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26 agosto 2008

2008-08-28UE: "Diritto all'aria pulita" esigibile per via giudiziaria



31/07/2008

La Corte di Giustizia Europea ha stabilito un "diritto all'aria pulita" esigibile per via giudiziaria
. Sin d'ora, i cittadini di tutta l'Unione Europea colpiti dall'inquinamento generato dalle polveri sottili possono esigere per via giudiziaria l'adozione di misure efficaci di miglioramento della qualità dell'aria e le amministrazioni competenti dovranno predisporre un piano d'azione con interventi immediati, atti in prima battuta a ridurre al minimo il rischio di superamento dei valori e in prospettiva a provvedere al duraturo rispetto dei limiti.
Benché dal 2005 una norma europea preveda che il limite stabilito per le emissioni di polveri sottili si possa superare per un massimo di 35 giorni all'anno, negli ultimi anni in varie zone di Monaco ciò è avvenuto molto più frequentemente.

Alla sentenza della Corte di Giustizia Europea si è giunti poiché un cittadino tedesco ha citato in giudizio la città di Monaco, chiedendo misure efficaci di rispetto della qualità dell'aria. Mentre in Germania la sua richiesta non è stata accolta, nel Lussemburgo ha avuto invece successo. La Corte di Giustizia Europea ha infatti citato la Direttiva UE, la quale prevede che il complesso problema delle polveri sottili si affronti con piani d'azione completi.
Gli agglomerati urbani presenti nelle Alpi e le valli con molto traffico subiscono tutto l'anno un forte inquinamento da polveri sottili - anche qui in futuro le autorità non potranno più sottrarsi tanto facilmente alle loro responsabilità.

INQUINAMENTO
SMOG: PM10; CORTE UE, PIANO AZIONE CON SUPERAMENTO LIMITI


(ANSA) - BRUXELLES, 25 LUG - In caso di superamento dei valori massimi di particelle fini, causa dello smog, gli abitanti della zona interessata possono ottenere dalle autorita' competenti la predisposizione di un piano d'azione. E' quanto sottolinea la Corte di giustizia europea del Lussemburgo in una sentenza relativa al caso sollevato da un cittadino tedesco che risiede sulla circonvallazione interna di Monaco di Baviera. Gli Stati membri - rileva la Corte - hanno come unico obbligo di adottare a breve termine nel contesto di un piano d'azione ''le misure idonee a ridurre al minimo il rischio di superamento dei valori e a ritornare gradualmente ad un livello inferiore''. Alla Corte europea si era rivolto il tribunale nazionale per sapere se in virtu' del diritto europeo un cittadino possa pretendere dalle autorita' del suo Paese la predisposizione di un piano d'azione cosi' come previsto dalla direttiva Ue sulla qualita' dell'aria. (ANSA). PUC

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