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27 dicembre 2008

2008/12/27 "LA CENTRALE DI TVN A CIVITAVECCHIA E L'EVIDENTE VIOLAZIONE DELLA COSTITUZIONE ITALIANA "PARALLELO CON LA CENTRALE DI VADO LIGURE"

Tratto da Unonotizie
ALTO LAZIO / 26-12-2008
LA CENTRALE DI CIVITAVECCHIA E L'EVIDENTE VIOLAZIONE DELLA COSTITUZIONE ITALIANA



Il progetto dell'Enel di riconvertire a carbone la centrale di Torre Valdaliga Nord a Civitavecchia oltre che dannoso per la salute e l'ambiente presenta evidenti aspetti di violazione di quanto sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana.......

La vicenda della centrale di Tor Valdaliga Nord e' una delle tante vicende italiane che s'inscrivono purtroppo in quella strategia politica ed economica che pur di fare affari e generare profitti non esita ad aggredire e distruggere salute, ambiente, tradizioni, cultura e finanche floride economie locali preesistenti.

Ma questa politica di rapacità e di devastazione, di danno ambientale e sanitario, di aggressione ai beni comuni e ai diritti delle persone e delle comunità locali, e' compatibile con la legislazione italiana, o e' invece illegale e criminale?

Analizziamo ciò che sta accadendo mettendolo a confronto con la Costituzione della Repubblica Italiana, fondamento del nostro ordinamento giuridico.La Costituzione della nostra Repubblica e' la carta fondante i diritti e i doveri dell'intera comunità nazionale; definisce l'ordinamento istituzionale, il quadro normativo, le funzioni della pubblica amministrazione; e' la legge a cui tutte le altre leggi sono subordinate.

Ed ogni intervento politico, economico e sociale dovrebbe svilupparsi nel pieno rispetto del suo dettato, ma evidentemente troppo spesso non e' cosi'.

Sicuramente non e' cosi' nel caso della centrale di Tor Valdaliga Nord, la cui riconversione a carbone e' in palese violazione di alcuni importanti articoli costituzionali.leggi tutto l'articolo

Considerazioni di "Uniti Per la Salute" in parallelo con Civitavecchia

Sicuramente la posizione del nostro territorio è sovrapponibile ,per molti aspetti, per quanto riguarda le problematiche ambientali con quella di Civitavecchia
Vorremmo soffermarci soprattutto sulle considerazioni inerenti
l'Art. 32 della Costituzione che recita : "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività.....",
.

"La centrale di Tor Valdaliga Nord,una volta convertita a carbone, brucerà quasi 4 milioni di tonnellate di carbone l'anno, emetterà ogni anno oltre 10 milioni di tonnellate di CO2 (anidride carbonica), migliaia di tonnellate di gas pericolosi, in particolare ossidi di zolfo e ossidi di azoto, e oltre 700 tonnellate tra polveri fini, ultra fini e metalli pesanti, in particolare mercurio, arsenico, cadmio, nichel e radionuclidi generati dalla presenza di radon nel carbone."
La centrale di Vado Ligure brucia già da anni innumerevoli tonnellate di carbone emettendo già da oltre quarant'anni innumerevoli tonnellate di gas pericolosi e di polveri fini ed ultra fini .Questi gas, metalli pesanti e polveri fini e ultra fini del diametro del micron (PM10, PM5, PM 2.5) sono oltremodo dannosi per l'ambiente e la salute sia a Tor Valdaliga Nord come a Vado Ligure.
Per una corretta informazione riportiamo gli effetti di tali inquinanti(tratti sempre da documenti dei MEDICI ISDE) : "essi infatti si accumulano nel terreno, nell'aria, nelle acque, nel mare, nella flora, nella fauna, entrando cosi' nella catena alimentare. Sono trasportati dai venti anche a centinaia di chilometri di distanza dalla centrale. Essi penetrano attraverso tutte le barriere e membrane organiche - compresi i nervi cranici, la barriera ematocerebrale, la placenta, gli endoteli, le membrane plasmatiche, raggiungendo i nuclei cellulari col proprio carico di metalli pesanti ed altri fattori cancerogeni, interferendo cosi' con i sistemi di riparazione del Dna e con i meccanismi dell'espressione genica.
Studi scientifici condotti mostrano l'evidente correlazione tra l'esposizione alle polveri sottili ed ultrasottili e l'aumento dei ricoveri ospedalieri, della mortalità, delle malattie respiratorie, delle malattie cronico-degenerative (Alzheimer, Sclerosi laterale amiotrofica, Sclerosi multipla), delle malattie endocrine, delle malattie neoplastiche e del sistema cardiovascolare.

