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31 ottobre 2012

Comunicato stampa “A Vado, come a Taranto, i cittadini devono sapere!”

Comunicato stampa


“A Vado, come a Taranto, i cittadini devono sapere!”
Venerdì 2 novembre, una data per informare sulla situazione della centrale a carbone
Incontro promosso da "Uniti per la Salute" con la "Rete Savonese Fermiamo il Carbone" nel Teatro Nuovo di Valleggia

Venerdì 2 novembre, alle ore 21, a Valleggia (Savona), presso il Teatro Nuovo in via san Pietro 14, si svolgerà un incontro pubblico dal titolo “A Vado, come a Taranto, i cittadini devono sapere!” promosso dall’associazione “Uniti per la salute” ONLUS con la Rete savonese Fermiamo il carbone.   
Una serata per fare informazione e chiarezza: saranno infatti resi noti i recentissimi documenti e gli ultimi atti ufficiali, alcuni finora non divulgati, che riguardano la problematica della centrale a carbone e che crediamo  permetteranno di avere un quadro  preciso in questo momento estremamente importante. 
“Come in altre zone d’Italia, soggette a impianti produttivi particolarmente impattanti afferma il presidente Emilia Piccardo riteniamo sia indispensabile che i cittadini siano sempre informati in modo chiaro, completo e approfondito riguardo alle decisioni prese per il presente e il futuro del proprio territorio”. 
Ad esempio si parlerà, nei dettagli e senza troppi tecnicismi, dell’ormai nota Aia (autorizzazione integrata ambientale) per “il periodo transitorio” e delle scelte nel merito degli amministratori locali e del Ministero.

Inoltre si cercheranno risposte a diverse domande che molti cittadini si stanno ponendo in questi ultimi mesi: con le recenti decisioni sono stati davvero tutelati i nostri diritti? Quali azioni possiamo fare noi cittadini a difesa della salute e del futuro del territorio?
Uniti per la Salute onlus


30 ottobre 2012

LETTERA DI RINGRAZIAMENTO AL LETIMBRO, il giornale della Diocesi Savonese,

Riceviamo e Ringraziando  pubblichiamo

Comunico a tutti voi di avere inviato la lettera aperta, che allego, a don Angelo Magnano, direttore del Letimbro, e al Vescovo di Savona Noli mons Vittorio Lupi, come risposta e ringraziamento per l'importante editoriale pubblicato sul numero di ottobre del mensile Letimbro.
Essendo una lettera aperta, la potete divulgare liberamente, se lo ritenete opportuno, e siete invitati a dichiarare la vostra adesione, se ne condividete il contenuto.
Renata  Vela
                  __________________________ 

A don Angelo Magnano – direttore Letimbro
A mons. Vittorio Lupi – vescovo diocesi Savona – Noli 

Desideriamo esprimere la nostra gratitudine per l’editoriale di ottobre 2012 sul mensile cattolico di informazione" Il Letimbro". 

In questo periodo buio che segue il rilascio dell’AIA transitoria ai vecchi gruppi a carbone della centrale di Tirreno Power, udire una voce autorevole che si schiera dalla parte della sofferenza, della salute, della vita delle persone, che chiede ad esponenti del potere economico e politico di riflettere sinceramente sulle proprie scelte, pone domande a tutti noi per farci crescere nella responsabilità, è stato come un balsamo, ci ha fatto sentire meno soli e capiti nella nostra esigenza di chiarezza, di onestà, di democrazia.Proviamo a rispondere alle domande a noi rivolte come parte attiva della chiesa locale.

1)      si, abbiamo trovato nel Letimbro un corretto interprete delle nostre preoccupazioni relative al degrado sanitario e ambientale.  

2)      si, pensiamo che come diocesi, si poteva e si potrebbe fare molto di più: speriamo che questo sia un segnale che preannunci ulteriori posizioni coraggiose da parte di tutti
3)      si, la chiesa ha il diritto-dovere di fare sentire la sua voce profetica su questi argomenti che riguardano il comandamento dell’amore (che comprende il rispetto delle persone) e di aiutare tutti a non cadere nel peccato di comprare o vendere  salute e dignità
4)      non esistono questioni spirituali e altre materiali: esiste un aspetto spirituale in tutte le questioni che ogni giorno ci coinvolgono: sta a noi e quindi alla chiesa valorizzare ciò che lo merita, facendo attenzione a non farci comprare da nessuno, ridimensionando gli aspetti effimeri e illusori ed evitando la confusione tra il successo economico e la crescita personale.


