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12 settembre 2008

2008/09/14 Parlare oggi di energia Uomo informato = uomo partecipe



TRATTO DA EDILIZIA 2000.it
12/09/2008
Parlare oggi di energia
Uomo informato = uomo partecipe


Storicamente, è risaputo, come già nell'architettura greca non fosse sconosciuta l'arte di progettare ed orientare le case in modo da usufruire del calore naturale riveniente dal sole.
Scavi archeologici eseguiti presso le originarie città di Olinto e Priene hanno evidenziato questa peculiarità delle antiche abitazioni.

Ma nell'epoca moderna si è dovuto attendere la crisi energetica del 1973, ed il relativo embargo petrolifero, per far sì che ci si interessasse al contenimento dei consumi energetici e quindi anche al possibile utilizzo dell'energia solare.

Oggi la inevitabile riduzione dei combustibili fossili fa guardare con accresciuto interese all'utilizzo di fonti energetiche alternative.

I paesi industrializzati si rendono conto di dover modificare le proprie politiche energetiche e si indirizzano prevalentemente verso una sensibilizzazione al risparmio energetico e verso l'energia solare, perché inesauribile e a garanzia di una minore dipendenza da nazioni estere.

Già dal 30 aprile 1976 la legge italiana n.373 recava norme per il contenimento del consumo energetico per usi termici negli edifici, e nel 1978 la nostra legislazione prevedeva già la installazione di impianti di riscaldamento e di produzione di acqua calda alimentati da fonti energetiche non tradizionali (vedasi l'art. 56 della Legge n. 457/78).

Tra gli altri provvedimenti legislativi vanno ricordati:
- Decreto legge 31 gennaio 1981 n.12, convertito in legge il 1° aprile 1981 col n.105;
- Disp. 22 ottobre 1981, Approvazione Ministeriale del Piano Energetico Nazionale;
- Legge 29 maggio 1982 n. 308;
- Legge 18 novembre 1983 n.645, recante disposizioni per l’esercizio degli impianti di riscaldamento;
- Rifinanziamento della Legge 308/82 con il D.L. 31 agosto 1987 n.364, recante misure urgenti per il finanziamento delle iniziative di risparmio energetico.

Ma negli anni '80 si assiste in Italia anche alla nascita di una marcata sensibilità verso una emergenza ecologica, che culmina con il gravissimo incidente della Centrale nucleare di Chernobyl del 26 aprile 1986 e con il drammatico abbandono della ricerca scientifica sul nucleare a seguito del risultato del referendum popolare del novembre 1987.

Cosicché si torna a parlare oggi di utilizzo di energia solare, ma anche di energia eolica e geotermica, in quanto energie pulite a carattere ecologico
(omissis)

E' ovvio ricordare che ciò avviene anche in considerazione di un'accresciuta consapevolezza dell'emergenza ambientale, che porta a ridimensionare notevolmente l'utilizzo di impianti di produzione di energia a combustibili fossili, quali ad es. il carbone, che immettono nell'ambiente una pluralità di sostanze inquinanti (anidride solforosa, ossidi di azoto, particolati,ecc.).

Oggi l'obiettivo diventa quello di favorire la più ampia diffusione delle energie pulite e rinnovabili.


E parlando di tipologie energetiche derivanti dal sole si distinguono varie possibilità che vanno dalla cosiddetta Architettura solare passiva alla semplice conversione della luce per la produzione di energia termica (prevalentemente con produzione di acqua calda), dalle centrali solari con specchi di riflessione all'utilizzo di celle al silicio per la produzione di energia fotovoltaica.

Ci si è accorti però, negli ultimi anni trascorsi, che risulta vantaggioso favorire una produzione di energia in forma non centralizzata e quanto più diffusa sul territorio, facendo coincidere luogo di produzione con luogo di fruizione dell'energia stessa.

In tal modo si ridistribuisce il carico economico sui cittadini ma li si rende soggetti attivi sensibili ed autosufficienti delle scelte e della produzione di energia da utilizzare.

E questo spiega come le politiche governative ormai vadano a sostegno del contenimento dei consumi energetici e a favore dell'uso di fonti alternative mediante la concessione di incentivi finanziari quali sgravi fiscali, contributi a tasso zero o mutui agevolati.

Oggi viviamo in una società dell'informazione, pur tuttavia, senza illuderci che ciò sia sintomo di conoscenza, è certo che i cittadini siano abbondantemente informati per poter prendere le dovute decisioni in merito al proprio vivere futuro: non basta più pensare all'oggi, è indispensabile avere una visione proiettata verso le generazioni che ci seguiranno, per poter lasciar loro un ambiente ancora sano e vivibile.

Arch. Lorenzo Margiotta

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