Recentissimi studi mostrano anche come gli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), derivanti sempre dalla combustione del carbone, oltre ad avere un'azione mutagena e onco genica, interferiscono negativamente nella riproduzione e nello sviluppo fetale durante la gravidanze di donne esposte.
"
La centrale di Tor Valdaliga Nord come tra l'altro quella di Vado Ligure , inoltre, non bruceranno "carbone pulito" perchè il carbone pulito non esiste..... in quanto non e' possibile evitare la produzione e l'immissione in aria e mare di inquinanti tossici." Inoltre le nuove tecnologie portano soltanto ad un incremento dell'efficienza degli impianti e solo a parziali riduzioni di alcune emissioni e non risolvono il problema legato alle polveri fini ed ultra fini (PM2.5 e PM 5), ai metalli pesanti e agli isotopi radioattivi che vengono formati e sprigionati dalla combustione del carbone. Neanche la dotazioni di sistemi di filtraggio sempre Più selettivi risolve questo problema, infatti proprio a causa della presenza di questi filtri Più selettivi vengono aumentate le emissioni delle polveri ultra fini. Questo fenomeno si realizza in quanto le polveri di dimensioni Più grandi (PM 10) vengono rilasciate in quantità enormi quando non sono filtrate legando alla loro superficie le polveri ultra fini. Quando invece il PM 10 viene bloccato da questi filtri Più innovativi si riduce l'adesione delle polveri di Più piccolo calibro che cosi' vengono liberate nell'aria in quantità maggiori."

Nella malaugurata ipotesi che la centrale di VADO LIGURE venga AMPLIATA (ed e' necessario e doveroso l'impegno e la convergenza di tutte le persone di buona volonta' e di tutte le istituzioni fedeli alla legalitàcostituzionale, allo stato di diritto, all'ordinamento giuridico democratico per scongiurare questa sconsiderata ipoteca sul futuro del nostro territorio) essa andrebbe ad aumentare il danno alla salute e all'ambiente in un territorio già ferito .

Il nostro territorio,come quello di Civitavecchia infatti presenta numerose criticità dal punto di vista ambientale: oltre alla centrale termoelettrica e' sede di un porto crocieristico , il che significa un presenza continua di grandi navi alimentate a gasolio; vi sono inoltre una serie di attività industriali,depositi di idrocarburi, la presenza di elettrodotti , un intenso traffico veicolare su gomma.

"In questa piccola area ristretta gravano da decenni molteplici fattori d'inquinamento .E' quindi evidente, e gli studi e i dati scientifici lo confermano, che la popolazione , che da Più di 40 anni già subisce la servitù energetica, ha già pagato e paga un enorme tributo in termini di malattie e morti."

Ampliare ulteriormente la centrale a carbone significa non tener conto di questa situazione ed aggiungere ulteriori fattori di rischio e danno alla salute delle persone e in particolare a quella dei bambini. La scelta Più opportuna sarebbe invece un esame attento e dettagliato dello stato di salute dell'ambiente e dei residenti insieme all'avvio di pratiche di risanamento .

Le istituzioni Regione Liguria , Provincia di Savona e i Comuni Di Quiliano,Vado ,Spotorno ,Noli, Savona ed altre ancora si sono opposte al potenziamento ma devono fare immediatamente ricorso contro il parere positivo della procedura di Via che di fatto ha spalancato la strada all'ampliamento a carbone della centrale e lottare insieme ai cittadini per il futuro e per la salute delle persone del proprio territorio.

"E' il rispetto dell'art. 32 della Costituzione della Repubblica Italiana che afferma e che impone questo .
Infatti nessuna decisione politica o amministrativa può violare il rispetto della persona umana nei suoi fondamentali diritti, a cominciare da quello alla salute e a vivere in un ambiente sano.
."Di questo soprattutto si dovrebbe ricordare il Ministero dell'Ambiente nella persona di Stefania Prestigiacomo quando dovrà definitivamente scegliere e decidere per la nostra vita e per quella dei nostri figli.Tutto il futuro di un territorio dipende dalle loro scelte e pensare che abbiamo chiesto un un 'incontro al Ministero per presentare le nostre istanze ma non abbiamo avuto fino ad oggi alcuna risposta............

Art. 41 della Costituzione: "L'iniziativa economica privata e' libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali".

La scelta di ampliare ulteriormente a carbone la centrale di Vado Ligure è in contrasto con questo articolo costituzionale, e trova motivazione solo nell'ottica di un maggior guadagno per la Ditta produttrice di energia , in quanto il carbone e' tra i combustibili fossili quello che sicuramente costa meno ma e' anche quello che inquina e danneggia di Più salute e ambiente, inoltre e' il combustibile fossile con il Più elevato coefficiente di produzione di CO2 (anidride carbonica).

