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30 settembre 2010

Centrale termoelettrica di Vado Ligure - Quiliano: "E' credibile la riduzione delle emissioni ?"











Centrale termoelettrica di Vado Ligure-Quiliano:E'

"E' credibile la riduzione delle emissioni ? "



Sala Rossa Palazzo Comunale di Savona

CONFERENZA STAMPA:

Parte 2 di 3 - Relazione perizia giurata del dott. Marco STEVANIN

Clicca per GUARDARE IL VIDEO

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Tratto da Savona e ponente

Tirreno Power: obiezioni risibili da soggetti inattendibili


di VALERIA ROSSI Abbiamo appena pubblicato la replica di “Uniti per la Salute”all’attacco di Tirreno Power alla perizia giurata del dottor Stevanin, che ritiene inattendibili le conclusioni “ampliamento = minore inquinamento” presenti nel progetto della stessa azienda.

Gradiremmo aggiungere qualcosa, non da ambientalisti ma da osservatori esterni.

Non “super partes”, questo no, visto che siamo assolutamente schierati a favore del depotenziamento (come è
normale che sia per chiunque non abbia interessi in ballo e ci tenga alla propria salute e a quella dei suoi concittadini) :
ma “esterni” nel senso che non abbiamo alcun legame nè con “Uniti per la Salute” (a meno che la stima non sia considerata un legame: ma di certo non è un legame economico), né con Tirreno Power.
Ecco le nostre considerazioni: Leggi l'articolo integrale

Consigliamo vivamente la lettura del MOLTO INTERESSANTE articolo di Valeria Rossi,ringraziandola per la dimostrazione di stima per" Uniti per la Salute"


29 settembre 2010

Valleggia Teatro Nuovo:" La Vedo NERA ".3 ottobre, III Giornata Nazionale della Sclerosi Laterale Amiotrofica.


Riceviamo e doverosamente Pubblichiamo

DOMENICA 3 ottobre, III Giornata Nazionale della Sclerosi Laterale Amiotrofica.

Ringraziamo per l'Invito a fare una cosa socialmente utile e nel contempo a trascorrere una piacevole serata e vedere la brillante commedia la
"LA VEDO NERA"

a Valleggia nel "TEATRO NUOVO"
DOMENICA 3 OTTOBRE ORE 21






COMUNICATO DI UNITI PER LA SALUTE:La verità e nuda.


COMUNICATO DI UNITI PER LA SALUTE E LETTERA PERVENUTACI OGGI DAL DOTT. STEVANIN, ESTENSORE DELLA PERIZIA GIURATA PRESENTATA IERI IN SALA ROSSA A SAVONA.


La verità e nuda.
Precisiamo che la nostra associazione non ha altro fine se non quello di attivarsi per la tutela della salute, senza posizioni ideologiche, né alcuna ostilità pregiudiziale (perchè poi?) .
Crediamo certamente di poterci definire un’associazione di cittadini seri, che - non si dimentichi mai - vivono nel territorio ed hanno – fino a prova contraria -il diritto ed anche il dovere nei confronti di se stessi e dei propri figli di conoscere tutto quello che riguarda l’ ambiente in cui vivono.
Questa ricerca di verità ci costa molto sia in termini di risorse umane sia in quelle economiche.
Nella fattispecie , ci siamo trovati di fronte ad un progetto presentato dalla Centrale che presenta l’assioma "potenziamento a carbone e contestuale riduzione delle emissioni" e per contro la Regione Liguria con la relazione tecnica 134/214 che evidenzia più che perplessità “…tali limiti risultano superiori a quelli considerati nello scenario “post operam” e che, se corrispondessero al normale esercizio, renderebbero solo virtuale la prospettata riduzione delle emissioni …”
Noi riteniamo già quella della Regione Liguria una posizione terza ( a meno che non si voglia definire strumentale o pregiudizialmente ostile la relazione tecnica della regione).
Ma proprio perché non abbiamo posizioni preconcette , abbiamo voluto una ulteriore verifica per approfondire la delicata questione, ci siamo rivolti ad una qualificata società a cui abbiamo chiesto di farci una valutazione utilizzando gli stessi dati di emissione forniti dall’azienda (anche se avremmo preferito avere dati verificati da un soggetto pubblico), abbiamo chiesto semplicemente di farci conoscere la verità .
Chi ha firmato- e giurato in tribunale la veridicità della perizia- è persona qualificatissima, e giunge a conclusioni inequivocabili “ si ritiene che da quanto riportato nello studio di impatto ambientale non sia attendibile il miglioramento ambientale…anzi appare …che lo scenario post operam sia peggiorativo delle condizioni ambientali e sanitarie..”(sotto le conclusioni complete).
A questo punto siamo convinti di avere in mano un quadro chiarissimo, con pareri terzi e anche quarti.
Si vuole fare un ulteriore perizia? Perché no, a patto che sia fatta con metodologie corrette e condivise con verifiche ai camini (definizione del/dei marker) ed all’ambiente circostante mediante campagne di monitoraggio ai sensi del D.M. 60 del 2002 e impostazione ragionata degli analiti da monitorare.

