più quelli galleggianti come quello che vogliono installare a Vado, ma anche più semplicemente dalle navi che trasportano il gnl agli impianti di rigassificazione o di ricarica per le navi con motori a gnl.

Non è il sottoscritto a porre la questione ma autorevoli studi di Ispra (istituto ricerche del Ministero dell’Ambiente), l’Agenzia Internazionale dell’Energia, studi ufficiali a livello Europeo e perfino una risoluzione del Parlamento UE

Non solo ma se andiamo ad analizzare l’AIA (come faccio nell’ultima parte del post che segue) recentemente approvata (giugno 2023) ma anche quella precedente del 2008 non solo si ammettono le emissioni di gas, anche per ragioni di protocolli tecnici di gestione dell’impianto, ma non esistono limiti quantitativi prescritti a tali emissioni più o meno fuggitive o anomale. 

Una delle domande inespresse è non conoscendo le quantità precise di emissioni di gas dall’impianto quali impatto quest’ultimo può produrre su ambiente e salute dei residenti nelle zone limitrofe a volte poche centinaia di metri in linea d’aria? Questione mai affrontata d’altronde l’unico strumento amministrativo per farlo lo avevano in mano i Sindaci di Portovenere di questi anni quanto meno dal 2008 ed è il Parere igienico sanitario che ha proprio la funzione di valutare l’impatto sulla salute pubblica del ciclo di gestione dell’impianto in questione. 

 

Vediamoli questi studi per poi analizzare cosa dice sul punto emissioni di metano l'AIA del 2023 al rigassificatore di Panigaglia…..

LA RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

Molto significativa è anche la Risoluzione del Parlamento europeo del 21 ottobre 2021 (QUI) sulla strategia dell'UE per ridurre le emissioni di metano.  La Risoluzione parte da un documento ufficiale: la relazione «Net Zero by 2050: A Roadmap for the Global Energy Sector» (Azzeramento delle emissioni nette entro il 2050: una tabella di marcia per il settore globale dell'energia) dell'Agenzia internazionale per l'energia. Secondo la relazione, in uno scenario di azzeramento delle emissioni nette, le emissioni di metano generate dai combustibili fossili dovrebbero essere ridotte del 75 % tra il 2020 e il 2030.

In particolare la Risoluzione afferma testualmente che il Parlamento UE sottolinea come: "la produzione e il trasporto di gas naturale liquefatto non solo sono estremamente inefficienti, se si considerano le perdite di energia dovute alla liquefazione e al raffreddamento, ma contribuiscono anche ad aumentare in maniera esponenziale le emissioni di metano del settore del petrolio e del gas; prende atto con preoccupazione dell'utilizzo del gas naturale liquefatto come combustibile per i trasporti marittimi;...".


IL RAPPORTO TRA EMISSIONI FUGGITIVE DI METANO E PREVENZIONE INCIDENTI AI SENSI DELLA NORMATIVA SEVESO

Nel post di ieri (QUI) scritto in relazione alla non chiara informazione data in relazione all’incidente che cito all’inizio del post sollevavo anche una questione a mio avviso significativa e che si lega alla questione delle emissioni discontinue di metano poste però in relazioni ad eventi naturali come appunto il fulmine abbattutosi l’altro giorno sull’impianto.

La questione deriva dal fatto che l’incidente in questione rientra (per fortuna questa volta solo potenzialmente) tra quelli definiti, secondo la Direttiva Presidenza Consiglio dei Ministri del 7 dicembre 2022 QUI) eventi NaTech (Natural Hazard Triggering Technological Disasters). Si tratta di incidenti tecnologici come incendi, esplosioni e rilasci tossici che possono verificarsi all’interno di complessi industriali a seguito di eventi calamitosi di origine naturale. 

Ebbene la Direttiva a pagina 14 (allegato 1) così concludeva: “i Rapporti di Sicurezza o le analisi di rischio possono contenere uno o più eventi generati da cause naturali (i cosiddetti eventi NaTech).

Ora se andiamo a vedere quanto pubblicato (QUIsul sito della Prefettura spezzina vediamo che sono riprodotti due documenti fondamentali per l’informazione del pubblico: 

1. La Notifica: documento nel quale sono descritti anche gli scenari incidentali possibili

2. Il Piano di emergenza esterno: fondamentale per far capire cosa rischia la popolazione e soprattutto cosa deve fare in caso di incidente. 