Ancora una precisazione per chi non vuole schierarsi contro l'uso del carbone per non “fare politica”: pensiamo che politica si faccia anche tacendo e diventando così complici di organismi potenti e prepotenti, che decidono solo allo scopo di massimizzare i propri guadagni, ignorando il diritto alla vita di decine di migliaia di persone.

Politica è scegliere per la polis, la comunità.

Bisogna scegliere da che parte stare.

 Grazie, anche a nome di molti altri cristiani e di persone che non ritengono di appartenere ad alcuna chiesa.
Renata Vela, Alba Chiesa, Aurora Rossi, Cristina Vecchiato, Emilio Bolla, Francesco Queirolo, Luca Penzio, Luciano Assereto, Marino Mastroviti, Perry Huesmann, Rosalba Cassalino, Sergio Spina, Tiziana Bonora
 
Leggi su Savona News 
del 9 ottobre

Il Letimbro scomunica il carbone. Domande dirette rivolte a amministratori e sindacati

“Perché avete sposato di fatto le ragioni dell’azienda? Dove è nei vostri interventi la preoccupazione per l’ambiente e la salute dei cittadini? Perchè far funzionare ancora per anni i gruppi senza gli adeguamenti alle migliori tecnologie?”

Nuovo affondo de “Il Letimbro”, giornale della Diocesi savonese, sul tema del carbone, attraverso l' editoriale  di ottobre del suo Direttore Don Angelo Magnano . Il giornale, benchè abbia una certa sua autonomia editoriale rispetto alla Curia, è comunque un riferimento importantissimo delle critiche e dei fermenti del mondo cattolico savonese sul preoccupante tema dell’ampliamento della centrale di Vado.
 
“Noi sinceramente pensiamo che la difesa di valori cristiani, quali la vita e la dignità dell’uomo, passi anche dalle preoccupazioni per la salute… scrive  Don Magnano, chiedendo ai cattolici se secondo loro “la Chiesa abbia il diritto dovere di fare sentire la sua voce su questi argomenti? O ritenete che la Chiesa debba occuparsi di altre questioni, più spirituali?…”
L’EDITORIALE DE IL LETIMBRO FIRMATO DA DON ANGELO MAGNANO
Leggi su l'articolo integrale su Savona News 

Leggi anche su " La Stampa "
La Diocesi contro il carbone e la Tirreno Power

Incenerimento nei cementifici... Siamo alla frutta?

Tratto da  Rinascita.eu

Incenerimento nei cementifici... Siamo alla frutta


L’incubo dei comitati ambientalisti di tutta Italia, sta per divenire realtà. I rifiuti, tra non molto, potranno essere bruciati nei cementifici. Ciò che non è riuscito ai governicchi politici dell’ultimo quindicennio, soprattutto per l’opposizione dei gruppi civici di tutela ambientale, sta per essere messo a punto dal governo “tecnico” (mai legittimato dal popolo) dei professori , con il timbro in calce del ministro dell’Ambiente Corrado Clini. “Per mettere fine ai costosissimi viaggi all’estero, per eliminare i rifiuti prodotti”, queste le motivazioni ufficiali; per fare un bel regalo ai signori del cemento, fregandosene della salute dei cittadini,...

 
Tratto da Zeroemission
Via libera ai Combustibili solidi secondiari nei cementifici

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare il provvedimento che permette ai cementifici di utilizzare i rifiuti solidi per le attività di produzione del cemento
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare, su proposta del Ministro dell'ambiente, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, un provvedimento per l'individuazione delle condizioni di utilizzo dei combustibili solidi secondari, in parziale sostituzione di quelli tradizionali...Leggi tutto

Uragano Sandy: situazione drammatica....Almeno dodici i morti Il sindaco: "La tempesta del secolo"

Tratto da Il Quotidiano.net

L'uragano Sandy flagella New York.Almeno dodici i morti
Il sindaco: "La tempesta del secolo"

NEW YORK, 30 ottobre 2012  -

 Morte, terrore buio. La natura si è scatenata e quello che si temeva è puntualmente accaduto.  'L’uragano Sandy' è arrivato e ha flagellato New York per tutta la notte e l'ha spenta quasi completamente. Ci sono stati lunghi momenti di paura e di terrore soprattutto nella parte bassa della citta', rimasta al buio per lunghissime ore. I morti lungo la costa Atlantica sono almeno 12 e destinati a salire drasticamente con le prime luci del giorno quando le operazioni di soccorso riprenderanno. A Manhattan lo Stock Excange è sotto un metro d’acqua, il Battery tunnel e le stazioni della metropolitana sono allagate. Decine di automobili galleggiavano per le strade. Nessuno ricorda nulla di simile .