UNITI PER LA SALUTE


MAIL INVIATACI OGGI DAL DOTT STEVANIN

“Ho letto e sentito i filmati. Quello che posso dire è che risulta sconsolante che dopo tre anni servano pochi euro (ma socialmente un capitale) e 6 giorni di lavoro per spiegare concetti “elementari” e richiedere metodi di analisi (cicli virtuali di utilizzo) di verifica inclusa una fotografia della situazione ante operam della qualità dell'aria fatta secondo metodiche normate.
Ultimo concetto: il nostro breve lavoro si basa su dati TIRRENO POWER e ribadisco che da un colosso industriale non mi aspetto COMUNICAZIONE ma INFORMAZIONE.
E dagli enti (a tutti i livelli) mi aspetto umiltà e valutazioni.
Non una "battaglia" tra tecnici o titoli accademici o chi ha fatto che cosa ma una ottemperanza del PRINCIPIO DI PRECAUZIONE che prevede analisi e metodi incontestabili.
Principio che in questo particolare progetto risulta “pilastro” per la sua fattibilità. Concetto espresso dai promotori.”

Cari saluti.
Marco Stevanin

Riportiamo la pagina 25 della Perizia con le conclusioni...
Ed ora l'immagine del firma giurata

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Siamo tutti coinvolti.

Un'ultima considerazione per gli Amministratori seduti al Tavolo per discutere sull'Ampliamento a carbone , in Regione :
il Mondo sta cambiando ed arrivano segnali chiari ed inequivocabili ,cerchiamo di avere una visione più ampia e di pensare al futuro e non soffermiamoci più nel vecchio,inquinante ed oltremodo pernicioso CARBONE.

NE ABBIAMO BISOGNO NOI CITTADINI ABITANTI SOTTO ALLE MOLTO IMPATTANTI CENTRALI A CARBONE MA NE HA UN URGENTISSIMO BISOGNO IL MONDO INTERO:I SEGNALI CI SONO BASTA SOLO VOLERLI VEDERE E BASTA AVERE LA FORZA E LA VOLONTA' DI CAMBIARE .


Guardatevi il Molto interessante video

CENTRALI A CARBONE :Non solo Tirreno Power.

PUBBLICHIAMO LE DUE PAGINE INTERE PUBBLICATE OGGI SU "LA STAMPA "E SU
"IL SECOLO XIX" RELATIVE AL PROGETTO DI AMPLIAMENTO DI TIRRENO POWER.


Tratto da Savona e Ponente

Non solo Tirreno Power.