Premesso che non risulta pubblicato il Rapporto di Sicurezza, comunque dai suddetti due documenti che fanno riferimento al Rapporto di Sicurezza emerge che non è considerato uno scenario incidentale del tipo NaTech o comunque che si riconduca all’evento accaduto l’altro giorno nel sito del rigassificatore di Panigaglia.….

Qui l’articolo integrale 



Marco Grondacci : La nuova legge 103/2023all’articolo 9-bis

 tratto da Note di  Marco Grondacci 

Limiti ai poteri di ordinanza sanitaria e ambientali per gli impianti dichiarati di interesse strategico nazionale

La nuova legge 103/2023all’articolo 9-bis, oltre ad introdurre modifiche alla norma che ha introdotto uno scudo penale per gli inquinatori (QUI) ha introdotto una norma ulteriore che limita fortemente i poteri di ordinanza dei Sindaci in materia ambientale e sanitaria in relazione ad attività e/o imprese dichiarate di interesse strategico nazionale.  

LA DICHIARAZIONE DI INTERESSE STRATEGICO NAZIONALE

La norma di riferimento è l’articolo 1 della legge 231/2012 (QUI) per cui la dichiarazione avviene con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, ma in realtà ci sono altre norme che dichiarano le imprese di interesse strategico nazionale come la legge 35/2012 (articolo 57QUI) per tutte le varie tipologie di depositi energetici ma anche oleodotti e impianti di estrazione per la geotermia.

Quanto sopra avendo come riferimento le norme quadro:

1. Legge 443/2001: Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici QUI;

2. lettera i) comma 7 articolo 1 legge 239 del 2004 per cui è compito dello Stato tra l’altro: “i) l'individuazione delle infrastrutture e degli insediamenti strategici, ai sensi della legge 21 dicembre 2001, n. 443, e del decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190 (abrogata ora vedi DLgs 36/2023 ndr.), al fine di garantire la sicurezza strategica, ivi inclusa quella degli  approvvigionamenti energetici e del relativo utilizzo, il contenimento dei costi dell'approvvigionamento energetico del Paese, lo sviluppo delle tecnologie innovative per la generazione di energia elettrica e l'adeguamento della strategia nazionale a quella comunitaria per le infrastrutture energetiche;” QUI.

Ormai l’interesse strategico nazionale è applicabile anche ad altri impianti energetici come i rigassificatori sottoposti a procedura commissariale e addirittura recentemente è stato esteso anche ai programmi di investimento esteri (QUI) e alla c.d. aree di interesse strategico nazionale (QUI).

Il tutto con una discrezionalità assoluta in mano alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e ai Commissari da essa nominati. 


COSA DICE LA NUOVA NORMA DELLA LEGGE 

Il comma 6 articolo 9bis della legge 103/2023 prevede che:

6. Al fine di assicurare il bilanciamento tra le esigenze di continuità dell'attività produttiva e quelle di salvaguardia dell'occupazione e tutela della sicurezza sul luogo di lavoro, della salute, dell'ambiente, dell'incolumità pubblica e della sicurezza urbana, é ammessa l'adozione dei provvedimenti di cui all'articolo 217 del testo unico delle leggi sanitarie, di cui al regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, ovvero agli articoli 50, comma 5, e 54, comma 4, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, incidenti sull'operatività di stabilimenti industriali o parti di essi dichiarati di interesse strategico nazionale ai sensi dell'articolo 1 del decreto-legge 3 dicembre 2012, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 dicembre 2012, n. 231, in relazione ai quali sia stata rilasciata un'autorizzazione integrata ambientale ai sensi dell'articolo 29-sexies del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152,  esclusivamente quando ricorrono le condizioni di cui all'articolo 29-decies, comma 10, del medesimo decreto legislativo n. 152 del 2006 ovvero in presenza di situazioni di pericolo ulteriori rispetto a quelle ordinariamente collegate allo svolgimento dell'attività produttiva in conformità all'autorizzazione integrata ambientale. Le disposizioni di cui al primo periodo si applicano anche in caso di riesame e di rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale ai sensi dell'articolo 29-octies del citato decreto legislativo n. 152 del 2006 e di prosecuzione dell'attività ai sensi del comma 11 del medesimo articolo 29-octies”.

