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15 febbraio 2008

2008-02-15 UN ESEMPIO: GLI ESPOSTI SERVONO.

Ad Alessandria abbiamo la migliore classe politica, che ci meritiamo:

Saranno il direttore dell’ARPA e due docenti universitari ad effettuare, su incarico della Procura della Repubblica di Alessandria, una perizia per accertare la presenza negli ultimi tre anni degli inquinanti nell’aria, le loro caratteristiche e gli effetti. I periti risponderanno fra 90 giorni ai quesiti rivolti dal Pubblico ministero titolare dell’inchiesta sull’inquinamento atmosferico di Alessandria, che ha acquisito in municipio le delibere sui provvedimenti (omessi) relativi al traffico urbano.
Il procedimento penale per reati di omissione di atti di ufficio è stato aperto dopo che Lino Balza (Medicina democratica) e Claudio Pasero (Gliamicidellebici) hanno inviato un esposto querela al procuratore Michele Di Lecce per i mancati provvedimenti previsti dalla legge per la qualità dell’aria che hanno causato malattie a morti fra i cittadini. Muovendo dagli effetti sulla salute causati dal’inquinamento per gas e polveri sospese e documentato da medici e studiosi, nonché dai dati allarmanti di Alessandria (210 superamenti giornalieri dei valori limite di legge nel 2007, 148 nel 2006, 171 nel 2005) , l’esposto infatti sottolinea che le Amministrazioni dovevano e devono intervenire con ordinanze di necessità e urgenza per limitare il traffico e salvaguardare la salute dei cittadini (tutto il contrario di quello che sta facendo l’attuale Giunta).
L’azione della Procura rende merito alla nostra denuncia penale, anche se avremmo gradito fra i periti la nomina anche di un esperto di nostra fiducia.

Ad una lettera pubblicata su La Stampa, abbiamo replicato con il seguente intervento:

D’accordo sul “fragoroso silenzio dell’opposizione” mentre ci pare ingiusta, nella lettera firmata, l’affermazione ingenerosa: “Colpisce il silenzio assordante delle varie associazioni ambientaliste che si agitavano molto durante la precedente amministrazione” in merito alle scelte della giunta di Alessandria contro la zona a traffico limitato (ZTL) e a favore dell’inceneritore. Ingiusta nei confronti di Medicina democratica. La quale ha appena presentato, insieme a Gliamicidellebici, 90 pagine di denuncia penale per le morti e le malattie causate dall’inquinamento urbano, in modo che la Procura della Repubblica ha finalmente aperto un fascicolo. La quale per 30 anni è rimasta voce solitaria ma risolutiva a combattere l’inquinamento del polo chimico della Fraschetta, per non parlare degli inceneritori bloccati a Cascinagrossa e San Michele o dei famigerati impianti a biomasse di Castellazzo Bormida e di Rivalta Scrivia. La quale ha appena raccolto le firme contro l’attraversamento senza pubblici piani d’emergenza dei convogli nucleari sul nostro territorio. La quale ha concorso, come Rete ambientalista provinciale, a organizzare decine di assemblee e a raccogliere migliaia di firme per una petizione popolare con cui, se accolta dalla Provincia, oggi non si parlerebbe più di inceneritore. La quale ha appena lanciato la vertenza “Rifiuti zero” di disobbedienza fiscale per non pagare più sulle esose bollette elettriche la tassa del 7% destinata alle fonti rinnovabili che invece finanzia gli inceneritori, altrimenti antieconomici oltre che dannosi (chiamiamoli cancrovalorizzatori, altrochè termovalorizzatori!).
Medicina democratica-Movimento di lotta per la salute Sezione di Alessandria

E’ uscito l’ultimo numero di Medicina democratica.
Sulla rivista autogestita troverete tra l'altro:
Dossier: Inquinamenti e impatti sanitari ,Caffaro di Brescia, Petrolchimico di Mantova, inceneritori della bergamasca: di M. RUZZENENTI, C. PANIZZA, M. GADDI, M. CALDIROLI, O. SQUASSINA.
Ricerca della prevenzione e ricerca dei profitti: di L. TOMATIS.
Impatti sanitari e ambientali dell’incenerimento dei rifiuti: di P. GENTILINI.
Proprietà intellettuale ed accesso ai farmaci: di E. COSANDEY e F. AURORA.
Tra Livorno e lavavetri, emergenza e sicurezza di chi?: di M. PALAGI.
Alessandria, la “questione acqua” è anche “questione morale”: di L. BALZA
Abbonamento annuo alla rivista :ordinario € 30,98 sostenitore € 51,64 c/c postale 12191201 a Medicina democratica casella postale 814 - 20100Milano


Tra gli applausi dei partiti e i fischi dei cittadini la Mossi & Ghisolfi vuole insediare di Alessandria il primo impianto di produzione di bioetanolo in Italia, si partirebbe con 200.000 tonnellate annue di produzione. Un crimine contro l'umanità (dice l'ONU). Inceneritore: un coro di sì politici in provincia di Alessandria. Considerando carta igienica le migliaia di firme contrarie ed esibendo un alto tasso tossico di ignoranza sui rischi sanitari di quello che chiamano "termovalizzatore" mentre è un "cancrovalorizzatore", dopo Forza Italia in consiglio comunale ad Alessandria, a Palazzo Ghilini anche l'Udc esce allo scoperto (a Solero sostituire la discarica con un inceneritore). La Provincia (centrosinistra, compresa la sinistra&arcobaleno), con un ordine del giorno votato, "impegna la giunta ad attivarsi perché nei tempi più congrui possibili venga localizzato, realizzato e messo in funzione un termovalorizzatore". Abbiamo la migliore classe politica, che ci meritiamo.

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Lino BalzaVia Dante 8615100 AlessandriaTel. 3470182679 – 013143650

linobalzamedicinadem@libero.it

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