da COMITATO NO COKE ALTO LAZIO
Siamo profondamente costernati dal constatare che avevamo ragione nel denunciare che la centrale Enel di Torrevaldaliga Nord, oltre ad essere un impianto antistorico per la tipologia di combustibile usato, è soprattutto in esercizio in violazione di molte delle norme vigenti e, finanche, delle prescrizioni inserite nel decreto autorizzativo.
Tutte le denunce e/o segnalazioni da noi presentate – da quella del gennaio 2009 relativo alla modalità di carico/scarico del carbone, a quella del novembre dello stesso anno circa i cumuli di rifiuti e ceneri presenti in aree non idonee e di lavoratori costretti ad operari in nuvole di material pulvirulento, a quella relative all’utilizzo di combustibile con contenuto di zolfo superiore allo 0,3% in difformità del piano di qualità dell’aria della Regione Lazio - hanno trovato riscontro.
La replica dell’ENEL che, negando l’evidenza, afferma di essere in perfetta regola, conferma, l’inaffidabilità dell’ente energetico che evidentemente spera di continuare impunito ad agire a proprio piacimento, mortificando il territorio, e la popolazione che in esso vive,
Sentiamo il dovere di ringraziare la Procura della Repubblica che con la propria sensibilità e determinazione, portando avanti una seria e competente azione di controllo, ha indotto gli enti competenti a farsi carico delle proprie responsabilità facendo si, nel contempo, che le popolazioni dell’Alto Lazio riacquistassero un minimo di fiducia nelle istituzioni e si sentissero meno sole in questa lotta impari per la difesa della propria terra.
Grave, invece, che il Procura della Repubblica, nonostante fosse ben edotto da tempo sulle violazioni e sul mancato rispetto delle prescrizioni poste in essere dall’Enel, abbia sentito il dovere di intervenire solo dopo le comunicazioni del Noe e della Procura della Repubblica.
E’ appena il caso di evidenziare, inoltre, che in materia di mancata ottemperanza delle prescrizioni il Codice dell’Ambiente – D.lgs n. 152/06 – all’art. 29 comma 3 recita “Qualora si accertino violazioni delle prescrizioni impartite …… tali da incidere sugli esiti e sulle risultanze finali ….di valutazione, l’autorità competente, previa eventuale sospensione dei lavori, impone al proponente l’adeguamento dell’opera o intervento, stabilendone i termini e le modalità. “dove per autorità competente si intende l’ente che ha rilasciato la Valutazione d’impatto Ambientale (Minambiente nds.) e, conseguentemente, impartito le prescrizioni. E vista la gravita delle prescrizioni non ottemperate, e le gravi ricadute che tale mancato rispetto può causare alla salute della popolazione, attendiamo che il Ministero dell’Ambiente, che non mancheremo comunque di richiamare alle proprie responsabilità, proceda in base alle proprie specifiche competenza ad emettere gli idonei e prescritti provvedimenti, anche di natura cautelare, quale la sospensione dell’attività della centrale.
Sconcertante, infine, l’inettitudine ad adempiere al proprio ruolo di “Primo responsabile della salute dei cittadini“ in primis del Sindaco Moscherini, ma anche dei suoi omologhi dei comuni limitrofi, in prima fila quando si è trattato di spartire le cospicue compensazioni economiche, ma assenti e silenti dinanzi alle reiterate denuncie di violazione delle norme esistenti, alla mancata ottemperanza delle prescrizioni e ai conseguenti possibili danni alla salute della popolazione e dei lavoratori addetti che da tali violazioni possono scaturire, finanche ora davanti alla presa di posizione del Ministero.
Personaggi squallidi, non degni di ricoprire il ruolo di rappresentanti della comunità e che, se mantenessero un minimo senso del pudore, dovrebbero avere il buon senso di dimettersi.

28 settembre 2010

Le pesanti conclusioni della perizia giurata del Dottor Stevanin sull'Ampliamento della Centrale

Tratto da Savona News

Dal Punto di Mario Molinari

Apriti cielo

Le pesanti conclusioni della perizia giurata sull'ampliamento della Centrale di Vado e le proposte di totale metanizzazione presentate da ARCI ed ACLI.

"Giuro di avere bene e fedelmente operato, al solo fine di far conoscere la verità"
Sembrano parole d'altri tempi, ma non lo sono affatto. E' la formula con la quale il Perito presta giuramento in Tribunale sulla veridicità del risultato del proprio lavoro: la valutazione delle emissioni della centrale termoelettrica di Vado Ligure commissionata nella massima riservatezza e a proprie spese dal comitato Uniti per la Salute di Quiliano.

Si, perché nonostante gli immensi apparati pubblici a spese di noi tutti, tocca ad un Comitato di Cittadini autotassarsi per commissionare una perizia giurata "al solo fine di far conoscere la verità" su cosa potrebbe succedere davvero - e aldilà di interessati proclami - qualora la centrale di Vado Ligure venisse ampliata.

I proponenti dicono che l'inquinamento diminuirebbe.

I sindacati che il lavoro aumenterebbe.

In entrambi i casi, molte sono le perplessità, che con il passare dei giorni si addensano e appaiono sempre più fondate.