La scelta di ampliare la produzione a carbone oltre che dannosa per la salute e l'ambiente e' in netto contrasto con le direttive del protocollo di Kyoto che impongono scelte energetiche tali da ridurre del 20% le emissioni di CO2 entro il 2020 in quanto l'incremento dei gas serra e in particolare della CO2 e' il principale responsabile del surriscaldamento climatico; un fenomeno che già sta danneggiando il nostro pianeta, e che minaccia la vita stessa delle specie vegetali, animali e di quella umana. L'enorme quantitativo di anidride carbonica emessa dalla centrale andrà in particolare a peggiorare la già difficile qualità dell'aria della Liguria in cui operano tre centrali a carbone .

L'ampliamento non e' quindi assolutamente conciliabile con gli impegni di riduzione delle emissioni inquinanti, e sottoporrà' l'Italia in ambito comunitario a procedimenti di infrazione e al pagamento di costosissime multe dell'ordine di milioni di euro che saranno presi come al solito dalle tasche dei contribuenti italiani.E' quindi una iniziativa economica che penalizzerà l'ambiente, la salute dei cittadini, e che provocherà' nocumento all'intera comunità' nazionale.
Una scelta economico-energetica dannosa, vecchia e superata: insensata.

L'Italia continua ad investire nel carbone mentre avrebbe a disposizione scienziati, tecnologie ed imprenditoria capace di produrre energia pulita dalle fonti rinnovabili e non inquinanti come il sole e il vento.L'energia da fonti rinnovabili insieme ad una sana politica di risparmio energetico sarebbero la soluzione Più' giusta e sana
L'ampliamento a carbone della centrale di Vado L. e' quindi una iniziativa economica che non dovrebbe essere avviata per rispetto del dettato costituzionale

Art. 97 della Costituzione: "I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e la imparzialità' dell'amministrazione".

Nel caso del progetto in questione se i pubblici uffici competenti avessero predisposto in maniera opportuna, adeguata, efficace, complessiva, esaustiva, la Valutazione di Impatto Ambientale (Via), la Valutazione Ambientale Strategica (Vas), la Valutazione dell'Impatto sulla Salute (Vis), anche alla luce del principio di precauzione e con il corretto monitoraggio per la rilevazione di fattori d'inquinamento già presenti nell'aria e nelle acque, l'ampliamento della centrale non sarebbe stata certo autorizzata e forse neanche ipotizzata..

Art. 28 della Costituzione: "I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici".
Secondo la sentenza della Corte di Cassazione 18 febbraio 2000, n. 1890, "l'art. 28 Cost.
si applica anche ai soggetti come i sindaci dei Comuni, svolgenti funzioni pubbliche senza essere legati all'ente da un rapporto di servizio".
Alla luce di questa sentenza e in considerazione dell'art. 50 del D. Lgs. 267/2000 che afferma che "in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale" si delinea il ruolo che i sindaci possono e devono ancora svolgere in questa vicenda per la tutela dell'ambiente e della salute delle comunità che rappresentano: tutelare i diritti della popolazione, far rispettare la legislazione in vigore, impedire la realizzazione di opere nocive .
Alla luce di quanto sopra esposto, risulta chiaro che il voler procedere all'ampliamento della centrale a carbone si configurerebbe oltre che come un problema per la salute dei cittadini e per l'ambiente anche come un'opera che violerebbe i diritti riconosciuti e sanciti dalla Costituzione, quindi un'opera non compatibile con quanto affermato dalle leggi, e che andrebbe a gravare su un'area con già notevoli problematiche ambientali.

I sindaci, di concerto con le altre istituzioni, insieme alle proprie comunità, richiamandosi al rispetto della Costituzione, delle vigenti leggi nazionali e delle direttive della Unione Europea, hanno ancora il potere e il dovere di contrastare l'ampliamento della centrale a carbone.
Riportiamo in conclusione le parole di Antonella Litta referente dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia)da cui abbiamo ripreso l' articolo poiché in linea con la nostra situazione :
I cittadini e i comitati hanno dalla loro parte la forza della verità' e del diritto, la legittimità' delle proprie ragioni, il riferimento alla Costituzione: ed e' per questo che e' possibile - oltre che necessario - fermare questa ennesima violenta aggressione al diritto alla vita delle persone. Con la forza della legalità, con la forza della verità, con la forza della dignità umana.

Ringraziamo i medici dell'Alto Lazio che come al solito ci hanno indicato una delle vie da intraprendere ,poichè se qualcuno ha inventato la bicicletta è necessario utilizzarla e percorrere la strada assieme per ottenere complessivamente risultati migliori .Il problema della produzione di energia con la combustione di carbone ed il relativo inquinamento ambientale ci accomuna sicuramente a Civitavecchia ,a Brindisi, a Porto Tolle a Saline Ioniche a Fiume Santo a Genova e a La Spezia ed i nostri problemi si ritrovano in tutti questi territori e l'unione delle conoscenze e competenze può fare sicuramente la differenza.

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