a cura del Dr. Maurizio Proietti L’inquinamento dell’aria provoca ogni anno in Europa 487 mila morti premature, di cui 90 mila in Italia. Il nostro paese rischia di essere portato innanzi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per le insufficienti risposte all’emergenza smog. L’ inquinamento è causa di molte patologie croniche e acute e non esistono soglie al di sotto delle quali l’esposizione a polveri sottili e ad ozono non determini un danno. La conferma proviene dallo studio di Qian Di, et all Association of Short-term Exposure to Air Pollution With Mortality in Older Adults JAMA. 2017;318(24):2446-2456. doi:10.1001/jama.2017.17923 che ha dimostrato come anche l’esposizione a livelli di inquinamento elevato ma ancora al di sotto degli standard di sicurezza attuali provochi nell’arco di due giorni un aumento del 42% del numero di decessi. E’ urgente rivedere i livelli di guardia fissati dagli attuali standard perché non sembrano essere in grado di offrire protezione sufficiente, soprattutto per le persone più a rischio, quali soggetti non di etnia caucasica, donne, adulti over 85 per il particolato e over 75 per l’ozono. Gli autori non hanno individuato una soglia di sicurezza.

Inquinamento e malattie

By dottor Maurizio Proietti Autore del libro Inquinamento e malattie Edizioni Minerva Medica 2018 (https://www.minervamedica.it/it/volumi/specialita-mediche/igiene/scheda.php?cod=L10091) Il problema dell’inquinamento esiste dalla comparsa dell’uomo sulla terra, sia antropico, legato alle attività dell’uomo e divenuto importante soprattutto negli ultimi decenni, sia quello naturale, come l’attività vulcanica con immissione nell’atmosfera di polveri sottili e metalli pesanti. L’inquinamento ha raggiunto livelli di allarme elevati, mai visti prima, ed ancora maggiore è la preoccupazione per ciò che potrebbe accadere nel prossimo futuro. Si stima che siano state immesse nell’ambiente oltre centomila sostanze chimiche: se per molte di esse è stata dimostrata la pericolosità, di altre non sono noti i potenziali effetti nocivi. In tutto il mondo l’inquinamento è diventato un importante motivo di preoccupazione per tutti i governi che sono impegnati a individuare eventuali soluzioni. Nonostante la legislazione operante nei diversi Paesi, si stima che le morti premature, dovute all’inquinamento atmosferico, ogni anno siano circa 3.300.000 che corrisponde al 5,86% della mortalità globale. Quello che maggiormente preoccupa è la salute dei bambini che insieme agli anziani sono i più sensibili al danno ambientale, e dei soggetti con malattie respiratorie che in questi ultimi decenni sono aumentate in maniera esponenziale. È importante evidenziare che le cause delle malattie respiratorie sono molteplici, una di esse è rappresentata dalle allergie, anch’esse in costante aumento e correlabili anche con le disbiosi che si osservano in epoca perinatale, causprevalentemente dall’abuso di antibiotici e dall’elevato numero di parti con taglio cesareo. Giocano un ruolo importante inoltre l’allattamento artificiale e l’inquinamento della catena alimentare: si crea un circolo vizioso che porta a disbiosi e da qui l’insorgenza di  varie forme di atopia. Inquinamento atmosferico Sono diverse le sostanze che inquinano l’aria: l’ozono, il monossido di carbonio, gli ossidi di zolfo, gli ossidi di azoto, i composti organici volatili come il benzene, il toluene, lo xilene.Continua la lettura qui