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Il progetto di ampliamento della Tirreno Power NON è attendibile: lo dice una perizia giurata.

di Valeria Rossi

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Tratto da IVG
Uniti per la Salute presenta lo studio su TP, l’esperto: “Riconvertire usando gas naturali”
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Tratto da Savona News

Presentati i risultati di un’analisi delle emissioni della centrale Tirreno Power (audio)


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Tratto da Ivg
Savona, da Acli e Arci una proposta alternativa sul futuro di Tirreno Power
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A PROPOSITO DI CENTRALI A CARBONE..........
Riportiamo in chiusura un molto interessante articolo su quello che sta succedendo negli Stati Uniti
Tratto da Qualenergia
Il futuro è rinnovabile.
Intervista a Lester Brown
Le politiche USA in fatto d’energia e clima in relazione alle prospettive per il Pianeta, passando per le politiche dell’Unione Europea e della Cina. Questi in sintesi i punti toccati da uno dei migliori ecologisti del Pianeta, Lester Brown, che è stato intervistato dal direttore scientifico di QualEnergia, Gianni Silvestrini.

Lei ritiene che il piano energia-clima in discussione al Senato americano sarà approvato entro l’anno? L’incidente del Golfo del Messico spingerà verso obbiettivi più ambiziosi sulle rinnovabili e sulle emissioni di gas serra rispetto a quelli previsti dal Congresso?
«Nel corso degli ultimi mesi la proposta di legge presentata in Senato è stata progressivamente annacquata. Si tratta di un documento di circa 980 pagine che contiene ogni sorta di eccezione e di esclusione. La mia sensazione è che questa legge non riuscirà ad avere un impatto consistente sulle emissioni di anidride carbonica. Ciò che invece è sicuro, è che non corrisponde a quanto sarebbe necessario fare alla luce del tasso d’incremento delle emissioni.
Oggi, negli Stati Uniti, stanno avvenendo cose ben più rilevanti di quanto possa essere contenuto in questa legge.Una di queste è l’avvento di un movimento di base - “grassroots movement” – contro la costruzione di nuove centrali a carbone, movimento che è riuscito a paralizzare la concessione di nuovi permessi di costruzione al punto che dubito che, negli Stati Uniti, venga più costruita anche una sola centrale a carbone. In più questo movimento, che è stato coordinato a livello nazionale dal Sierra Club, si sta adoperando per avviare la fase due, ossia la chiusura delle centrali a carbone esistenti. Prima di lasciare Washington stavo stilando una lista di 30, forse 40 centrali che dovranno chiudere nei prossimi anni. Si tratta di 30-40 centrali su un totale di 600, quindi un numero piuttosto contenuto, ma siamo testimoni dell’inizio di un processo».

Quindi lei considera che questo movimento sarà sicuramente più efficace di quanto possa esserlo la proposta di legge energia-clima?

«Se, nei prossimi anni, questo movimento continuerà a essere altrettanto efficace di quanto lo è stato negli ultimi tre anni, allora assisteremo a una riduzione molto consistente dell’uso del carbone negli Stati Uniti, e ovviamente la riduzione dell’uso del carbone è la chiave per una riduzione dell’impatto sul clima.
Ma oltre a ciò la transizione energetica è già all’opera negli USA. Tra il 2007 e il 2009 l’uso del carbone è diminuito dell’11%; beninteso, ciò è avvenuto durante la recessione economica, ma nello stesso periodo 191 parchi eolici sono stati collegati alla rete e questi equivalgono a una potenza generata di oltre 17.000MW. Quindi vi faccio notare queste tendenze perché sono convinto che questo movimento avrà conseguenze enormi, ben maggiori di quanto la gran parte delle persone siano capaci di immaginare

PER LA CENTRALE DI VADO DEPOTENZIAMENTO E COMPLETA METANIZZAZIONE

Tratto da Uomini Liberi

Scritto da Torcello e Fadda

PER LA CENTRALE DI VADO DEPOTENZIAMENTO E COMPLETA METANIZZAZIONE

Il PIANO REGIONALE DI RISANAMENTO E TUTELA DELLA QUALITA’ DELL’ARIA DELLA REGIONE LIGURIA 2006 a PAG. 1072-1073 E 1074 per La sottozona 2b) che comprende i Comuni di Savona, Quiliano e Vado Ligure, quando non era ancora entrato in funzione il gruppo a gas da 760 MWe (anno 2007) e la centrale funzionava a metà potenza di quella attuale con i "soli" gruppi 3 e 4 a carbone, documenta che ( Nella zona sono residenti complessivamente 74.930 abitanti di cui l’80% a Savona. Si valuta in prima approssimazione e cautelativamente

- che l’intera popolazione residente nella zona sia potenzialmente esposta ai livelli di concentrazioni inquinanti stimati, poiché quasi tutte le aree urbanizzate (maglie di un kmq con urbanizzazione superiore al 25%) sono interessate da superamenti dei limiti fissati dal DM 60/02.