Barack dallo studio ovale ha chiamato uno ad uno tutto i governatori degli stati in emergenza: "vi verrà fornito tutto l’aiuto federale di cui avete biosgno ma se ci fossero problemi o ritardi chiametemi direttamente….Le elezioni possono aspettare….la cosa più importante in questo momento è aiutarsi gli uni con gli altri per salvare il maggior numero di vite possibile…". 



Tratto da  Voced'Italia.it

Uragano Sandy: situazione drammatica

 E' di qualche minuto fa l'ultima dichiarzione del sindaco di New York Michael Bloomberg: "Le condizioni stanno peggiorando rapidamente: se vi trovate ancora nella aree soggette ad evacuazione, trovate un modo per lasciarle". Pare che, oltre all'aumento del livello dell'acqua a preoccupare siano i forti venti che si iniziano ad avvertirsi in città.  

La tempesta perfetta quando il clima si ribella e gli eventi parlano da soli.

Ma quando riusciremo tutti  a capire che l' uomo è il più  grande artefice dei disastri ambientali che stanno mettendo in ginocchio il pianeta? 

Le immagini che ci giungono dall' America devono essere un monito per tutti a cambiare.Dice il Presidente Obama: Le elezioni possono aspettare...... 
Ma Capiranno gli americani? Capiremmo tutti noi che la natura comincia a presentare il salatissimo conto della mancanza di lungimiranza degli uomini  nelle scelte ambientali a tutela del  nostro unico pianeta?
   CAPIRANNO  .... dopo il grande nulla di fatto del congresso del clima di Cancun?

I colloqui dell’ONU , ma  soprattutto  una politica globale concreta, dovrebbero essere uno  strumento  importante per intraprendere quel tipo di azione politica collettiva a livello globale necessaria per evitare cambiamenti climatici catastrofici. 

Bisognerebbe che tutti la pensassero come il presidente messicano Felipe Calderon, il quale ha dichiarato,in chiusura dei colloqui di Cancun: 
A volte penso che non riusciamo a capire che siamo tutti passeggeri della stessa nave, dello stesso aereo, o dello stesso veicolo. I nostri aerei non hanno più il pilota. È successo qualcosa in cabina. Tutti i passeggeri sono responsabili dell’aeromobile, e stiamo litigando se la colpa è di quelli in classe turistica o di quelli seduti davanti in prima classe, mentre l’aereo continua a precipitare ...
Credo, amici, che qualcuno debba prendere il controllo del velivolo.


 

29 ottobre 2012

1)Ilva Taranto, studio Ministero della salute: diossina fuorilegge in 30% prelievi latte 2)Taranto Ambientalisti: «Procura chieda la sospensione dell'Aia per l'Ilva»


 Tratto da Reuters.com

Ilva Taranto, studio ministero: diossina fuorilegge in 30% prelievi latte


ROMA (Reuters) - Uno studio condotto nelle scorse settimane dal ministero della Salute su allevamenti in un raggio di 10 km dall'Ilva di Taranto, al centro di un'inchiesta per disastro ambientale, ha accertato nel 20% dei casi il superamento dei limiti di diossina e altri cangerogeni, ma secondo il modello statistico utilizzato dai ricercatori gli sforamenti arriverebbero oltre il 30%.
Lo dicono i dati diffusi oggi dal ministero.
Secondo il ministero, cinque prelievi su 25 campioni di latte raccolti tra il 26 settembre e l'8 ottobre in sette allevamenti di pecore e capre nell'area vicina allo stabilimento siderurgico "hanno avuto esito sfavorevole per superamento dei limiti per la somma di diossine e PCB diossina fissati dal Regolamento (CE) n. 1881/2006".
Ma, dice ancora il ministero in una nota, considerando insieme gli sforamenti del limite di legge e una serie di risultati nella cosiddetta "forbice alta" e applicando un modello statistico "si evidenzia che, nell'area di studio, ci si attende che il 30% del latte di pecora sia contaminato in misura superiore la limite di legge".
"Inoltre, dal confronto effettuato tra gli esiti che vanno dal 2008 al 2012, emerge che non vi sono variazioni significative da un punto di vista statistico in merito alla concentrazione di Diossine e PCB diossina simili".
Nel corso degli anni, nonostante le rassicurazioni dell'azienda sul fatto che i livelli di inquinamento fossero calati a seguito della bonifica degli impianti, almeno le quantità di diossina sono rimaste le stesse, spiega il ministero.
(Massimiliano Di Giorgio)
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Tratto da Il Corriere del Mezzogiorno

