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07 ottobre 2008

2008/10/07"Particolato – Il convegno PM2008 a Bari"


Il convegno PM2008 a Bari

Particolato – Ricercatori e decisori: prioritario è comunicare

Oggi si assiste ad una forte domanda di sapere da parte dei cittadini. Temi come la salute e l'ambiente sono così importanti da far riempire le piazze ed alzare barricate,ecco perché una corretta informazione che sappia riportare la verità senza strumentalizzazioni ed in maniera chiara è così importante per creare consenso


C'è una scienza che vuole uscire dalla torre d'avorio e camminare per strada, c'è una scienza che vuole uscire dagli oscuri laboratori e mettersi a servizio dei cittadini, solo che ha bisogno di superare le paure della gente.
Timori spesso generati per ignoranza o da una mancanza di corretta informazione, alimentata da una stampa più attenta agli scoop che alla verità e/o decisori politici, più preoccupati delle loro poltrone che della salute dei cittadini.

«Bacone diceva che la scienza non deve essere a vantaggio di questo o quello, ma deve servire tutti i cittadini», Pietro Greco, che ha coordinato i lavori, lo ha ricordato all'inizio della tavola rotonda che ha dato il via ai lavori del 3° Convegno nazionale sul particolato atmosferico, incominciato a Bari per iniziativa della Società chimica italiana, della Società italiana Aerosol, L'Università ed il Comune di Bari.

«Il comune di Bari si è posto subito il problema di comunicare correttamente con i cittadini – ha sottolineato l'assessore all'ambiente Maria Maugeri -. Avevamo un problema grosso come quello della Fibronit e la dispersione di fibre di amianto sulla città, non ci siamo limitati a porre in sicurezza l'ex industria, ma di farlo sapere in modo corretto. Oggi il sito web del comune riporta tutti i dati sulla qualità dell'aria cittadina, ed è un'importante vetrina dei risultati ottenuti».

Oggi si assiste ad una forte domanda di sapere da parte dei cittadini. Temi come la salute e l'ambiente sono così importanti da far riempire le piazze ed alzare barricate, ecco perché una corretta informazione che sappia riportare la verità senza strumentalizzazioni ed in maniera chiara è così importante per creare consenso.

«Il conoscere ed informare spesso non sono sufficienti – ha spiegato Luigi Campanella, presidente della Società chimica italiana – bisogna partecipare, solo così i cittadini si sentiranno coinvolti nei processi e non solo comparse. E' importante però che nei processi di comunicazione non si banalizzino i concetti (magari distorcendoli), ma si semplifichi solo il linguaggio».

Le varie generazioni cresciute con trasmissioni come Quark comprendono immediatamente cosa si vuol dire avvicinare il grande pubblico a temi scientifici in maniera corretta e semplice.

«Il problema a volte è anche legato alla corretta interpretazione dei dati – ha evidenziato Daniela Cocchi di The International Environmetric Society -. Il dato in sé non è di immediata comunicazione, come erroneamente si crede, deve essere contestualizzato e spiegato, soprattutto si deve chiarire per quale scopo è stato raccolto. Ecco perché la statistica ambientale può essere molto utile all'ambiente, a patto che sia spiegato l'intero quadro di riferimento».

Giorgio Assennato, direttore scientifico dell'Arpa Puglia è ad esempio una delle figure cardine nei processi di comunicazione tra decisori politici, cittadini, giornalisti e scienziati: «purtroppo la nostra società oggi non riconosce più la terzietà ed imparzialità del sistema scientifico. In effetti ci sono delle vulnerabilità nel sistema che non ci rendono pienamente autonomi dal potere politico, innescando a volte il corto circuito comunicazionale».

«Non esiste l'ambiente in sé, ma solo in relazione a – evidenzia Franco Prodi, presidente della Società Aerosol italiana – ecco perché è così importante che i dati siano letti in relazione a tutti i fattori che hanno portato alla loro raccolta. In questo senso gli studi e le analisi sugli aerosol oggi diventano fattore centrale tra le analisi ambientali, climatiche e di utilizzo e produzione di energia».

Interdisciplinarità significa inevitabilmente più attori che dialogano tra loro. Ecco perché è così importante che usino un linguaggio condiviso, non solo in ambito scientifico, ma anche e soprattutto nei confronti dei cittadini chiamati a partecipare e vivere l'ambiente. Dopotutto conoscenza e partecipazione sono le due basi principali della democrazia nella quale tutti noi viviamo.

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