· la combustione nell’industria dell’energia e quindi essenzialmente la centrale termoelettrica, è la prioritaria responsabile delle emissioni di Ossidi di azoto (68,3%); PM10 (34,9%), SOx (89,7%) e di COV (37,9%).

· Per quanto concerne il PM10 le campagne effettuate nel corso del 2004 fanno stimare il superamento del limite giornaliero.


2. Inquinamento persistente ed elevato del territorio savonese come dimostrato da studi con i licheni dal 1991 (Nimis '01) al 2001 (Lupieri 2001) al -2003 (Giordani) con valori di inquinamento "...paragonabili a quelli delle zone più inquinate della pianuta Padano-veneta orientale" in una zona molto estesa e che interessa tutta la costa da Spotorno a Varazza estendendosi notevolmente verso l'interno (valle di Cadibona e di Quiliano) (leggi).

Gli studi lichenici che dimostrano anche altissiimi valodi di alcuni metalli pesanti cancerogeni (Cd, Cr, Cd) superiori al ai background naturali che seguono il modello diffusionale del vanadio (V) prodotto solo dalla combustione del carbone

3. I TABULATI ARPAL RELATIVI ALLE POLVERI SOTTILI PM10 MONITORATE PER LA ZONA 2B NEL COMUNE DI SAVONA E I DATI SATELLITARI EVIDENZIANO SUPERI DEI LIMITI DI LEGGE PER GLI ANNI 2005, 2006, 2007, 2008:

· Nell’anno 2005 il limite giornaliero di legge (35 giorni con superi giornalieri di 50 microgrammi/mc) è stato superato in ben 51 giorni. (Centralina metodo gravimetrico via Zunini) (DM 60/02)

· Nell’anno 2006 il limite giornaliero di legge (35 giorni con superi giornalieri di 50 microgrammi/mc) è stato superato in ben 48 giorni. (DM 60/02) così come anche superato risulta il valore limite della media annuale (28 microgrammi/mc) con il valore di 36 microgrammi/mc (DM 60/02). (Centralina metodo gravimetrico via Zunini) (DM 60/02)· Nell’anno 2007 il limite giornaliero di legge (35 giorni con superi giornalieri di 50 microgrammi/mc) è stato superato in ben 50 giorni. (DM 60/02) così come anche superato risulta il valore limite della media annuale (26 microgrammi/mc) con il valore di 30 microgrammi/mc (DM 60/02). (Centralina metodo gravimetrico via Zunini e misure satellitari)

· Nell’anno 2008 il valore limite della media annuale (24 microgrammi/mc) è stato superato con il valore di 30 microgrammi/mc (DM 60/02).

4. DA CIO' SI DEDUCE CHE LA MAGGIOR PARTE DELL'INQUINAMENTO NEL SAVONESE E' DOVUTO ALLA CENTRALE A CARBONE T. POWER ED IN PARTICOLARE AI GRUPPI 3 E 4 A CARBONE CON VALORI ALTISSIMI DI EMISSIONE DAI CAMINI DI SO2, NOX E POLVERI (allegato EMISSIONI CENTRALE T. POWER E RELATIVO PROGETTO AMPLIAMENTO)

5. I VALORI DI EMISSIONE DEI GRUPPI A CARBONE 3 E 4 ATTUALI SONO MOLTO SUPERIORI A QUALLI STABILITI DALLA COMUNITA' EUROPEA PER CONSIDERARSI BAT. L'OTTENIMENTO DELLA BAT E' CONDIZIONE ESSENZIALE PER OTTENERE L'OBBLIGATORIA UTORIZZAZIONE A.I.A.