 

 

ANALISI CRITICA DELLA NUOVA NORMA SUO POTERI DI ORDINANZA PER GLI IMPIANTI DI INTERESSE STRATEGICO NAZIONALE

Quindi i poteri di ordinanza si applicano solo nel caso di violazione di prescrizioni che possano produrre situazioni di danno o pericolo per la salute pubblica (appunto comma 10 articolo 29-decies del DLgs 152/2006), appare un chiaro tentativo di depotenziare questo strumento di prevenzione dei Sindaci visto che la violazione delle prescrizioni non è di certo l’unico caso di produzione di pericolo per la salute pubblica e visto che in caso di violazione delle prescrizioni sussiste comunque una procedura molto rigorosa per far rientrare l’impianto in dette prescrizioni (vedi comma 9 articolo 29-decies DLgs 152/2006 QUI); non solo ma il comma 7 articolo 29-quater(QUI) permette al Sindaco di chiedere la revisione della autorizzazione in caso si manifestano problematiche ambientali e sanitarie. 

In conclusione, questa nuova norma da un lato è inutile in relazione al caso di violazione di prescrizioni visto che esistono già il 29-decies e il 29-quater sopra ricordati, mentre dall’altro impedisce di usare l’ordinanza in altri casi in cui pur essendoci una autorizzazione con prescrizioni si crea comunque una situazione di pericolo per la salute pubblica magari anche perché le prescrizioni non sono adeguate.

CONTRODEDUZIONI DELLO STUDIO TERRA SRL per il RIGASSIFICATORE di Piombino…..

 Tratto da Regione  Toscana.it


        CONTRODEDUZIONI  ELABORATE DALLO 

STUDIO TERRA SRL  SULLA DOCUMENTAZIONE DI CHIARIMENTO DEPOSITATA DA SNAM ALL’ OPERA DENOMINATA FSRU PIOMBINO  E COLLEGAMENTO ALLA RETE NAZIONALE GASDOTTI IN COMUNE DI PIOMBINO .

Elaborate dal
 Dottor Marco Stevanin 
Dott. Cinzia Ciarallo 
Prof Fabrizio Bianchi
Dott.sa Cinzia Morsiani 
Ing Navale Andrea Bertolato
Ing Giovanni Francalanza  




LEGGI LE CONTRODEDUZIONI INTEGRALI su regione    Toscana.it

CONSIDERAZIONI IN MERITO AGLI ASPETTI DI PREVISIONE DEI RISCHI DI INCIDENTI RILEVANTI

Tratto da Regione  Toscana.it

CONTRODEDUZIONI  ELABORATE DALLO  STUDIO TERRA SRL  : DOCUMENTAZIONE DI CHIARIMENTO DEPOSITATA DA SNAM ALL’ OPERA DENOMINATA FSRU PIOMBINO  E COLLEGAMENTO ALLA RETE NAZIONALE GASDOTTI IN COMUNE DI PIOMBINO .

CONSIDERAZIONI IN MERITO AGLI ASPETTI DI PREVISIONE DEI RISCHI DI INCIDENTI RILEVANTI E ATTUAZIONE DEL DLG 105/2015 
a cura dell ‘
“ ING GIOVANNI FRANCALANZA “




 Su Regione  Toscana la documentazione integrale 

Inoltre è di fondamentale importanza questa slide che parla dei serbatoi della Golar Tundra 



Rigassificatore di Piombino : CONSIDERAZIONI IN MERITO ALLA COMPONENTE SALUTE A CURA DEL DOTTOR FABRIZIO BIANCHI

 


TRATTO DA ELABORATO TERRA SRL PER IL RIGASSIFICATORE FSRU DI PIOMBINO 

CONSIDERAZIONI IN MERITO ALLA COMPONENTE SALUTE A CURA DEL DOTTOR FABRIZIO BIANCHI 

STUDIO  pubblicato su  Regione  Toscana.

