Carbone - Pesce - Inquinanti Molto Tossici - Possibili Perdite Economiche Enormi per l’Industria Ittica... ….e gravi danni alla risorsa economica più preziosa: IL CERVELLO dei BAMBINI
I risultati di uno studio presentato il 7 novembre scorso al Congresso Annuale dell’American Public Health Association, svoltosi a Washington, D.C., mettono in guardia contro il consumo di pesce proveniente da acque vicine a centrali a carbone (1).
Lo studio è stato effettuato a Pittsburgh, Pennsylvania, USA, in un’area situata lungo la direzione dei venti prevalenti rispetto ad una centrale a carbone. Gli studiosi hanno trovato nel tessuto dei pesci di questa zona un alto contenuto di mercurio e selenio, due ben noti inquinanti emessi dalla combustione del carbone.
Di particolare interesse è il fatto che, nel caso di emissioni importanti, l’inquinamento interessava anche aree verso le quali non spiravano i venti prevalenti.
I ricercatori hanno messo in evidenza come l’ingestione di pesce contaminato da mercurio avrebbe aumentato di molto il rischio di danni neurologici nei bambini quali ritardo mentale, difficoltà di apprendimento, ritardo dello sviluppo neurologico, deficit del linguaggio, della funzione motoria, dell’attenzione e della memoria.
L’ingestione di pesce “al mercurio” può causare oltre a danni neurologici, malattie cardiocircolatorie e malformazioni congenite.
Non è possibile valutare la quantità di mercurio che, in seguito alla combustione del carbone, una delle fonti più importanti di inquinamento da mercurio, verrà immessa nell’aria in forma ossidata ed in forma elementare. La prima porrà un rischio di inquinamento da mercurio per le popolazioni che risiedono in un raggio di centinaia di km dalla centrale a carbone; le emissioni di mercurio in forma elementare causeranno invece un danno su scala mondiale (U.S. Department of Energy National Energy Technology Laboratory – Five Year Research Plan on Fine Particulate Matter in the Atmosphere. FY2001-FY2005).
Nel decreto di Valutazione di Impatto Ambientale che ha autorizzato la conversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord di Civitavecchia si afferma: “Con la centrale a carbone ci sarà un aumento del 50 % delle emissioni di mercurio”…e… “Si esprime perplessità riguardo al fatto che le emissioni di mercurio possano essere effettivamente contenute nel valore dichiarato di 0.8 microgr/Nm3”. Nonostante le tecnologie applicate, infatti, il carbone può contenere fino a 150 volte la quantità di mercurio presente nell’olio combustibile (European Commission – Ambient Air Pollutio By Mercury Position Paper).
CI RIVOLGIAMO ALL’INDUSTRIA ITTICA AFFINCHÉ INTERVENGA PRESSO IL MINISTERO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE PER CHIEDERE LA RIAPERTURA DELLA CONFERENZA DEI SERVIZI, AL FINE D’ INCLUDERE NELLA VALUTAZIONE D’ IMPATTO AMBIENTALE I DANNI ECONOMICI AL SETTORE DELLA PESCA CHE POTREBBERO DERIVARE DALLA CONVERSIONE A CARBONE
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I DANNI AL SISTEMA NERVOSO IN VIA DI SVILUPPO CAUSATI DAL MERCURIO
AVREBBERO DOVUTO FAR RIFLETTERE PROFONDAMENTE SULL’USO DEL CARBONE
Per approfondire su mercurio ed ingestione di pesce contaminato:
Proceedings of the Sept. 2007 National Forum on Contaminants in Fish http://www.epa.gov/waterscience/fish/forum/2007/pdf/section2d.pdf
Medici per l’Ambiente dell’Alto Lazio
(1) Higher Levels Of Pollutants Found In Fish Caught Near A Coal-fired Power Plant
Emissions from coal-fired power plants may be an important source of water pollution and fish contamination, say researchers at the University of Pittsburgh Graduate School of Public Health.
A new study found higher-than-Environmental Protection Agency (EPA)-recommended levels of mercury and elevated levels of selenium in channel catfish caught in a rural area upstream of Pittsburgh and downwind from a coal-fired power plant. Both mercury and selenium are well-known contaminants of coal burning for power generation.
To complete the study, researchers recruited local anglers to catch channel catfish from the three rivers area of Pittsburgh and from Kittanning, Pa., an area 40 miles upstream of Pittsburgh. The three rivers area includes the Allegheny, Monongahela and Ohio rivers. Based on testing of 63 fish, they found that Kittanning and three rivers area fish had 19 and 3.1 times more mercury, respectively, than store-bought fish. They also found significantly higher levels of mercury and selenium in the Kittanning-caught fish than in the fish caught in the three rivers area.
Results showed that the risk of developing neurological disorders from ingesting catfish with such high levels of mercury as those caught near Kittanning were eight times higher than the EPA's acceptable risk for children under six years of age; seven times higher for children between seven and 16 years of age; and six times higher for women of child-bearing age. For the general population, this risk was five times higher than the EPA's acceptable risk. The results also indicated to the researchers that fish can be used as bio-sensors to locate and find sources of area pollution.
"Given these results, we should be concerned about fish caught in areas that are situated close to coal-fired power plants, even if upstream from more heavily polluted areas," said Conrad D. Volz, Dr.P.H., M.P.H., principal investigator, department of environmental and occupational health, University of Pittsburgh Graduate School of Public Health. "These types of power plants may be significant sources of mercury and selenium in fish contamination. We believe it is important for fish consumption advisories to take into account industries such as power plants that may be important sources of water pollution, and warn people in these areas about the dangers of consuming local fish."
Ingestion of fish with high levels of mercury has been linked to neurological and developmental problems and birth defects.
This study was presented at the annual meeting of the American Public Health Association in Washington, D.C. November 7, 2007.
The study was funded by grants from the Highmark Foundation, the DSF Charitable Trust and the Heinz Endowments. Co-authors include Yan Liu, Nancy Sussman, Ph.D., Tiffany Green, Jim Peterson, Ph.D., Charles Christen, Maryann Donovan, Ph.D., Devra Davis, Ph.D., Patricia Eagon, Ph.D., Kelly McMahon, M.D., and Ravi Sharma, Ph.D., all with the University of Pittsburgh; Sean Brady, Venture Outdoors, Pittsburgh; Paul Caruso, channel catfish angler; and Myron Arnowitt, Clean Water Action, Pittsburgh.
Adapted from materials provided by University of Pittsburgh Schools of the Health Sciences.
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