Ambientalisti: «Procura chieda la sospensione dell'Aia per l'Ilva»

TARANTO – Anche i reati ambientali determinano la responsabilità amministrativa delle società, così come previsto dal Decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, e questa condizione può consentire alla magistratura di «bypassare la intricata questione dell’Aia, così come concessa dallo Stato all’Ilva ultimamente per poter continuare a svolgere la sua attività». Lo sottolinea in una nota l’avv. Nicola Russo, coordinatore del Comitato 'Taranto Futura', che ha già promosso il referendum per la chiusura totale o parziale del Siderurgico. «In base al citato Decreto legislativo – aggiunge Russo – la società è gravata da responsabilità amministrativa nel caso in cui gli amministratori, dirigenti, o, anche più semplicemente i dipendenti sottoposti alla direzione dei primi, commettano uno dei reati specificati della legge in questione e la società tragga vantaggi da tali comportamenti criminosi».

In questi casi, oltre alla responsabilità personale di chi commette il reato, «verrà considerata – puntualizza il portavoce del Comitato ambientalista – anche la responsabilità amministrativa della società che sarà soggetta conseguentemente a sanzioni pecuniarie ed interdittive, quali l'interdizione dall’esercizio dell’attività, la sospensione o revoca della autorizzazione (come l’Aia), licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito». 

Si tratta ora di vedere, conclude Russo, «se la Procura della Repubblica si avvarrà di tali disposizioni, magari sospendendo l’emanata Autorizzazione Integrata ambientale (Aia), così come concessa dallo Stato all’Ilva, magari sulla scia del potere riconosciuto al pubblico ministero per la sospensione dal servizio dei dipendenti degli enti pubblici per gravi reati».


Leggi anche su Reuters

Ilva applicherà richieste Aia ma chiede dissequestro impianti

 

28 ottobre 2012

Il Presidente Obama fa la guerra al Carbone? Quale sarà il futuro dello sporco carbone oltre oceano?

 Tratto da Post-gazzette.com

 Il Presidente Obama fa  la guerra al Carbone?

Will it all come down to coal?


"A proposito", Romney
ha detto nel suo primo dibattito con Obama,  "Mi piace il carbone!"

 .......Quando era governatore del Massachusetts, ha firmato un piano per il  cambiamento climatico, ed è diventato famoso  dopo che  una centrale a carbone  si era  sottratta  ai controlli dell'inquinamento, dicendo  : "Io non creerò  posti di lavoro o sosterrò lavori che uccidono le persone. E questa  centrale  uccide le persone. "
"I will not create jobs or hold jobs that kill people. And that plant kills people."


Ora, però , il signor Romney ha bisogno di coloro che amano il carbone, suo malgrado. I Posti di lavoro del carbone e dell'elettricità  da carbone a buon mercato sono importanti per alcuni dei Stati indecisi cardini  delle elezioni, più in particolare dell' Ohio, che può da sola decidere la gara. Non è sufficiente per gli appassionati del carbone  essere arrabbiati con Obama, il signor Romney ha bisogno di loro attivamente  per promuovere  se stesso............

 
 Alla fine del 1990, il carbone  ha fornito la metà della potenza utilizzata negli Stati Uniti.(50%) Entro il 2011, questa cifra è scesa al 42 %. 

Nel mese di aprile, per la prima volta  ,dai dati che provengono  dalla Energy Information Administration degli Stati Uniti che  ha iniziato a raccogliergli  nel 1970, il gas naturale ha generato tanto potere come il carbone - ciascuno secondo il 32 % del totale. 
Si tratta di un traguardo straordinario, e la tendenza non mostra segni di inversione. In un recente rapporto, la società di consulenza del Gruppo Brattle di ricerca stima che tra i 59 ei 77 gigawatt di capacità elettrica a carbone andrà in pensione o annuncia  il pensionamento entro il 2016 - tra il 20 e il 25 % della flotta statunitense di carbone.
...... Per il loro 
invecchiamento decine di centrali a carbone  negli Stati Uniti stanno raggiungendo il punto in cui deve essere aggiornate (divenendo così soggetta a norme più rigorose di inquinamento dell'aria) o  mandate in pensione.  Il Gas a buon mercato è facile che favorisca le decisioni a favore del pensionamento.........