CONCLUSIONI SANITARIE 







 








 


 



 

30 agosto 2023

STUDIO TERRA SRL : CONSIDERAZIONI IN MERITO ALLA VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI SULL ‘ AMBIENTE MARINO NEL GOLFO DI PIOMBINO

 STRALCIO DA REGIONE TOSCANA.IT

DALLO STUDIO TERRA  SRL CONSIDERAZIONI IN MERITO ALLA VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI SULL  ‘ AMBIENTE MARINO NEL GOLFO DI PIOMBINO

a cura della DOTT. . CINZIA MORSIANI 

….RILASCI A MARE DEL RIGASSIFICATORE FSRU E …..GLI EFFETTI SULL ‘ AMBIENTE MARINO






DECRETO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 2366/2023

Per chi avrà voglia di documentarsi direttamente. 

E’ fondamentale avere accesso diretto agli atti .

DECRETO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 2366/2023

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Rigassificatore a Vado Ligure: un dibattito a Savona per fare chiarezza

 Stralcio da La Repubblica 

Rigassificatore a Vado Ligure: un dibattito a Savona per fare chiarezza

A Savona giovedì è in programma un dibattito sul tema con degli esperti 

Viene definito come il “rigassificatore di Vado Ligure”, ma dal punto di vista geografico l’impianto industriale galleggiante che dal 2026 sarà ancorato a 4 km da Porto Vado, sarà assai più vicino e visibile dalle spiagge di Savona, che distano circa 2,8 km.
Per questo motivo in città piano piano sta salendo la consapevolezza dell’operazione come anche gli interrogativi sulla sua sicurezza e sulla sua opportunità.
Un gruppo di cittadini che si è raccolto intorno alla società Sms Serenella, sulla spiaggia delle Fornaci, da molti anni bandiera blu, ha deciso di vederci un po’ più chiaro e per giovedì 31 agosto alle 21 ha organizzato un incontro al quale parteciperanno alcuni esperti, rappresentanti dei bagni marini, amministratori locali e persone comuni che vogliono capire un po’ meglio che cosa sta succedendo.
Parteciperanno il biologo marino Paolo Bernat, il fisico Francesco Capello, Marco Stevanin, ingegnere ambientale, consulente del comune di Quiliano per il rigassificatore e già consulente di Uniti per la Salute nella vicenda che ha portato a processo Tirreno Power per le emissioni della centrale a carbone, infine un rappresentante dell’associazione bagni marini, mentre l’incontro sarà moderato dal giornalista Nicola Stella.


“Anche perché – spiegano gli organizzatori – l'installazione di una struttura così complessa e potenzialmente pericolosa è stata offerta al Governo dal presidente della Regione, bypassando ogni regola di trasparenza e il dovere di informare accuratamente le popolazioni……In questo modo il progetto della Snam procede spedito, con l’approvazione dell’Autorità portuale e (fin qui) la scarsa determinazione dei sindaci di Savona e Bergeggi, in contrasto con l'atteggiamento risoluto del sindaco di Quiliano, unico pronto a ricorrere in giudizio. Noi vorremmo che proprio grazie a iniziative come la nostra il sindaco di Savona Marco Russo (che Toti ha escluso dalla conferenza dei servizi), assumesse una posizione più decisa a tutela dei cittadini”.

29 agosto 2023

RIGASSIFICATORE l’incontro pubblico del 28 Agosto a Valleggia

Tratto da Quiliano online

Il sindaco davanti ad una gremita sala del Teatro di Valleggia: “La cosa più negativa è stata quella che questo progetto è stato avviato senza un coinvolgimento della pubblica amministrazione. Non è una cosa ammissibile e accettabile, esprimo quindi una netta contrarietà”

LUCIANO PARODI

Una sala e l’esterno del teatro Nuovo di Valleggia gremiti ieri sera in occasione dell’incontro pubblico organizzato dall’amministrazione comunale di Quiliano per illustrare il progetto del rigassificatore.

Sono tanti i cittadini che sono intervenuti per ascoltare le parole del sindaco Nicola Isetta e dei tecnici per sapere quanto potrebbe impattare la creazione di due nuovi impianti in località Gagliardi, con la rete sotterranea di Snam che attraverserà il territorio quilianese.

Il prossimo 31 agosto il Comune incontrerà in Regione la struttura commissariale, Snam e Rina per poter così effettuare tutte le osservazioni del caso sulla progettazione…..

