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27 settembre 2022

Comunicato 27 settembre 2022 : Perché l’azienda non ha ridotto almeno le emissioni di SO2 negli anni precedenti?

                                    Uniti Per La Salute ODV

                                 Associazione di Volontariato

Quiliano, 27/09/2022

 

Perché l’azienda non ha ridotto almeno le emissioni di SO2 negli anni precedenti?

 

Prosegue presso il Tribunale di Savona, il processo a carico di dirigenti e amministratori della centrale a carbone di Vado Ligure-Quiliano.

I vari e numerosi consulenti delle difese continuano da molte udienze la illustrazione delle loro teorie che consistono sostanzialmente in una serie di critiche all’operato degli Organi Inquirenti:oggi è stata la volta dell’ingSolisio con una lunga esposizione della sua consulenza.

Non ci stupiamo più di tanto di questa continua insistenza sulle(presunte) manchevolezze nellostrumento di accusa, del resto le imputazioni di disastro ambientale e sanitario sono oltremodo pesanti ed è naturale che vengano usate tutte le metodiche e strategie finalizzate al tentativo di ridimensionarle.

Ci è parso efficace e ben argomentato il controesame del Pubblico Ministero e del legale di parte civile avvocato Casellato che hanno fatto emergere le diverse contraddizioni e sottovalutazioni in cui è incorso il consulente della difesa.

Quest'ultimo legale tra l’altro ha letto alcuni passi delle intercettazioni (trascritte dal perito incaricato dal tribunale) nelle quali l’ex capo centrale ing. D’Elia fa considerazioni molto esplicite sul contenuto di zolfo nei carboni, che giungono ad esiti totalmente opposti rispetto a quelli inizialmente illustrati in aula dall'ingSolisio il quale, in sede di esame, aveva tentato di smentire la tesi espressa dal consulente della Procura dott. Scarselli che soltanto successivamente all'avvio delle indagini, Tirreno Power si era decisa all'acquisto del carbone a minor tenore di zolfo per ridurre le emissioni di SO2.

Così in particolare è stata data lettura in aula dell'intercettazione dell'1/5/2014, eseguita poco dopo il sequestro degli impianti, in cui il D'Elia riferiva in termini chiarissimi ed inequivocabili che originariamente gli veniva fornito il carbone con elevato contenuto di zolfo e successivamente invece "siccome è successo tutto questo gran casino, comprano il carbone a basso contenuto di zolfo".

Alla successiva precisa domanda se concordasse con l’ing. d’Elia che il rifornimento con un carbone a basso contenuto di zolfo avrebbe potuto abbattere di gran lunga le emissioni di SO2 se fosse stato adottato prima, il consulente della difesa degli imputati ing. Solisio non ha potuto che rispondere affermativamente.

Ci pare dunque estremamente importante che lo stesso consulente della difesa concordi su questa circostanza che a noi pare fondamentale.

A questo punto ci domandiamo: se l’azienda avesse assunto questa semplice scelta imprenditoriale (senza modificare la struttura dell'impianto), quante tonnellate di anidride solforosa in meno sarebbero state immesse nell’aria di questo territorio in tutti gli anni precedenti? con quali effetti sulla salute delle persone residenti?