6. ANCHE SE IGRUPPI A CARBONE VENISSERO RESTAURATI E MIGLIORATI SECONDO IL PROGETTO DI TIRRENO POWWER NON OTTERREBBERO MAI VALORI DI EMISSIONE A CAMINO COMPATIBILI CON LE BAT STABILITI DALLA COMMISSIONE UE PER CUI L'UNICA ALTERNATIVA E' LA LORO IMMEDIATA DISMISSIONE CON TEMPI CERTI PER IL LORO SMANTELLAMENTO (lettera a Boffa del MODA inviato a alla Giunta e al Consiglio regionale).

CONCLUSIONI

Nella zona della provincia savonese altamente inquinata il funzionamento della centrale cosi' come e' stutturata oggi (2 obsoleti gruppi a carbone da 660 mw e un gruppo a gas da 760 mw) non e' compatibile con i valori di emissione stabiliti dalla ue perche' possa considerarsi bat (migliore tecnologia disponibile) e si impone quindi:

L'IMMEDIATA DISMISSIONE IN TEMPI CERTI DEI VECCHI GRUPPI A CARBONE 3 E 4 PER I QUALI LE BAT (e quindi L’A.I.A.) NON SARANNO MAI TECNICAMENTE OTTENIBILI .

Visto l'alto livello di inquinamento attribuibile alla centrale in piu' di 30 anni di combustione del carbone e gli altissimi costi esterni in termine di mortalita' precoci ( circa 20 morti all'anno e in 30 anni con 4 gruppi a carbone circa 1.400) e costi esterni complessivi di circa 140 milioni di euro all'anno per danni alla salute e all'ambiente (leggi) si impone oggi un depotenziamento dell'impianto per attutire almeno l'impatto ambientale e ridurre drasticamente le mortalita' e i costi esterni che ricadono interamente sulla societa' civile. Quindi appare piu che ragionevole chiedere non il potenziamento che produrrebbe più inquinamento (tabella) ma:

DEPOTENZIAMENTO E METANIZZAZIONE

 

CHIUSURA DEI GRUPPI 3 E 4 A CARBONE LASCIANDO IL GRUPPO A TURBOGAS DA 760 MW MENO INQUINANTE CHE GIA' DA SOLO PRODUCE IL TRIPLO DELL'ENERGIA ELETTRICA CONSUMATA IN PROVINCIA DI SAVONA CON BUONI MARGINI DI GUADAGNI PER T. POWER.

Savona: sondaggio della UBIK SULL'AMPLIAMENTO A CARBONE


«Sei favorevole o contrario all’ampliamento della centrale elettrica Tirreno Power di Vado Ligure con l’installazione di nuovi gruppi a carbone?». E’ il tema del sondaggio lanciato dalla libreria Ubik di Corso Italia

SONDAGGIO

SULL’AMPLIAMENTO DELLA CENTRALE

TIRRENO POWER DI VADO LIGURE

RIVOLTO ALLA CITTADINANZA

In questo periodo vogliono decidere sull'ipotesi di ampliamento della centrale Tirreno Power con nuovi gruppi a carbone (o in aggiunta o in sostituzione a quelli esistenti), e quindi sul futuro ambientale della provincia di Savona senza consultare i cittadini, che però ne subiranno le conseguenze per almeno 50 anni.

Un grave deficit di democrazia.

Inviamo quindi un sondaggio ai 7.000 cittadini presenti nella mailing list della libreria UBIK, il cui esito verrà comunicato alle istituzioni e alle principali testate giornalistiche.

Forse l’unico modo rimasto ai cittadini per far valere la propria opinione sul tema.

Sei FAVOREVOLE O CONTRARIO

all'ampliamento della centrale elettrica Tirreno Power di Vado Ligure con l'installazione di

NUOVI GRUPPI A CARBONE ?

FAVOREVOLE

a nuovi gruppi a carbone

CONTRARIO

a nuovi gruppi a carbone

(Rispondete a questa mail, o mettendo una “X”,

o scrivendo “favorevole” o “contrario”

sondaggio.carbone@libero.it )

Favorevoli o contrari, FATE SENTIRE LA VOSTRA VOCE !

DECIDETE PER IL VOSTRO FUTURO!


“…anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti

(Fabrizio De André)


«Con questa iniziativa - spiegano i promotori del sondaggio - vogliamo colmare un grave deficit di democrazia che caratterizza la questione. I cittadini devono poter esprimere liberamente la propria opinione su una decisione che riguarda il futuro ambientale della provincia di Savona».