“L’amministrazione comunale da subito ha evidenziato come sia un progetto inaccettabile quello che è stato presentato. La volontà è quella di trovare tutte le sinergie con tutte le amministrazioni comunali. La cosa più negativa è stata quella che questo progetto è stato avviato senza un coinvolgimento della pubblica amministrazione. Non è una cosa ammissibile e accettabile, esprimo quindi una netta contrarietà” ha detto Isetta……

Dopo l’illustrazione del geometra Alessandro Giaccardi, è intervenuto il professor Marco Stevanin sul contenuto progettuale.

“Quello che i sindaci si trovano tra capo e collo è un progetto monco dove molte cose non sono state scritte anche sulla parte della nave, bisogna approvare delle cose, 1200 pagine di studio sull’impatto ambientale, quando tutti i capitoli hanno degli elementi che sono cruciali che verranno demandati in una fase successiva. E’ difficile riuscire a capire e indicare ai tecnici come esprimersi. L’appello è che tutte le amministrazioni comincino a definire e a prepararsi di valutare questo progetto. Si cala dall’alto un progetto senza un processo partecipativo” spiega Stevanin.



28 agosto 2023

Commissario di governo per il rigassificatore di Piombino - Regione Toscana

 


Commissario di governo per il rigassificatore di Piombino - Regione Toscana

Chi volesse documentarsi per vedere le norme gli atti statali le osservazioni del pubblico, l’istanza, la documentazione progettuale ecco il link sul sito della regione Toscana  aggiornato in EMERGENZA E SICUREZZA

24 agosto 2023

L’Indipendente :Tutti i dati che non tornano sulla sicurezza del rigassificatore di Ravenna

Tratto da L’ Indipendente 

Ravenna sono ufficialmente iniziati i lavori per l’allestimento del terminale a mare che, dall’autunno dell’anno prossimo, ospiterà la nave rigassificatrice BW Singapore, che processerà circa 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno, l’8% del fabbisogno nazionale. La realizzazione dell’opera è stata affidata all’azienda parastatale Snam, che ha previsto un investimento di circa un miliardo di euro. Il decreto autorizzativo che ha dato il via libera alla collocazione del rigassificatore è stato firmato lo scorso novembre dal presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario straordinario di governo Stefano Bonaccini, che ha assicurato che l’approvazione è arrivata al seguito di «un lavoro meticoloso di analisi del progetto, individuando tutti gli interventi necessari a garantire la sicurezza, il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia dell’ecosistema». Eppure, non tutto è così chiaro. L’ingegnere ravennate Riccardo Merendi, districandosi tra la documentazione inerente al progetto, ha infatti svolto un’ampia e dettagliata analisi del progetto. Da questa emergono molteplici criticità burocratiche, sostanziatesi in grossolani errori tecnici e procedurali che, nel corso dell’iter di approvazione del progetto, non sono stati corretti. E su cui pesano enormemente le mancate risposte da parte degli organi preposti.

“A un primo sguardo – spiega Merendi nel rapporto – si tratta solo di errori formali e cavilli burocratici, ma chi è stato superficiale e disattento nel redigere e controllare i documenti potrà diventare scrupoloso nel costruire e gestire l’impianto o compiere con diligenza le ispezioni previste? Dietro alla presenza degli errori, già grave di per sé, si intravedono problemi ben più consistenti e tutt’altro che formali”. L’autore spiega che i contenuti del report sono stati messi nero su bianco “dal momento della pubblicazione del progetto fino a oggi per cercare di fermare un’opera che si ritiene non solo inutile ma anche dannosa (tranne per chi ne ricaverà lauti profitti) e di smascherare chi si ammanta di green, trasparenza e legalità ma poi procede negando anche l’evidenza più lampante”. Continua qui

20 agosto 2023

ALLEGATO 1 ESTRATTO DAL VERBALE CONFERENZA FRSU PIOMBINO

ALLEGATO 1 
ESTRATTO DAL VERBALE CONFERENZA FRSU PIOMBINO





ALLEGATO 2 ESTRATTO DA ARPAL CONTROLLO AMBIENTE MARINO 2010

ALLEGATO  2 : ESTRATTO DA ARPAL CONTROLLO AMBIENTE MARINO 2010

PROGRAMMA DI MONITORAGGIO  PER IL CONTROLLO DELL’ AMBIENTE MARINO COSTIERO MARINO LIGURE