 
Quindi la vera domanda, la questione pratica, è cosa fare con lo
sporco carbone  : il tipo che esiste nel mondo reale. 

Su questa materia, ci sono reali differenze tra i candidati. Obama  e la sua amministrazione riconoscono  che è impossibile ridurre l'inquinamento atmosferico,l' inquinamento delle acque, del clima e delle emissioni negli Stati Uniti senza ridurre il ruolo delle centrali a carbone di grande  potenza. 
Le centrali elettriche sono responsabili di circa il 90 per cento delle emissioni di CO2 del settore energetico, insieme con la maggior parte della emissioni di  biossido di zolfo, ossidi di azoto, acido cloridrico, mercurio, arsenico e particolato.  
Secondo l'American Lung Association, questi si combinano per creare un concentrato  di circa 386.000 tonnellate di inquinanti pericolosi per l'aria all'anno.
 Un rapporto del 2009 del National Research Council ha rilevato che il biossido di zolfo e  gli ossidi di azoto da solo impongono  62000000000 dollari l'anno in costi di salute pubblica. 
Uno Studio  del  2010 del  Clean Air Task force stima che le centrali a carbone sono  responsabili di 13.200 morti premature, 20.000 attacchi di cuore e 9.700 ricoveri ulteriori anno.
 Inutile dire che tali costi non sono presi in considerazione  nel prezzo di mercato del carbone.  Lo Slogan della campagna di Obama in materia di energia è "tutto quanto sopra," ma lui ha implicitamente riconosciuto che il carbone deve essere eliminato nel corso del tempo, se qualche progresso deve essere fatto sul cambiamento climatico.
 
Il signor Romney........ non si possono semplicemente sospendere le  norme EPA. Ma si può fare in modo che le nuove regole siano  regole tolleranti e che  quelle esistenti scarsamente applicate. Con un accondiscendente  Congresso, avrebbe potuto garantire che le future norme EPA passassero  attraverso il tritacarne del Congresso, di fatto paralizzando il processo normativo di abilitazione.

 Ma lui non può mettere il genio di gas naturale nella bottiglia. ......E lui non può cambiare il fatto che la stragrande maggioranza degli americani, sostengano  una transizione al moderno,all'energia pulita . 
Per quanto possa essere una partita politica nelle elezioni di quest'anno,le  centrali a carbone  sono in declino negli Stati Uniti e nessun politico può fare  molto su di questo . 
... Il futuro  per le imprese del carbone degli Stati Uniti è ora di esportare in economie in rapida crescita come la Cina e l'India con le leggi per l'aria più deboli per  l'inquinamento e crescente domanda di energia......
Leggi l'articolo integrale

26 ottobre 2012

INCONTRO PUBBLICO IL 2 NOVEMBRE : A VADO LIGURE,COME A TARANTO, I CITTADINI DEVONO SAPERE.


L' associazione" Uniti per la Salute "Onlus
con la "Rete Savonese Fermiamo il Carbone"

 Invitano la cittadinanza all' Incontro Pubblico


“…..Si deduce che il funzionamento degli obsoleti ed eccessivamente inquinanti gruppi a carbone 3 e 4 costituisca una minaccia reale e consistente per la salute e la vita dei cittadini della provincia di Savona” (Ordine dei Medici di Savona)


Agenzia Europea per l’ambiente (EEA): Il 75% dei danni ambientali è determinato da 622 impianti industriali e l'impianto della Centrale

“TIRRENO POWER” di   VADO L.
 SI COLLOCA AL  7°    POSTO IN ITALIA

Con le recenti decisioni sono stati davvero tutelati i nostri diritti?
Quali azioni possiamo fare noi cittadini a difesa della salute e del futuro del territorio?

PARLIAMONE INSIEME  


QUANDO SI TRATTA DEL NOSTRO FUTURO SIAMO TUTTI INTERESSATI, E’ FONDAMENTALE  UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE DECISIONI E SULLE RESPONSABILITA’ CHE CONDIZIONERANNO IL NOSTRO FUTURO.


IL TEATRO NUOVO DI VALLEGGIA

 E' IN VIA SAN PIETRO N°14